Ida Trofa | In attesa di potere vedere concretamente l’attuazione del mega progetto di recupero del Sacro luogo con il recupero della Torre Saracena e dei muri perimetrali, il consigliere delegato Ciro Calise presenta i nuovi ossari, gli interventi sugli impianti, la sistemazione delle bacheche e delle rampe d’accesso, la pulizia dei muri esterni imbrattati, le erbacce sparite dal belvedere ed altri lavori di manutenzione straordinaria e, soprattutto, apre al pubblico le nuove strutture dotate di servizi igienici e spazi per i visitatori. Un intervento per quasi 20 mila euro. Sono questi gli interventi realizzati presso il cimitero di Montevico a Lacco Ameno, terminati in vista della Commemorazione dei Defunti.
“Questo impegno che ho assunto e l’attenzione al recupero di questa struttura è una cosa a cui tengo particolarmente. In molti ne sottovalutano l’importanza, eppure la gestione dei cimiteri cittadini è sempre una questione articolata. Oltre a costituire un servizio essenziale per la comunità, ma anche a un punto di riferimento. Nel Camposanto anche i visitatori, i turisti, possono trovare l’ennesima di un mondo che intendono scoprire. Poi annualmente vi è la necessità di incontrare e, laddove possibile, anticipare le esigenze della cittadinanza, soprattutto in un ambito così delicato e personale come quello della commemorazione dei defunti” ha spiegato Ciro Calise, Consigliere delegato ai servizi cimiteriali di Lacco Ameno.
“Attendiamo i grandi interventi: nuovi spazi, tombe, gli interventi di restauro delle cappelle gentilizie, che sono una priorità e indifferibili in quanto volti a garantire adeguate condizioni manutentive, per risolvere le cause del degrado riscontrato, che dipende in parte dalle avverse condizioni atmosferiche, in parte da probabili fenomeni di umidità e soprattutto il recupero della Torre e delle mura di cinta, per questo Ognissanti ed i Morti consegnamo alla comunità, dopo i loculi ai piani superiori, l’ascensore e le rampe, nuovi bagni e nuovi spazi di servizi con i giardini completamente puliti è ripiantumati. I lavori sono stati realizzati nell’ottica di un contenimento dei costi in primis e, nello stesso tempo, di un miglioramento continuo della conservazione del patrimonio e della memoria. Perché il cimitero racconta la nostra storia, la storia del nostro paese. Il cimitero di Montevico poi è la storia di un mondo dove tutta la civiltà che conosciamo ha avuto origine. Racconta la vita di chi è stato ed ha fatto grande Lacco Ameno”.
Da tempo, ormai, e in maniera maggiore a seguito della pandemia è cambiato il modo di concepire ed usare il cimitero. Prima la richiesta era maggiormente rivolta alle tombe. Ora la domanda si è spostata sugli ossari. Ne sa qualcosa Ciro Calise a cui abbiamo chiesto se sta già pensano di spulciare le concessioni decadute, suggerendo il rinnovo ai concessionari oppure il ricorso ad altre soluzioni.
Calise per il momento ci va cauto: “Adesso pensiamo alla celebrazione dei defunti, ci sarà tempo poi di fissare un un incontro con gli intestatari delle concessioni per illustrare gli interventi necessari che si dovranno realizzare. Ma non è questo il momento. Per ora muoviamoci un passo alla volta”.
Anche se non vuole ammetterlo, e un po’ lo abbiamo soffiato nel suo orecchio di esperto politico, un pensierino, andrebbe fatto anche sulla opportunità di dotare Lacco Ameno di un Piano Regolatore Cimiteriale comunale.
Ma non è tutto. Anche altre novità ci sono in embrione.
In particolare, sul tavolo c’è lo slancio verso l’innovazione tecnologica a supporto degli uffici con una nuova modulistica per la richiesta di servizi rivolta a utenti e imprese funerarie, con la possibilità che sia trasmessa in maniera telematica per poi proseguire con l’implementazione dei sistemi informatici e sito internet, volta a una maggiore interazione con la cittadinanza, oltre alla trasparenza ed efficienza nella gestione dei defunti e delle aree. Ma questa è una questione ancora in là da venire e da pianificare opportunamente.