Sulla nostra isola giungono, ogni anno, tanti, tantissimi turisti e tra loro la percentuale di quelli che si innamorano di Ischia e della sua gastronomia è sempre in aumento.
Tra questi vi è Ulrich Vilstrup che, dopo una ottima cena al ristorante Saturnino di Forio, non ha esitato a chiedere allo chef Ciro Mattera la disponibilità per un evento in quel di Copenaghen.
Il nostro Ciro, conosciutissimo chef molto creativo e abile anche nella produzione del pane, ha accettato e, lo scorso 16 novembre ha preso un aereo per essere a Copenaghen e cucinare in una cena esclusiva per quindici persone.
Poco prima dell’inizio della cena, scopre che i famosi quindici erano i “top clients Europe” della banca d’affari americana Morgan Stanley, arrivati a Copenaghen dalle varie capitali europee.
Per una clientela del genere non sarebbe stato difficile organizzare questo importante evento ( lo scorso anno si tenne al The Peninsula di New York) prenotando in uno dei 15 ristoranti stellati della capitale danese, incluso Noma (primo al mondo nel 2010-2011-2012 e 2014, “solo” terzo nel 2015 a detta del celebre Restaurant Magazine), eppure Ulrich Vilstrup ha voluto il patron del Saturnino , che Gianni Mura definì “ il genio della semplicità” in un articolo che lo fece conoscere agli amanti di quella gastronomia “da territorio” dove il prodotto autoctono viene rispettato ed esaltato.
Dal cannolo di zucchine alla scapece farcito con insalata di rinforzo, alla schiacciatina di merluzzo con emulsione di menta e limone passando per il rombo in crosta di pane Agliano, è stato un susseguirsi di applausi prima del gran finale con ricotta&pera scomposto con gelato allo strega .
Abbiamo raggiunto Ciro poche ore dopo l’evento interrompendo per un attimo la cena al Kokkeriet (1 stella Michelin) in compagnia di Joachim Sjogren chef emergente del Rolighed Hotel esclusivo albergo di Copenaghen. Nella brevissima conversazione riportiamo una frase che identifica davvero la persona, il famoso “genio semplice”, ancor più delle sue capacità professionali. “Cucinare per persone che possono permettersi qualsiasi ristorante al mondo, che possono avere qualsiasi chef di caratura mondiale che cucini nelle loro case private, è una grande soddisfazione, ma sapere che ho portato e fatto conoscere un po’ della mia isola mi rende felice ed orgoglioso”.
Ancora una volta Ischia si conferma un isola di “talenti dei fornelli”. Da Nino Di Costanzo a Pasquale Palamaro, passando per Andrea Migliaccio e Crescenzo Scotti ( questi ultimi due chef stellati lontani dall’isola), senza dimenticare Libera Iovene ( prima chef stellata ad Ischia nel 2001) è il segno di una cultura gastronomica che ormai identifica l’isola verde come meta degli amanti del buon cibo.