mercoledì, Gennaio 1, 2025

Controlli in tutte le cancellerie. Sbarcano gli ispettori del Ministero al Tribunale di Ischia

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Un lavoro già iniziato due settimane fa con l’invio al Ministero di alcune documentazioni richieste. Oggi i funzionari sono in sede per approfondire alcuni documenti che risulterebbero poco “chiari”

Paolo Mosè | Sono arrivati in “massa” gli ispettori del Ministero della Giustizia per controllare le attività fin qui svolte alla sezione distaccata di Ischia. Ispettori che stanno verificando soprattutto il lavoro svolto presso le varie cancellerie e alla struttura degli ufficiali giudiziari. Ispezioni che sono programmate ogni cinque anni, ma la pandemia che negli ultimi due anni ha messo in ginocchio l’intero Paese ha di fatto ritardato l’arrivo dei funzionari ministeriali.

E’ un lavoro per verificare se tutte le procedure sono state espletate in modo rigido e come prescrive la legge. Accertare se i responsabili dei vari settori hanno tenuto una contabilità rigida, pretendendo soprattutto il pagamento delle spettanze per i diritti di cancelleria. E’ un controllo che viene fatto in modo minuzioso, tant’è vero che gli ispettori rimarranno chiusi dalla mattina sera, salvo un breve break nel primo pomeriggio, per passare al setaccio i vari fascicoli. Verificare i registri di carico e scarico dei fascicoli e se sono stati rispettati i tempi di ogni attività.

Sia nel penale che nel civile, ma soprattutto al Giudice di Pace. Gli ispettori sbarcati con una tramontana bella tosta, dovranno verificare anche l’efficienza complessiva di tutto l’ufficio giudiziario e soprattutto di chi si è assunta la responsabilità del governo quotidiano, che non sempre si è costellato di una efficienza tale da annoverare questo ufficio tra i più virtuosi e attivi del nostro Paese.

Gli ispettori, prima di sbarcare sull’isola, hanno svolto un’attività quasi identica presso il tribunale di Napoli, che ha visto la presenza anche di magistrati attualmente assegnati all’Ufficio Ispezioni del Ministero. Che hanno il solo compito di andare a verificare il lavoro dei propri colleghi. Tutto alla fine verrà sottoposto alla “visita” dei superiori che siedono al Ministero, a cui verrà consegnata una relazione. Eventualmente per decidere sanzioni, ammonimento o elogi al personale.

Già quando erano a Napoli, gli ispettori hanno ricevuto il materiale richiesto per iniziare a svolgere un lavoro preparatorio, per poi passare in questi giorni ad una verifica più approfondita ed eventualmente soffermarsi su determinati atti che appaiono gestiti in modo approssimativo e non in linea con la legge.

Attenzione particolare è rivolta al Giudice di Pace. Un ufficio che negli anni ha mostrato grosse difficoltà organizzative per la mancanza di un funzionario che governasse gli operatori presenti e firmasse quegli atti che sono di sua esclusiva competenza. Questo ufficio è monitorato costantemente dal presidente del tribunale Elisabetta Garzo, che proprio dieci giorni fa ha raggiunto l’isola d’Ischia per recarsi in questo delicato ufficio e incontrare i dipendenti e svolgere un indirizzo in modo da raggiungere gli obiettivi che sono stati prefissati. Con l’arrivo del dirigente Oscar Rumolo, questi in poco meno di dieci giorni aveva trasmesso una relazione sullo stato di salute dell’ufficio a cui era stato assegnato. Mostrando che erano in attesa di pubblicazione ben 1.500 sentenze, oltre 300 decreti ingiuntivi da “licenziare” e soprattutto rivedere l’organizzazione interna. Per eliminare soprattutto le centinaia e centinaia di fascicoli che erano disseminati un po’ ovunque, accatastati in una stanza. Oggi invece riposti negli armadietti, sicuri che nessuno possa consultarli senza l’autorizzazione degli operatori di cancelleria.

Gli ispettori stanno verificando altresì quali sono stati i criteri di pagamento e quanto spettante ad ogni giudice di pace che, come si sa, vengono pagati a sentenza.

1 COMMENT

  1. quanti avvocati isolani e quanti giudici piacenti dovrebbeo portarsi con loro e se esiste un 41 bis chiuderli e non lasciarli uscire mai piu

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