venerdì, Ottobre 18, 2024

Clickbait: dove ci porterà?

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Attirare l’attenzione, scovare una notizia, una particolarità, una curiosità… e portala a conoscenza di quante più persone possibili. Titoli che catturano l’attenzione in quell’attimo fugace in cui il nostro occhio si posa sulle lettere che lo compongono.

Ecco, in parole povere, il Clickbait, il costruire titoli sensazionali che spingono l’internauta a cliccare su di essi, il lettore ad acquistare il giornale o la rivista e così via (ovviamente le notizie sono reali, cambia il modo di presentarle).

Una pratica che veniva usata, prima, solo in alcune occasioni e su alcune tipologie di siti o stampa, quella sensazionalistica. Ora il web ha cambiato le abitudini di lettura e di fruizione delle notizie, un overload di dati (testi, foto e video) che affollano il nostro pc, tablet, smartphone e la nostra mente, ed è inevitabile che le notizie in stile “Clickbait” siano aumentate. Si deve cercare di emergere nel mare informativo, ma troppo spesso il sensazionalismo del titolo non trova un giusto riscontro nella notizia in sé.

E i titoli “old style”? Beh, quelli sono diventati ora i più ricercati, i tranquilli titoli esplicativi e non “catchy” che non sono troppo invasivi, ma spingono ad una elttura calma e personale.

Un modo di interpretare la corsa alle notizie (breaking news) condivisa da sempre più utenti, che ultimamente, si ritrovano su gruppi social, per cercare di combattere l’uso sfrenato del Clickbait.

E voi, cosa ne pensate?

clickbait

 

 

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