I primi giorni dell’anno sono quelli delle buone intenzioni. Così pubblicavamo la buona notizia che l’Ufficio INPS dell’Isola d’Ischia era salvo. Salvo grazie alla caparbietà dell’utenza ed al sostegno apparente di tutte le amministrazioni comunali dell’isola, a patto da riuscire a convincere, come è avvenuto, quella del Comune di Ischia affinchè concedesse proprio a tutela degli interessi sociali generali in ballo, propri locali per evitare la chiusura di un servizio essenziale.
Fermo restando che anche lo stabile di Ischia Ponte, utilizzato dall’INPS sino a questo momento è di proprietà del comune di Ischia, tuttavia, senza voler entrare nel merito di decisioni le cui ragioni non conosciamo, la delibera viene bella e confezionata, segue la convenzione con l’INPS napoletano ed ecco rassicurati gli utenti, o almeno così credevamo, di uno degli uffici pubblici più frequentati dagli isolani, specie pensionati e lavoratori.
Il tempo passa, ed in quel di via Iasolino, comincia a muoversi qualcosa: ci si prepara ad accogliere gli uffici INPS. Tuttavia quel che sapevamo e di cui vi abbiamo sempre informato è che, al contempo, nello stesso stabile che s’affaccia sul porto d’Ischia, ci si prepara ad accogliere anche gli uffici della GENESIS quelli che sino ad oggi sono presso il Centro Polifunzionale di Ischia ma allo stato in piena smobilitazione.
Se negli ultimi mesi vi avevamo tenuti aggiornati circa la desertificazione in atto negli uffici comunali di via Iasolino, tra riduzione dell’organico per quiescenza e nuova organizzazione degli uffici, a partire da oggi comincia il conto alla rovescia verso la trasformazione in quella che senza ombra di dubbio si rivelerà una casbah per gli utenti.
Una casbah? Si proprio una casbah e non c’è di che sorridere.
Qui il problema non sarà affatto, come il caos determinato dalla nuova pianta organica, solo dei dipendenti del comune, ma dei cittadini utenti, per tutta una serie di buone ragioni che ci portano ad asserire che questa amministrazione comunale non è che ci stia poi tanto con la testa. E’ una questione di logica e buon senso. Eppure annovera tra le sue fila i meglio “mast”.
Ci chiediamo: una volta sistemati gli uffici INPS e GENESIS in via Iasolino, tutti insieme ai già numerosi uffici comunali aperti al pubblico per proprie competenze, come verranno gestiti i flussi di utenti?
Ma soprattutto, in una delle aree maggiormente trafficate dal paese, in pieno centro storico, in quello che è già di per se un imbuto difficile da gestire in termini di traffico, gli utenti provenienti da tutta l’isola, come si atteggeranno con i loro ciclomotori e con le loro auto?
E vogliamo parlare dei tempi delle attese? Quali spazi, nel palazzo municipale saranno dedicati all’utenza in fila per l’INPS, la GENESIS e per tutto il resto degli uffici comunali?
Stiamo parlando di file di pensionati e lavoratori, di contribuenti e di cittadini che, chi per ottenere un servizio, chi per un altro, dopo aver affrontato il nodo cruciale dell’individuazione di un posto dove parcheggiare nei pressi di Piazza Antica Reggia, non è che potranno restare in piedi tra gli stretti cunicoli del Palazzo, tra l’altro sede una volta delle Antiche Terme Comunali ed in estate sauna per i ritorni dei calori delle acque bollenti.
E quand’anche qualche sedia venisse sistemata, non ci vuole un ingegnere per comprendere l’assenza di spazi per il flusso e deflusso. E vogliamo parlare dei servizi igienici?
Quelli attualmente presenti nello stabile ed in dotazione del personale comunale lasciano già a desiderare in termini numerici ed anche di dimensioni. Per tutta l’utenza prevista con i nuovi uffici ivi allocati, verranno predisposti dei Vespasiani Biologici sul marciapiede di Ciccio, fuori al Palazzo Reale o lungo la riva Destra?
E già che ci siamo, visto che siamo ad un anno dalle nuove elezioni, non è che dello smistamento degli utenti potrebbero occuparsi direttamente i Consiglieri comunali, quelli che sostano per ore fuori al bar Ciccio o che di solito adorano sostare sul portone d’ingresso della residenza municipale? Una buona opportunità per ottimizzare i tempi della campagna elettorale? Ve lo immaginate, super indaffarato, tra una pacca e una parola, il buon Giovanni Sorrentino a dirigete le fila?… Ma non scherziamo!
Pensare che a livello nazionale ci si preoccupa della semplificazione e della massima celerità di comunicazioni tra uffici pubblici vari. Ebbene al comune di Ischia, per paradosso, non è mancato il genio: all’informatizzazione si è sostituita la coesistenza di tutti gli uffici in un unico stabile, poco contano i disagi per gli utenti.
Un vero e proprio esempio di innovazione alla rovescia che lascia sotto sotto intravedere la completa incapacità di pianificare soluzioni efficienti e non di mera facciata, controproducenti già a breve termine.
Mentre a livello nazionale si lanciano linee guida rispetto alla delocalizzazione di uffici pubblici in aree facilmente accessibili e chiaramente lontane dai centri storici, specie in località turistiche, al fine di snellire il traffico cittadino e garantire la vivibilità anche turistica di queste città con ZTL e limitazioni al traffico, Ischia cosa fa? Destina il centro Polifunzionale, dotato di spazi idonei e locali in quantità per l’allocazione di uffici pubblici, ad associazioni, congreghe religiose, Chiese, paramenti e depositi. Un Polifunzionale che diventa palestra ad cuginam. Un polifunzionale che specie per la sua posizione strategica rispetto ad un centro storico già collassato in termini di traffico, la cui destinazione primaria, oltre le scuole, tra l’altro di competenza provinciale, doveva essere, se non perché già scritto, ma per logica, volta alla ubicazione di più uffici pubblici.
In quel di via Iasolino la Casbha si prepara ad aprire i battenti. Al pian terreno, negli ex uffici elettorali sono già arrivate le suppellettili GENESIS che tuttavia comporranno l’arredo del nuovo deposito in via di recupero presso gli uffici dell’area Economico Finanziaria. Negli ex uffici elettorali sono infatti già stati destinati gli uffici INPS che presto traslocheranno da quel di Ischia Ponte. I Dipendenti GENESIS?
Occuperanno postazioni dislocate in più uffici comunali. Districarsi per gli utenti sarà una vera caccia al tesoro. In compenso, Piazza Antica Reggia, da prima piazza d’accoglienza dei turisti provenienti dal Porto, sarà il centro di accoglienza di file e file di pensionati, lavoratori e cittadini stressati dal traffico e dalle prevedibili lunghe attese.
Agli amministratori comunali di via Iasolino dobbiamo le nostre scuse: il deserto creato in questi mesi non pensavamo potesse essere preludio di una Casbah di tale portata. Al caos della pianta organica che sta facendo impazzire i dipendenti comunali, avete saputo far sopraggiungere il caos degli uffici pubblici che farà piangere gli utenti. Siamo certi che a breve sarà predisposta una nuova riorganizzazione del traffico su via Iasolino e non ci stupiremo affatto dell’ulteriore caos che ne deriverà.
Altro che impopolari! Le decisioni dell’amministrazione del Comune di Ischia lasciano sgomenti.
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Così come gestito( malissimo) il polifunzionale non può essere la panacea di tutti i mali del comune di Ischia. Soprattutto per come è gestito il traffico ad Ischia, il popoloso quartiere di san Ciro sta letteralmente scoppiando. ( provate per credere soprattutto quando c’è mercato) e di teche in quella zona vi abitano o vi gravitano pezzi grossi ( in tutti sensi): dallo sciupatiello , al patanaro , fino a qualche tempo assessore. Ma ovviamente nessuno parla, nessuno vede. Non è di loro interesse. Hanno altro a cui pensare
è proprio così: nel polifunzionale andrebbero allocati uffici che richiamano ogni giorno molti utenti, sì da alleggerire il traffico altrimenti diretto verso zone più centrali.
Si sa benissimo che i dipendenti della Genesis sono trattati da serie B a differenza dei dipendenti di ischia ambiente, risorsa mare ed evi vedi i quattro licenziamenti. Verranno collocati in una topaia e a dicembre licenziati. Il vice sindaco dice che hanno licenziato perché i dipendenti non hanno accettato l’orario ridotto tutto falso,tutti sanno che i dipendenti avevano fatto una propria richiesta dove si riducevano l’orario lavorativo, rifiutavano il buono pasto, notificavano gli atti a mano ecc. ed è tutto documentato con tanto di protocollo. Ragazzi cercate di resistetr che l’anno prossimo finalmente saranno tutti buttati via !!!