Sullo scottante tema delle concessioni demaniali marittime via libera dal Tar Campania alla linea seguita dall’Amministrazione comunale di Serrara Fontana.
Infatti, l’ordinanza del Tribunale del 12 settembre scorso conferma la gestione del demanio da parte della responsabile del Comune dott.ssa Rosanna Mattera, nonché la validità del provvedimento adottato.
Con determina del 6 aprile 2022, in attuazione delle direttive della Giunta, la Mattera aveva rinnovato fino al 31.12.2024 la concessione demaniale al bar ristorante “Dolce è la Vita”, che ha installato la pedana sugli scogli che proteggono l’abitato di Sant’Angelo, in quanto in tale lasso di tempo il Comune dovrà munirsi del regolamento per l’affidamento delle aree delle spiagge.
E, come è noto, di recente il governo ha dato indicazione che tale termine possa slittare fino alla primavera del 2027.
In quest’ottica la linea del Comune appare ispirata ad una logica di buon senso, in quanto l’indizione delle gare per l’affidamento degli arenili richiede l’adozione di un regolamento che stabilisca i tempi del rilascio dei singoli lotti da parte degli attuali concessionari anche con lo sgombero delle opere installatevi, la pubblicazione dei bandi, la designazione del personale che deve curare gli adempimenti. Tale percorso amministrativo e gestionale giustifica il rinnovo delle concessioni in essere.
L’autorizzazione del Comune di Serrara Fontana era stata impugnata dalla società “Le Pleiadi”, che gestisce un B&B sempre a Sant’Angelo, che con un articolato ricorso aveva sostenuto che il Comune non avrebbe potuto prorogare la concessione in quanto ciò contrasta con i principi indicati dall’Unione Europea con la nota Direttiva Bolkestein.
Il proprietario del ristorante Aldo Girotto, difeso dall’avv. Giuseppe D Meglio, ha rivendicato il proprio diritto al rinnovo della concessione anche perché non si è in presenza di un lotto di sabbia destinato alla balneazione.
LE INDICAZIONI DEL GOVERNO
Lo scopo della Direttiva europea è finalizzato ad evitare che gli arenili non siano privilegio e monopolio dei concessionari “a vita”, ma che nell’interesse dell’utenza siano affidati a chi offra all’Ente pubblico maggiore vantaggio economico. In ogni caso, il riaffidamento a nuovi concorrenti dei lotti passa attraverso una gestione delle strutture esistenti.
Il governo sul punto ha fornito un’indicazione: le opere esistenti possono passare ad un nuovo concessionario, che dovrà pagarne il costo, sempre che siano legittime. Occorreranno, quindi, nuovi regolamenti.
Nella seduta del 12 settembre al Tar, innanzi alla Settima Sezione, con il collegio presieduto dalla dr. Ianniello e composto dai consiglieri Casalanguida e Lenzi, si è discusso della problematica con la partecipazione degli avvocati Giuliano Di Meglio, Giuseppe Di Meglio e Alessandro Barbieri.
Il provvedimento che legittima la scelta del Comune dà anche un segnale ai privati che ricorrono per esigenze di interesse personale, dichiarando inammissibile l’iniziativa, come nel caso della società “Le Pleiadi”, quando pretendono di tutelare interessi privatistici che non hanno nulla da spartire con la regolamentazione degli interessi pubblici. Le “guerre” fra vicini non possono arrivare a coinvolgere interessi di ampia portata come mero paravento e specchietto per le allodole.
Si va incontro, pertanto, al rinnovo delle concessioni demaniali fino a quando i Comuni non si saranno attrezzati per indire le aste e indicare direttive per le opere che insistono sul demanio.