venerdì, Novembre 29, 2024

Con la pista ciclabile saranno destinati a chiudere? La fregatura ischitana per i commercianti

Gli ultimi articoli

Iscriviti alla nostra newsletter

Resta informato e non perderti nessun articolo

Gaetano Di Meglio | Dopo la pista ciclabile all’interno della pineta con nessun collegamento con l’esterno, ma una specie di percorso per mountain bike ma senza divertimento, l’altra pista ciclabile che rovinerà, per sempre, il comune di Ischia è quella che dovrebbe collegare Via Pontano fino a Piazza degli Eroi. Dove, poi, si interrompe. La pista ciclabile, poi, riprende dopo Piazza degli Eroi e arriva fino a Piazza Antica Reggia.

La cosa bella che viene fuori è che tutti gli imprenditori di Via Alfredo De Luca, dal Caffè Morelli, al Calise, al Bar Minicucci fino a tutti gli altri negozi che hanno accesso sul marciapiede possono anche pensare di chiudere! Sulla strada che scende da Piazza degli Eroi, infatti, i pedoni dovranno camminare tra le bici a destra e le auto a sinistra. Si, avete capito. La pista ciclabile dividerà il marciapiede attuale dalla sede stradale. Addio shopping! Addio entrate nei negozi, nei bar, nelle banche perché ci sono le bici!

Ma si può pensare una cosa del genere? Il primo a suggerire al sindaco di Ischia di installare un sistema di bike sharing elettrico presso il parcheggio ex Jolly, sono stato io. Nessuno è contro la scelta green o la curvatura, come si suol dire, verso una mobilità diversa, sostenibile e moderna. Però, da qui a condannare a morte un’intera economia per una scelta folle, senza ratio, forzata e sostenuta solo dalla necessità di “spendere” soldi (che vuol dire sperpero!, ndr) non la possiamo sostenere. Anche se green o sostenibile.

www.ildispari.it

5 COMMENTS

  1. Non vedo alberi nel grafico. Faranno la stessa fine di quelli che hanno distrutto (si fa per dire distrutto, perché mi gioco un euro che almeno qualcuno sia finito in ombreggiate ville accoglienti!) lungo via Remigia Gianturco, via De Rivaz, via Dell’Amicizia ecc.?

  2. Quando si è iniziato a parlare della pista ciclabile su via Alfredo De Luca su questo giornale, (circa un anno fa o di più, nn ricordo con esattezza), entrai in un noto negozio di detta via per fare alcuni acquisti, e ne parlai con il titolare, esponendogli la “drammaticità” di questa operazione, (scellerata e vergognosa!!!!). Lui mi guardò perplesso dicendomi che nn ne sapeva nulla e quasi quasi mi fece “le spallucce”!!!! Ora io dico: se già all’epoca si fossero uniti compatti contro questa operazione, forse, (forse!!!) si sarebbe riusciti ad evitare questo scempio. Ma questo avrebbe comportato che tutti, dico TUTTI i commercianti della zona si sarebbero dovuti riunire, “FARE GRUPPO”!!!! Ma purtroppo su questa isola nn si sa proprio cosa possa significare FARE GRUPPO!!!!! A questo punto i grandi scienziati che ci ritroviamo come amministratori fanno i loro…….comodi!!!!! E questo è quello che ci meritiamo!!!!!

  3. Sono le solite cazzate all ischitana senza uno scopo senza cervello ma semplicemente sperpero di denaro pubblico senza senso…vorrei far vedere l isola di Tenerife al sindaco x fargli rendere conto come si vive di turismo come si fa turismo e come si organizza un isola in tutto e x tutto…..Scusate è un altro mondo …qui siamo in Italia e purtroppo il pesce puzza dalla testa e nn si cambierà nulla anzi si pensa solo a come sperperare soldi e come metterseli in tasca…..buona giornata

  4. Ma dove avete trovato questo sindaco e i suoi adepti, in un concorso a un supermercato?Non riesco a capire come si possa solo pensare al peggio, certo più lavori pubblici si impiantato più c’è da guadagnare in mazzette, ma distruggere la propria città, non proprio non lo capisco. Mah?????

  5. Si parla di pista ciclabile quando io comincerei con rendere civili le strade, i marciapiedi, il verde pubblico e la segnaletica. È tutto da paese del terzo mondo. Ci sono zone come via Antonio sogiuzzo dove tra marciapiede e carreggiata pare ci sia stato un bombardamento. Per nn parlare della segnaletica assente a piazza degli eroi e via Michele Mazzella. E questi parlano di pista ciclabile. Siamo destinati a scomparire.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Gli ultimi articoli

Stock images by Depositphotos