domenica, Gennaio 5, 2025

Ciro Cenatiempo: Salvatore Sirabella mi mobbizza!

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Il direttore tecnico della partecipata va all’attacco: contro di me mobbing! Il liquidatore avoca a sé mansioni e funzioni e lui si sente parcheggiato in un angolino. L’amore con Giosi naufragato tra le buste di monnezza e i compattatori dell’Arenella

Ugo De Rosa | Non si placa la guerra all’interno di Ischia Ambiente e, dopo il boicottaggio gridato da Giosi Ferrandino e la denuncia contro la gestione della partecipata da parte del Sindaco alla Polizia di Stato, ora la battaglia si combatte sull’altro fronte, quello dei dipendenti e quello interno all’azienda.
Il motivo che ha scatenato le ire dell’architetto Ciro Cenatiempo è, certamente, l’ingresso in azienda di Salvatore Sirabella. Per i due, infatti, questo di Ischia Ambiente è certamente di un piccolo ritorno di fiamma (anche se Cenatiempo appartiene alla “parrocchia” casamicciolese contraria a Sirabella, quella di Pirulli, ndr) dopo l’esperienza casamicciolese.
Prima di vedere i motivi per cui Ciro Cenatiempo grida al mobbing e in una nota dai toni acidi inviata all’azienda, è opportuno fare un piccolo passo indietro.
Dopo il flop elettorale alle Europee, Giosi Ferrandino e la sua maggioranza puntano la “prua” contro Gianluca Trani e Ciro Cenatiempo, rei di non aver votato e fatto votare per il sindaco. Dopo la bagarre, tra consiglio comunale, interviste e frizzi e lazzi, Giosi rincara la dose e accusa il duo Trani-Cenatiempo di boicottare l’amministrazione facendo funzionare male la partecipata monnezzara che, visto lo stato di liquidazione, era guidata dal liquidatore D’Aponte. Soluzione e cura alla partecipata e al boicottaggio, per Giosi, è la nomina di Salvatore Sirabella. Esperto politico e “monnezzaro” d’eccellenza visti i precedenti in altre partecipate fatte nascere e morire.
La mission di Sirabella, magari non scritta, era quella di neutralizzare Cenatiempo e Trani e il loro dominio nell’azienda. Cosa che, stando ai dolori e alle lamentele di Cenatiempo sembra abbia compiuto fino ad ora, ma ha rispettato la legge? Cenatiempo dice di no e vediamo perchè.
Le ire dell’architetto (reo di aver tradito Giosi per Gianluca), si sono scatenate contro un ordine di servizio del 25 luglio 2014 e di un altro provvedimento con cui è stato disabilitato dal servizio di protocollo aziendale. Secondo l’avvocato Antonio Iacono che difende Cenatiempo, siamo davanti ad una vera e propria “attività discriminatoria”, più semplicemente mobbing!
Dopo una contestata e molto animata vicenda giudiziaria, Ciro Cenatiempo, riesce aad essere assunto a tempo indeterminato con Ischia Ambiente s.p.a. con la qualifica di “direttore tecnico”, e con inquadramento nell’ottavo livello Quadro del C.C.N.L. FederAmbiente Aziende Municipalizzate.
Secondo Cenatiempo, infatti, dal lontano 18 luglio del 2009, quando ha iniziato la sua avventura in Ischia Ambiente, ha sempre svolto “mansioni per le quali era stata assunto e, in ogni caso, mansioni e funzioni rientranti tra quelle previste dal citato C.C.N.L. per la categoria di Quadro, il tutto con la massima soddisfazione per l’azienda”.
Il primo vero missile contro la società, però, è quello che si legge tra le righe, tant’è che l’architetto sottolinea come la sua presenza sia indispensabile per l’iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali, grazie alle mansioni e funzioni svolte da direttore tecnico e, proprio in virtù delle sue mansioni Cenatiempo operava al protocollo aziendale. Con l’arrivo di Sirabella, invece, “in modo del tutto immotivato ed arbitrario” si legge nella nota di Cenatiempo, dallo scorso luglio e senza “qualsivoglia contestazione”, Cenatiempo è stato escluso. Ma l’attacco di Cenatiempo continua ed è tutto dedicato a Salvatore Sirabella. Il mobbing contro Ciro, secondo la sua difesa si realizza perché Sirabella ha avocato a se tutte le attività di indirizzo e pianificazione; perché il liquidatore ha imposto la necessaria e preventiva autorizzazione di tutte le forniture, prestazioni e servizio, comprensivi di permessi, straordinari e/o reperibilità varie del personale;perché senza il placet del liquidatore gli ordini settimanali di servizio ai dipendenti non possono essere comunicati, perché tutta la documentazione con valenza esterna dell’azienda deve essere esclusivamente sottoscritta dal liquidatore.
Ma la cosa che più contesta Cenatiempo è che “con provvedimento di cui sconosce gli estremi, il liquidatore ha proceduto alla disabilitazione dell’arch. Cenatiempo dal servizio di protocollo aziendale, conservandolo lo stesso in capo ad esso liquidatore ed ad altri dipendenti di livello inferiore a quello dell’arch. Cenatiempo”.
Ovvero, possono mettere le mani nel protocollo aziendale dipendenti con un “grado” minore di Cenatiempo e lui no. Ecco il mobbing.
Decisioni e mansioni che il liquidatore ha avocato a se e che, secondo Cenatiempo, sono state fatte “in modo del tutto immotivato ed arbitrale” sia con l’ordine di servizio dello scorso luglio, sia con un ulteriore documento di cui lo stesso Cenatiempo non conosce date e altro
“Non vi è – scrive l’avvocato Iacono – dubbio, pertanto, che i provvedimenti posti in essere dal liquidatore della Ischia Ambiente s.p.a. rappresentano un chiaro tentativo di discriminazione attuato nei confronti dell’arch. Ciro Cenatiempo, sottraendogli tutte le mansioni e le funzioni per le quali è stato assunto e che dallo stesso sono sempre state svolte in modo continuativo e con estrema professionalità e competenza. Del pari illegittima e discriminatoria, è la determinazione con la quale il liquidatore, sempre in modo immotivato ed arbitrale, ha disposto la disabilitazione del solo arch. Ciro Cenatiempo dal servizio di protocollo, conservandola, nel contempo, in capo a soggetti inquadrati addirittura in livelli inferiori. Tanto premesso, essendo tale situazione non più tollerabile, oltre che fonte di un notevole danno, l’arch. Ciro Cenatiempo, per il mio tramite, nell’impugnare i predetti provvedimenti illegittimi e discriminatori, Vi diffida a procedere al loro immediato annullamento. In mancanza si procederà a richiedere le conseguenziali declaratorie e tutele, il tutto con notevole aggravio di spese per la Ischia Ambiente s.p.a.”
Una nuova pagina della storia che vede protagonisti Giosi Ferrandino e Ciro Cenatiempo. Un amore e un’amicizia naufragati tra le buste di monnezza e i compattatori dell’Arenella che, certamente, finirà nelle aule del Tribunale davanti ad un giudice del Lavoro.

1 COMMENT

  1. Giosi si deve rendere conto di una cosa: non è stato votato perchè la gente lo disprezza.Fine della storia.Che poi il territorio sia sporco e trascurato,è altra storia che non cambierà nè con Sirabella nè con la privatizzazione.

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