All’errore di Franco Fermo, ovvero quello di seguire il suo avvocato (Bruno Molinaro) più che il suo assessore (Paolo Ferrandino), rimedia il segretario Ciampi. Da Via Iasolino arriva l’ordine e il segretario “buono” (nel senso di malleabilità alla politica) si prende la croce e apre le porte del “segreto” della Siena ai 12 cittadini interessati. Certo, dobbiamo togliere i casamicciolesi e i foriani dal conto per rendersi conto della bontà dell’iniziativa, ma questo è un’altra questione.
Con la mossa di Ciampi (e nessuno ci dice che non sia ben registrata e diretta dalla Pagoda in smartworking con Via dell’Amicizia) tra pochi giorni dovremmo conoscere la verità.
Una verità che va ricercata nell’unica firma concessa dell’Ente di Via Iasolino e che l’anno scorso su confermato anche dalla Soprintendenza di Napoli.
Una storia, triste, che meriterebbe altra luce, non quella degli atti. Atti che, volendo, ci diranno del metro e mezzo in più di rialzo e di nessuna distesa di pannelli di fotovoltaici. Una cosa che sarebbe stata raccontata dal componente della commissione edilizia facente capo a Massimo Trofa e che spiffera le “verità” (che forse capisce) a Franco Borgogna.
Ma ora la questione è tutta politica. Chi si è preso la responsabilità di incrinare i rapporti con la Ad Progetti?
Ciampi? Il rapporto a triplo mandato con il gruppo di professionisti nel comune di Ischia è sempre ben oleato da incarichi e da progettazione. Dal Ponte Paolo alla nuova Rodari, giusto per citarne alcuni, gli affidamenti sono numerosi.
E questa volta, l’errore di Franco Fermo quante volte lo dovremo pagare come cittadini? Quanti altri affidamenti diretti e gare sul MEPA a 3 o 5 tecnici dovremo assistere?
Lo vedremo solo vivendo. Così come vedremo cosa scopriranno i nostri cittadini dalle carte che saranno mostrate a Colicchio.
Uscirà fuori questo metro e mezzo in più che ha fatto rimpiangere il si ad uno dei componenti della vecchia commissione edilizia? C’è chi, infatti, si lamenta di non aver compreso bene i grafici e di non aver considerato bene quel maledetto “scalino” rappresentato, forse, in maniera poca evidente.
Verranno fuori i pannelli fotovoltaici o, invece, è solo una fantasia raccontata dal componente della commissione edilizia che si voleva vendicare degli amici dopo il “no” alla pompa di benzina a Via Morgioni? Un altro mistero che scopriremo con il tempo.
Nel frattempo, però, ecco come Ciampi ha aperto il “Vaso” della Siena e, come racconta il mito di Pandora, una volta aperto, poi non si può chiudere.
Richiesta di ostensione ai sensi del D.Lgs. N. 195/2005 nonché di accesso civico generalizzato ai sensi del D. Lgs. n. 33/2013 modificato dal D. Lgs. n. 97/2016. Comunicazione ai sensi dell’art. 5 c. 6 del D. Lgs. n. 33/20113 modif. dall’art. 6, comma 1, D. Lgs. n. 97/2016. Parere.
Il Responsabile per la Corruzione e la Trasparenza vista la richiesta di parere da parte del Ing. Francesco Fermo Responsabile UTC – SUE – Edilizia Privata di cui al prot. 30878 del 27.08.2021 circa la possibilità o meno di consentire l’ostensione della documentazione grafica e tecnica di un titolo edilizio (permesso di costruire) e se tale documentazione fosse sottoposta alle limitazioni previste dall’art. 5 bis c.2 del D.Lgs. n° 33/2013;
Preso atto che con provvedimento prot. n. 30285/2021 del 23/08/2021 da parte del citato Responsabile è stato disposto l’accoglimento dell’istanza di accesso civico formulata con atto prot. n. 28748/2021 a firma dei Sigg.ri Vuoso Giovan Giuseppe, Borgogna Francesco, Mattera Nicola, Cuomo Giuseppe, Di Meglio Luciano, Calicchio Adriano, Marino Raffaele, Mattera Giuseppina, Cuomo Salvatore, Lamonica Nicola, Mazzella Giuseppe e Punzo Alessandra, tutti assistiti dagli Avv.ti Lorenzo Bruno Molinaro e Gianpaolo Buono in relazione al permesso di costruire e ai grafici allegati rilasciato alla Società Turistica Villa Miramare Spa, relativo alla realizzazione di un parcheggio pluripiano in località Siena, all’ingresso del Borgo storico di Ischia Ponte; preso atto altresì che allo stato il citato provvedimento non sospeso presenta il carattere della esecutività con la conseguenza che gli istanti possono prendere visione ed estrarre gli atti richiesti sulla base della legittimazione già verificata dal Responsabile in indirizzo;
Preso atto che non sussistono i presupposti per l’applicazione del comma 7 art. 5 del D.Lgs. 33/2013 e ss. mm. e ii. nella parte in cui prevede che solo nei casi di diniego totale o parziale dell’accesso o di mancata risposta entro il termine richiesto al comma 6 (…), il Responsabile per la Corruzione e la Trasparenza, provvede sentito il Garante per la Protezione dei Dati Personali che si pronuncia nel termine di 10 giorni dalla richiesta; considerato che, allo stato, il Responsabile per la Corruzione e la Trasparenza non possa che prendere atto del provvedimento di accoglimento dell’istanza di accesso, valido ed efficace, in assenza di esplicitati motivi per l’esercizio del potere di autotutela, in ogni caso, al momento non esercitati, DISPONE che nei sensi di cui in motivazione è il parere del Responsabile per la Corruzione e la Trasparenza.
Conseguentemente il Responsabile SUE – Edilizia Privata potrà consentire l’accesso a condizione che le parti istanti sottoscrivano apposita dichiarazione in cui attestino che l’accesso avviene esclusivamente per la tutela di interessi paesaggistici ambientali e di verifica della legittimità dei titoli edilizi e paesaggistici con esclusione dell’uso degli atti per i quali è consentito l’accesso, per motivi di interesse economici, commerciali, ivi compresa la proprietà intellettuale il diritto d’autore ed i segreti commerciali.»
