lunedì, Dicembre 23, 2024

Connessione internet: l’Italia migliora la velocità ma resta in coda alla classifica europea

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Proprio 30 anni fa, il 30 Aprile 1986, fu stabilita per la prima volta una connessione ad internet dal nostro Paese, grazie al lavoro dei ricercatori Stefano Trumpy, Antonio Blasco Bonito e Luciano Lenzini. Inizialmente, l’evento non ebbe una particolare risonanza: sarebbe stato d’altronde difficile comprendere allora l’importanza di quel primo collegamento fra i laboratori del CNR di Pisa e gli Stati Uniti!

A 30 anni di distanza possiamo sicuramente affermare che Internet ha rivoluzionato profondamente le nostre vite, ma come si pone oggi l’Italia nei confronti degli altri Paesi sul piano della copertura e della velocità delle connessioni?

Per farci un’idea, esaminiamo gli ultimi dati sullo sviluppo di Internet in Europa, recentemente divulgati dalla Commissione Europea.

Una buona notizia è che in Italia l’efficienza delle connessioni mobili (attraverso gli smartphone) è superiore alla media europea, così come la loro diffusione: nel nostro Paese si contano addirittura 75 abbonamenti ad internet via cellulare ogni 100 abitanti e la velocità di connessione media supera i 9 Mbit/s.

C’è in effetti la tendenza, in Italia, a servirsi della connessione mobile un po’ in ogni situazione, tanto da rendere in molti casi la rete fissa addirittura superflua; ciò ha spinto diversi operatori a proporre pacchetti che includono sia internet che telefonate, nonché soluzioni per sottoscrivere un abbonamento ADSL anche senza rete fissa. A questo proposito, esistono siti come Facile.it che consentono di confrontare le offerte ADSL senza telefono in pochi passi, così da permettere agli utenti di trovare sempre l’offerta più vantaggiosa.

Al di là delle connessioni mobili, però, l’Italia resta indietro rispetto agli altri Paesi europei un po’ sotto tutti gli aspetti.

Il nostro Paese si colloca al venticinquesimo posto nella classifica dei 28 stati membri dell’UE in base all’indice sulla “digitalizzazione dell’economia e della società”, mentre si trova al penultimo posto per quel che riguarda il numero di abbonamenti alla banda larga, sottoscritti solo dal 53% delle famiglie italiane.

Le connessioni a banda ultralarga (che superano cioè i 10Mbit/s), rappresentano in Italia solo il 14% del totale, mentre nei Paesi dell’Europa settentrionale superano il 60%.

Anche per quanto riguarda la velocità di connessione da rete fissa, l’Italia rimane purtroppo fanalino di coda in Europa, con una media di 7,4Mbit al secondo: la maggior parte degli stati del “vecchio continente” supera abbondantemente i 15 Mbit/s e la Svezia (il Paese più virtuoso), sfiora addirittura i 20 Mbit/s.

In ogni caso, sebbene questi dati parlino di un’Italia un po’ ‘arretrata’, negli ultimi anni abbiamo assistito ad un notevole miglioramento generale: la velocità di connessione media, ad esempio, è aumentata del 33% in un anno, mentre gli abbonamenti alla banda ultralarga sono cresciuti del 142% in 12 mesi.

Ciò fa ben sperare che di qui a pochi anni l’Italia possa finalmente recuperare il gap che la separa dagli altri Paesi membri dell’Unione Europea.

 

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