martedì, Novembre 26, 2024

Continui guasti e disservizi: i sindacati EAV si scusano con gli utenti

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L’UGL, l’unica sigla sindacale esistente e con un pizzico di voce in ambito EAV, chiede scusa all’utenza e protesta contro la dirigenza dell’Ente Autonomo Volturno che continua a lasciare l’isola in balia dei soliti mezzi vecchi e rotti. Certo, il parco auto da età preistorico è avanzato fino all’età del medioevo, ma poi li è rimasto. Il passo avanti fu fatto, ma il tempo, nel frattempo, ne ha azzerato i risultati. Sveglia Regione! Sveglia De Gregorio!

Nella foto a corredo di questo articolo c’è l’autobus Iris Bus numero 259 fermo per avaria fermo, nei giorni scorsi, all’altezza della fermata vicino alla Rosticceria Pizzeria Il Ritrovo a Panza verso le 13:40, linea CD (Circolare Destra).

La scrivente O.S. esprime tutta la propria preoccupazione per lo stato di vetustà di parte del parco autobus aziendale, i quali bus sono continuamente soggetti a guasti in linea con gravi ripercussioni sul servizio e sul traffico veicolare. Gli ultimi episodi di Piazza degli Eroi e dei Maronti, ultimi solo in ordine di tempo, rappresentano la situazione in tutta la sua drammaticità, ma le avarie sono quotidiane e continue e diverse corse risultano non effettuate.

Questa nota vuole essere un atto di scuse nei confronti della clientela ed un’esortazione alle Amministrazioni Comunali dell’intera isola e ai vertici dell’Azienda con sede a Napoli a provvedere alla soluzione con celerità. I disservizi, al di là del noto atavico delle percorrenze di circa 40 anni fa, hanno conseguenze anche sul personale di bordo, soggetto a numerose critiche e stressato dall’utenza giustamente contrariata.

A tali condizioni – attaccano ancora i sindacalisti -, inoltre, si aggiunge il comportamento non conforme di collaboratori aziendali del Servizio Manutenzione sul personale che rendono ancor più difficile l’intera questione in quanto, probabilmente, dotati di esigua vocazione e complicata abilità nel settore.

 Si aggiunge, altresì, che in molti impianti dell’EAV le condizioni del parco rotabile sono decisamente migliori con bus più moderni, sedi evidentemente più fortunate per competenze e attenzioni. Questa O.S. ritiene che Ischia debba avere una maggiore attenzione e maggiori professionalità al fine di offrire un servizio di trasporto pubblico migliore e più ecocompatibile a fronte di un flusso di oltre 65mila veicoli immatricolati.

2 COMMENTS

  1. Per la serie
    Esopo news.

    La conferma che il bue chiama cornuto l’asino arriva subito: “ervinca Dianora
    58 m ·
    Prendo Zizí al palazzetto e al posto dell’autobus tradizionale trovo un pulmino minuscolo, senza aria condizionata, nè finestrini.
    L’autista fa alcuni metri, la corrierina infernale diventa un microonde, raggiunti i 60 gradi qualcuno protesta veementemente:
    “questa è una strageeee! Aprite l aria condizionata ci sono bambini e cardiopatici”
    L’autista con un aplomb da veterano di Circumvesuviana si limita a registrare tutto col telefonino.
    Nelle retrovie si grida all’infrazione della privacy.
    Lui con piglio alla Charles Bronson, inchioda e lancia un aut aut: ” posso continuare o farvi scendere tutti, decidete! ”
    La capitanessa della protesta ormai ha una crisi isterica conclamata, con la schiuma alla bocca elenca tutte le istituzioni in ordine sparso a cui sporgerà denuncia.
    Intanto la temperatura è arrivata a 70 gradi, fermo sullo stop della Piripissa l’autista aspetta una risposta.
    ” mettete in moto questo trabiccolo, o ci avrete tutti sulla coscienza.
    Al deposito, al deposito”
    Lui riaccende il motore, la temperatura ha raggiunto 80 gradi.
    Si sentono lamenti e frasi senza senso, sempre più fievoli.
    Altezza Chiocca il bus inchioda, a bordo salgono due della Sepsa e dicono: “ora ci pensiamo noi, tu continua a guidare”
    Mi sembra una cosa da 11 settembre, quindi butto per l aria uno dei due kamikaze e grido “scendete tutti” e balzo giù dal bus.
    Quelli sopra rimangono fermi, con gli occhi opachi, ormai votati al sacrificio collettivo.
    Uno fa ” ma noi dobbiamo andare al mare”
    E niente volevo sapere se c’erano mai arrivati, al mare.”

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