Il mondo dei videogiochi sta conquistando una fetta di pubblico sempre più ampia, scavalcando differenze di genere ed età e ponendosi come uno dei passatempi più trasversali possibili. La creazione di titoli sempre nuovi è in realtà il presupposto per la continua crescita di questa economia, ma talvolta si dà per scontato quelli che sono i passaggi chiave e non si comprende, ad esempio, i motivi per cui dietro all’uscita di un videogioco ci siano in realtà anni di lavoro. È il caso di GTA 6, che si vocifera essere in sviluppo da ben un decennio: un tempo adeguato se si pensa a quelle che sono le previsioni di incassi, oltre gli 8 miliardi di dollari.
Il primo elemento da tenere in considerazione riguarda la fissazione di un budget, vale a dire uno stanziamento di fondi per tutte le fasi di produzione del videogioco. Il numero di figure coinvolte nella sua realizzazione è enorme e in realtà impensabile se paragonato a solo una manciata di anni fa. Risulta però imprescindibile se il livello qualitativo richiesto viene considerato al pari di un colossal cinematografico. Ad oggi è bene aver presente che un videogioco di bassa qualità può avere a disposizione circa un milione di euro, ma la cifra sale fino a superare i 50 nel caso dei titoli di punta. È ovvio che finanziamenti del genere non riguardano giochi che si possono trovare comunemente online, che certamente richiedono investimenti per la produzione ed elaborazione ma un numero di persone infinitamente minore collaborano alla loro realizzazione.
Una volta fissato il budget, occorre lavorare in sinergia per quanto riguarda l’ideazione e la progettazione del titolo. Le figure che lavorano attivamente in questi passaggi sono i game designer, che si occupano dello sviluppo dell’idea, mentre i concept artist sono coloro che riguardano alla strutturazione dei personaggi del gioco. Ciò include un lavoro a 360°, riguardante sia il lato estetico sia quello caratteriale dei singoli. L’aspetto legato alla grafica è cruciale nello sviluppo di qualsiasi titolo: tutti i tipi di gaming, infatti, necessitano di un sapiente lavoro in questo senso. Un elevato livello di grafica è ormai considerato requisito fondamentale per tutti i titoli, incluse le sale digitali che ospitano giochi di carte, bingo, categorie di slot popolari come una slot come Bonanza o altre simili attrazioni. Vi è poi il comparto altrettanto numeroso di coloro che lavorano agli aspetti più tecnici relativi al videogioco, dagli effetti sonori agli elementi grafici che compaiono lungo le ore di gioco.
Chiusi questi primi step, il lavoro prodotto passa nelle mani del game developer, vale a dire colui (ma più spesso coloro) che si occupano della realizzazione vera e propria del titolo, con la creazione dei codici di programmazione. Di fatto, a conclusione di questo cruciale passaggio, la primissima versione del videogioco è pronta, chiamata Alpha. Si è però ancora lontani dalla conclusione del lavoro: in questo momento subentra un passaggio altrettanto importante che riguarda la giocabilità vera e propria. Per cui si utilizza il gioco al fine di individuare eventuali bug presenti nello svolgimento (vale a dire errori non previsti) e dunque ripararli. Segue una versione che viene proposta come Beta, sottoposta all’approvazione da parte della società in questione, che si tratti di Microsoft, Nintendo o Sony.
Una volta che il titolo viene approvato, dalla versione Beta si passa alla Gold Master, che implica un assenso per la sua commercializzazione. Se però qui si conclude il lavoro inerente alla creazione del videogioco, prende avvio ora quello del settore marketing, che pianifica accuratamente le tempistiche legate al lancio sul mercato. Si tratta di un passaggio cruciale perché è da questo che può dipendere se un titolo sia un flop oppure possa ambire a grandi numeri in termini di vendite.