Domenica speciale per Pasquale Chiariello. Il centrale dell’Ischia ha festeggiato le 200 presenze con la maglia gialloblu. Il 28 agosto 2011, guidato da Mimmo Citarelli, debuttò nella gara valida per il Primo Turno della Coppa Italia di Serie D: in quell’occasione gli isolani si imposero sulla Battipagliese con il risultato di 3-2. Tredici anni dopo, nella sfida valevole per l’undicesima giornata del Girone H di Serie D, il difensore colleziona la gara numero 200. “Dalla Promozione alla Serie D. Duecento volte grazie Pasquale. La storia continua”, commenta la società. Chiariello racconta le sue sensazioni poche ore dopo aver raggiunto un traguardo prestigioso.
È un risultato bello, lungimirante, che testimonia quello che tutti conosciamo, cioè il tuo attaccamento alla maglia dell’Ischia.
“È stato raggiunto qualcosa di incredibile, non me lo aspettavo, devo essere onesto. Per me è un motivo d’orgoglio perché sono attaccato all’isola e a questa maglia, soprattutto a come mi sento quando indosso il gialloblu. Giocare ad Ischia per me è come farlo in Serie A. È motivo d’orgoglio, voglio continuare a lavorare e a dare il mio contributo alla causa”.
Sono tante le vittorie che hai festeggiato con l’Ischia. C’è una partita in particolare che porti nel cuore?
“Dico l’ultima partita in casa quando eravamo in Eccellenza. Ho visto uno stadio pieno, anche con la pioggia. È stata una giornata emozionante, fatta di gioia ma anche di tristezza, dopo quello che era successo in quell’anno. Poi c’è stata la coreografia del popolo di Ischia. Era successo qualcosa di incredibile a casa nostra. Porterò sempre nel cuore quella partita in casa contro il Sant’Antonio Abate”.
L’Ischia ha iniziato questo campionato di Serie D tra mille difficoltà, ma non stiamo qui a ricordarle. In queste ultime gare però si è visto qualcosa di diverso, una mentalità rinnovata. Che sensazioni vivete?
“È inutile dire le stesse cose. Siamo partiti tra mille difficoltà. Nell’ultimo mese la squadra ha dato una svolta perché non è stato facile giocare senza il proprio stadio. Credo che si stia rivedendo quell’Ischia degli ultimi anni. Per il momento non basta ancora perché stiamo portando poco a casa. La partita contro la Fidelis Andria è la dimostrazione. Bisogna continuare a lavorare perché, al momento, quello che stiamo dando non sta bastando per portare punti a casa”.
La prossima gara resterai fuori per squalifica.
“Fa male. Restare fuori fa sempre male, si soffre di più. È successo, purtroppo. Chi giocherà farà meglio di me. Siamo un gruppo unito e forte. Anche se manca qualcuno riusciamo a sostituirlo nel migliore dei modi”.
La partita contro la Fidelis Andria è stata condizionata da alcune decisioni poco felici. Quali sono le tue valutazioni?
“L’Ischia ha fatto una prestazione alla pari dell’Andria, una squadra importante, che ha come obiettivo quello di vincere il campionato. Nelle ultime settimane le decisioni arbitrali sono state un po’ discutibili, però gli arbitri possono sbagliare per entrambe. In questo momento gira così. Sono sicuro che prima o poi girerà dalla nostra parte”.