ATTORI E SPETTATORI di Anna Fermo| Tra i fondatori del Movimento di rigenerazione nazionale e dopo cinque anni alla guida del governo di Città del Messico, Claudia Sheinbaum prenderà il posto del suo mentore politico López Obrador alla presidenza del Messico. Gli analisti politici consultati da Euronews l’hanno descritta come una donna di grande preparazione che si è servita di un “discorso populista” per convincere l’elettorato.
“Se andate sui suoi social network, vedrete che carica foto abbracciando le persone, lo ha fatto durante la campagna elettorale per mostrarsi come la ‘candidata del popolo cercando di vendere quel discorso un po’ populista”, ha spiegato l’analista politico Jordi Sarrión. Gli esperti di comunicazione politica dal canto loro, sono colpiti dagli sforzi di Morena, il partito della neo presidente, di “umanizzare” un profilo “così tecnico” come il suo senza aver basato la propria campagna sulla preparazione e sulla sua storia. Una strategia che ha funzionato!
I sondaggi preliminari, dopo gli exit poll, avevano di fatto confermato a più riprese la sicura vittoria di Sheinbaum ed il dato definitivo di ieri pomeriggio, il 60,2% dei consensi contro il 28,3% di Xochitl Gálvez, rappresentante di Pan, Pri e Prd, l’ha sancito. Sheinbaum diventerà la prima donna eletta alla carica di presidente della Repubblica nel Paese. In ottobre ci sarà l’investitura ufficiale. E’ un risultato storico di notevole importanza in Messico quanto a livello globale. Claudia Sheinbaum è infatti non solo la prima presidente del Messico, ma anche la prima donna nella storia politica del paese e di tutto il Nordamerica a raggiungere la massima carica dello stato. “Sarò la prima donna presidente del Messico. Sarò la presidente dell’istruzione, delle energie rinnovabili e delle donne. Abbiamo dimostrato che il Messico è un paese democratico con elezioni pacifiche” ha annunciato in un breve discorso pubblico già dopo gli exit poll, si, perché la vittoria, come abbiamo detto, era chiara.
Il forte legame politico e di intenti con il presidente uscente, Obrador, ha sollevato non a caso qualche perplessità, se non sul suo curriculum, sul carisma che dovrà necessariamente sostituire. L’agenda politica da portare avanti dovrà andare ben oltre la fumosità delle promesse fatte sui temi più pressanti quali l’economia, la sicurezza sociale e l’uguaglianza di genere. Tra l’altro, sappiamo bene che il fatto che sia una donna non cambia dal giorno alla notte una cultura ancora furiosamente machista. Claudia Sheinbaum è stata considerata una marionetta nelle mani del futuro ex presidente, e ci tiene a rifuggire pertanto ogni considerazione che lei sia lì per assoluto merito del suo predecessore. Noi ci possiamo augurare solo che sia davvero così! “C’è questa idea, perché lo dicono molti giornalisti, che io non abbia una personalità” aveva commentato con alcuni reporter a inizio anno. Certo, il progetto di riforme Cuarta Trasformación voluto da López Obrador, con pensioni universali, borse di studio e sostegni alle famiglie più povere ha attecchito bene, e Claudia Sheinbaum non può fare altro che portarlo avanti. Così come cercare di diminuire l’impressionante numero di omicidi violenti, anche di giornalisti, usare il pugno duro con i vari cartelli del narcotraffico e tenere in controllo un’economia in espansione, con la moneta mai così forte come nell’ultimo periodo ma eternamente volubile. Continuità, è ciò che le è stato chiesto!
Claudia Sheinbaum avrà davvero molti impegni da rispettare nel suo ruolo di prima presidente donna del Messico. Oltre a quello di continuare a fare la storia. Tra l’altro, il Messico ha vissuto una tornata elettorale epocale anche per la presenza di due ben due candidate alla presidenza, scelte dai principali partiti politici e coalizioni. Va detto che le elezioni in Messico sono sempre state complicate ed anche questa volta non sono mancati atti di violenza: le cronache hanno registrato un numero impressionante di candidati locali minacciati, aggrediti quando non addirittura uccisi nel corso della campagna elettorale a livello locale: la stima di Data Civica nel rapporto Votar entre balas (votare tra i proiettili) segnala 30 persone assassinate e più di 70 aggredite con minacce, attacchi armati, attentati e sequestri di persona. Un contesto dunque che rende atto e merito a Claudia Sheinbaum che, nonostante tutto ce l’ha fatta! A quale prezzo? Bhe, difficile dirlo!
Ma chi è questa Donna così caparbia? E’ una donna dalla vita piena di riconoscimenti, una donna sempre impegnata per l’ambiente andando oltre la propaganda politica : “Científica, humanista, con profundo amor a mi patria y a mi pueblo”. Dunque, come si descrive lei stessa sui social, è una scienziata, umanista con profondo amore per la patria ed il suo popolo. Classe 1962, figlia di una famiglia di origine ebraica ashkenazita immigrata in Messico dalla Lituania e dalla Bulgaria, ma non praticante, come ci tiene a specificare, ingegnere con dottorato di ricerca in ingegneria energetica, N articoli pubblicati su riviste specializzate e libri a tema energia. E’ stata segretaria all’Ambiente a Città del Messico nei primi anni Duemila, durante il mandato di sindaco di Andrés Manuel López Obrador che, come abbiamo detto, di fatto è il suo mentore politico.
Nel 2007 entra a far parte del gruppo di scienziati del clima dell’Intergovernmental Panel on Climate Change delle Nazioni Unite, l’organismo più importante per la valutazione super partes della salute ambientale del mondo, cui è stato assegnato il Nobel per la pace. Dal 2018 è stata a sua volta sindaca di Città del Messico, uno degli agglomerati urbani più vasti del mondo, promuovendo autobus elettrici, piani per il riciclo di acque, verde urbano sempre più diffuso e accessibile, e il fotovoltaico per garantire la fornitura di energia elettrica a tutti. “Di fatto, provando a rivoluzionare una città restia alle urgenze ambientali, dove il principale mezzo di spostamento, oltre la metropolitana, sono ancora i vecchi peseros, furgoncini inquinanti ma immensamente capillari”, comeè stato osservato.
Sheinbaum è sembrata sempre una persona molto riservata, e di fatto ha sorpreso che nel corso della campagna elettorale abbia lasciato trasparire dettagli della sua vita privata, sempre legata alla politica e alla scienza, ma anche sul versante del cuore. Nel 1987Claudia Sheinbaumha sposato Carlos Imaz Gispert, membro fondatore del Partito della Rivoluzione Democratica (PRD) e Capo Delegazione di Tlalpan (2003-2004), poi hanno divorziato nel 2016. Nello stesso anno ha reincontrato Jesús María Tarriba, fisico dell’Universidad Nacional Autonoma de México, con il quale aveva avuto una relazione proprio ai tempi dell’università. Persi, poi ritrovati, nel 2023 hanno annunciato il loro matrimonio, celebrato in riservatezza appena in tempo per le primarie del partito Morena di Lopez Obrador, che hanno certificato Claudia Sheinbaum come candidata ideale alla presidenza del Messico.
“Non vi deluderò”, ha detto agli elettori durante il suo discorso di vittoria. “Per la prima volta in 200 anni di Repubblica, ci sarà una presidente donna e sarà trasformatrice. Grazie a tutti i messicani. Oggi abbiamo dimostrato con il nostro voto che siamo un popolo democratico”, ha poi aggiunto in un messaggio sui social. Ha ringraziato anche la sua diretta avversaria, la candidata conservatrice Xóchitl Gálvez Ruiz, per averla chiamata al telefono riconoscendone la vittoria. “Ho riconosciuto il risultato perché amo il Messico e so che se il suo governo farà bene, il nostro Paese farà bene”, ha aggiunto Gálvez. “Senza dubbio, è una grande pietra miliare storica che il nostro Paese abbia il suo primo presidente donna”, ha continuato. Claudia Sheinbaum ha dedicato la sua vittoria alle donne: “Come ho già detto in altre occasioni, non arrivo da sola. Siamo arrivate tutte, con le nostre eroine che ci hanno regalato la nostra patria, con le nostre antenate, le nostre madri, le nostre figlie e le nostre nipoti”.
Ci ricorda un po’ la nostra Giorgia Meloni: “Sono una donna, una madre…”. Populismo? A destra come a Sinistra! Sono tanti i Leader ed ex presidenti di sinistra dell’America Latina che hanno festeggiato sui social la vittoria della progressista Claudia Sheinbaum alle elezioni messicane. Tra le prime dichiarazioni spicca di certo quella di Xiomara Castro, che “come prima donna presidente dell’Honduras” ha scritto sui social di aver “concordato telefonicamente di lavorare insieme per l’unità dell’America Latina e dei Caraibi”. “Il Messico ha eletto il suo primo presidente donna. Insieme a lei celebra un popolo rafforzato dalla democrazia e dalla speranza in un futuro migliore”, ha postato il presidente del Guatemala, Bernardo Arévalo, mentre il colombiano Gustavo Petro ha sottolineato che il Messico “ha eletto una progressista come prima presidente della sua storia”.
L’ex presidente dell’Argentina, Alberto Fernández, ha pubblicato un video in cui abbracciava Sheinbaum, con cui si trovava quando sono arrivati i primi risultati. Presente nell’occasione anche l’ex presidente della Bolivia, Evo Morales, che ha descritto Sheinbaum come “molto umile e molto impegnata”. Congratulazioni a Sheinbaum sono poi arrivate da un’altra ex presidente donna, l’argentina Cristina Fernández de Kirchner. Dalla nostra Europa, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, si è congratulata con Claudia Sheinbaum per la sua “storica elezione come prima donna presidente del Messico”. “Il Messico e l’Ue condividono profondi legami storici, economici e culturali. Non vedo l’ora di rafforzare le nostre relazioni bilaterali sotto la tua guida”; ha scritto von der Leyen in un messaggio. La prima Presidente donna di un paese come il Messico, ben oltre il progressismo sinistroide ed il populismo strategico, ci consenta trasversalmente un plauso.