martedì, Aprile 1, 2025

Col NUZZO in gola. Il Piano Paesistico che divide i sindaci

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Il dibattito di ieri mattina, svoltosi presso il Museo Diocesano di Ischia – luogo certamente simbolico – ha rappresentato il “ring” sul quale si sono confrontati i sindaci dell’isola d’Ischia, la Regione Campania e la Soprintendenza, in occasione del primo incontro dedicato al tema caldo del “Piano Paesistico della Regione Campania” e, più nello specifico, allo “stralcio funzionale dell’isola d’Ischia”.

Un incontro che sarebbe dovuto tenersi già lo scorso 27 gennaio (così aveva annunciato l’assessore Discepolo), ma che è slittato di ben due mesi.
Il tema è senza dubbio centrale nel dibattito politico e, forse, ancora troppo marginale rispetto alla portata dello strumento che la Regione Campania si appresta ad adottare. Proprio per questo motivo, abbiamo deciso di dedicargli ampio spazio in questa edizione.

Quella di ieri mattina, tuttavia, è stata una giornata segnata dallo scontro. Uno scontro “educato”, reso tale dal contesto in cui si è svolto e da quel finto bon ton politico che cela, in realtà, forti contrapposizioni e antipatie.

Lo scontro è, ancora una volta, quello tra i comuni di Casamicciola Terme e Lacco Ameno da un lato, e la Regione Campania dall’altro. Sono il risultato di scelte discutibili da parte della giunta De Luca o, piuttosto, una conseguenza delle dinamiche politiche tra i sindaci isolani e la maggioranza di governo regionale? Probabilmente entrambe le ipotesi sono valide. Leggendo il nostro resoconto, sarà facile per il lettore cogliere le differenze tra gli interventi di Enzo Ferrandino, Dionigi Gaudioso e Irene Iacono rispetto a quelli di Giosi Ferrandino e Giacomo Pascale. Da una parte esponenti del PD, dall’altra esponenti di Forza Italia.

Dopo quasi due ore di discussione, tuttavia, del PPT (Piano Paesistico Territoriale) non si è parlato concretamente. Cosa prevede? Come si articola? Quali sono le aree interessate? Tutti argomenti lasciati in secondo piano, sostituiti da interpretazioni soggettive e da supposizioni su ciò che il piano potrebbe essere. In pratica, ad eccezione di Nuzzo e Discepolo, nessuno sembrava averlo letto.

LO SCONTRO E LA CONFUSIONE

Riconosciamo all’assessore Discepolo l’eleganza con cui ha evitato di attaccare frontalmente i sindaci di Casamicciola e Lacco Ameno, limitandosi a chiarire – con stile – le diverse interpretazioni delle loro critiche. Giosi Ferrandino ha accusato la Regione di non aver coinvolto i sindaci nel processo di redazione del piano, a differenza di quanto avvenne nel 1998; Pascale, invece, ha lamentato un piano “calato dall’alto”.
Tuttavia, va detto che l’intervento del Sovrintendente Nuzzo ha messo in seria difficoltà i due primi cittadini ischitani, apparsi forse mossi da preconcetti poco graditi ai rappresentanti della Regione e della Soprintendenza. E questo al netto del ritardo con cui è iniziata la seduta, non dissimile da quello riservato, tempo fa, all’assessore Casucci.

LEGNINI E I DUE PIANI

Un altro aspetto che merita attenzione è la posizione del Commissario Legnini. Il numero uno della Ricostruzione – come leggerete più avanti – tenta di mantenere distinti il Piano della Ricostruzione e il Piano Paesaggistico, una separazione invocata invece dal sindaco di Casamicciola. Secondo Legnini, tale distinzione non è necessaria, anche perché il PPT avrebbe comunque prevalenza sul Piano della Ricostruzione, in virtù della gerarchia normativa.

QUELLO CHE AVEVAMO GIÀ ANTICIPATO

Senza volerci autocelebrare, è inevitabile un certo senso di soddisfazione nell’aver colto per tempo i segnali. L’incontro di ieri mattina sembra essere la naturale prosecuzione dello scontro dai toni accesi che si consumò a settembre in merito al Piano della Ricostruzione. Ricorderete le dichiarazioni infuocate dei sindaci contro la Regione: ebbene, ieri, seppur con toni più moderati, sembrava di essere rimasti fermi a quel momento. Non ci sono stati insulti o urla, ma sono emerse chiaramente le criticità.

Tra queste – e qui torniamo a quanto già segnalato su queste colonne – temiamo che le tensioni tra alcuni sindaci di Forza Italia e l’assessore Discepolo possano essere legate a specifiche previsioni contenute nel PPT. Il piano, infatti, vieta la realizzazione di nuovi porti e pone restrizioni significative sulla gestione delle spiagge. E in questi mesi, la “frenesia portuale” di Giosi Ferrandino e Giacomo Pascale ha raggiunto livelli altissimi.
Non vorremmo che dietro certe prese di posizione si celino visioni e interessi che poco hanno a che fare con il bene collettivo.

Autore

  • Gaetano Di Meglio

    Marito di Agata e papà di Martina, Valeria, Domenico ed Enzo, sono nato e vivo ad Ischia. Credo nella libertà degli uomini di poter essere liberi da ogni bisogno e necessità. Credo nel valore del giornalismo come espressione di libertà e difesa dei più deboli. Sono preconcetto contro ogni forma di potere. Ah, sono il direttore del giornale 😉

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