IDA TROFA | E’ ufficiale, l’avvio della Manifestazione d’interesse, gli indirizzi per il Complesso di Villa Arbusto per la finalizzazione di un Programma che si vuol far passare come valorizzazione. Una giunta comunale che l’ufficialità dei documenti vuole al completo, ha stabilito come il Comune debba svendere al miglior offerente la pubblica proprietà.
L’ente locale da proprietario dell’immobile denominato Villa Arbusto, e con esso il Museo dedicato ad Angelo Rizzoli, il Museo Archeologico di Pithecusae, dove sono custoditi i reperti del più antico insediamento greco nel Mediterraneo occidentale. Gli scavi che nel 1952, rivoluzionarono le precedenti conoscenze sull’inizio della colonizzazione greca dell’Italia meridionale saranno ceduti a terzi rivoluzionando, in questo momento, le sorti economiche del fortunato appaltatore capace con i buoni auspici della politica di mettere le mani sul Museo dei tesori.
Come, quando e perché secondo una discutibile manifestazione di interesse per la quale c’è già un RUP, Gaetano Grasso.
Nessun accenno, nessun riferimento alla Convenzione in essere con Soprintendenza dei beni archeologichi che ha fortemente voluto il Museo. Una convenzione che regola tutto ciò che riguarda il museo stesso, dai custodi al personale per finire alla guardiania.
La stessa Soprintendenza che dovrebbe essere messa a parte dei progetti di cessioni in atto, un Ente che allo stato sembra essere tenuto completamente fuori dalla vicenda. Non è dato sapere se farà, magari, parte anch’essa del comitato di valutazione che proclamerà il fortunato vincitore, l’associazione di uomini e di idee che metterà le mani sul prezioso complesso.
L’aver taciuto la convenzione in essere con la Soprintendenza appare più che altro come un’artata manovra per favorire chi, invece, sa della convenzione e rispetterà i parametri imposti. Chi per questo presenterà un progetto rispondente ai limiti ed alle richieste imposte dalla stessa: numero di guardiani, di personale, opere, antifurti, azioni di valorizzazione e tutela già fissati dall’Ente per la Tutela e la valorizzazione dei beni archeologici etc etc.
Favorito rispetto a chi, attraverso la Manifestazione di interesse agli atti non troverà nulla sui paletti imposti dalla convenzione!
Il Comune di Lacco Ameno al momento intende verificare una migliore ipotesi di gestione che non sia quella diretta. La giustificazione nella carenza di personale qualificato e di risorse per poter far fronte a tutte le esigenze di carattere logistico, economico e funzionale, con l’attuale gestione dell’immobile non si riesce a dare la giusta valorizzazione e mettere a frutto la reale potenzialità del bene, che altrimenti potrebbe essere colta.
Grasso, bene edotto dal governo Pascale, a tal riguardo, ha elaborato e reso pubblicato solo di recente l’avviso per la selezione di un progetto finalizzato allo scopo d’individuare un modello di gestione privata o pubblico privata che ottimizzi le potenzialità insite nel bene, mediante azioni di tutela, valorizzazione, promozione e gestione dell’immobile medesimo. La scadenza fissata per la presentazione del progetto è tra pochi giorni, il 30 maggio.
Chi in cosi breve tempo potrebbe avere già tutto l’incartamento pronto se non un soggetto ben indottrinato e sostenuto in tal senso dalla stessa politica locale? Chi se non un soggetto sostenuto ed indirizzato dai promotori della svendita o indagine di mercato se preferite? Se non si è a conoscenza della Convenzione con la Soprintendenza che progetto competitivo può essere presentato?
Una manovra che si commenta da sola e svela tutti i suoi magheggi negli atti stessi.
La Giunta dichiara che: preliminarmente alla pubblicazione del suddetto avviso, il Comune, a titolo meramente esplorativo, intende procedere alla ricezione di “manifestazioni di interesse” non vincolanti, al fine di ottenere un quadro completo ed esauriente degli operatori culturali ed economici che intendono proporre una soluzione di gestione che successivamente potrà essere messa a bando.
Peccato che la Delibera di Giunta sia resa pubblica contestualmente ed in pari data con l’ideazione del bando! Ovvero 22 giorni dopo dall’adozione della delibera di giunta dichiarata immediatamente eseguibile il 7 aprile! Un tempo utile a dissuadere possibili concorrenti scomodi…
Nella dichiarata indagine di mercato avviata attraverso il principio delle manifestazione d’interesse che potranno essere presentate a seguito di pubblicazione dell’ avviso pubblico.
LA MANIFESTAZIONE DI INTERESSE
L’avviso, pubblicato sul sito del Comune di Lacco Ameno è da intendersi finalizzato esclusivamente alla ricezione di manifestazioni di interesse per favorire la consultazione del maggior numero di operatori economici e culturali potenzialmente interessati alla selezione di progetti finalizzati allo scopo sopra menzionato, senza alcun vincolo per il Comune di Lacco Ameno e senza nascita di posizioni soggettive vincolanti. Il Comune di Lacco Ameno si riserva di sospendere, modificare o annullare la procedura relativa al presente avviso esplorativo e di non dare seguito all’indizione della successiva gara per l’affidamento della Concessione. In relazione alla futura concessione d’affidare si precisa quanto segue:
caratteristiche della concessione: gestione di villa arbusto, del complesso museale e delle aree pertinenziali alla medesima villa.
descrizione sommaria delle attività minime: gestione di villa arbusto, dell’intero complesso museale e delle relative aree pertinenziali alla villa mediante l’esecuzione con propri mezzi tecnici e/o finanziari di: opere murarie, impianti e apparati tecnici e tecnologici e comunque ogni intervento fmalizzato alla realizzazione di opere fmalizzate al miglioramento della fruibilità della stessa Villa; manutenzione ordinaria dell’immobile e degli impianti per l’intera durata della Concessione; azioni di tutela, valorizzazione e promozione.
TRA I DOCUMENTI DA PRESENTARE:
Ipotesi di gestione di Villa Arbusto, del complesso Museale e delle pertinenze della villa mediante una Relazione Illustrativa che definisca le modalità di gestione che s’intendono proporre tenendo conto degli aspetti tecnici, economici, gestionali e di promozione del bene pubblico. Nella relazione dovranno emergere con chiarezza anche gli eventuali parametri che potranno essere oggetto della concessione come il tempo, il canone, eventuali investimenti, azioni finalizzate alla valorizzazione del bene, etc..
Le istanze pervenute saranno valutate da una Commissione Tecnica qualificata che redigerà una Relazione Tecnica che fornirà, sulla base delle proposte pervenute, la soluzione gestionale ritenuta ottimale per la tutela e la valorizzazione di Villa Arbusto e del Museo di Pithecusae. Tale soluzione, se condivisa dall’Amministrazione Comunale, sarà da supporto all’Avviso Pubblico teso ad individuare il Concessionario che gestirà Villa Arbusto, il complesso Museale e le Aree Pertinenziali alla medesima Villa.
PANINI E PANZAROTTI
In un certo senso a chiarire nella realtà quale potrebbe essere la sorte del complesso i verbali del Consiglio comunale del 18 gennaio scorso.
L’ERRATA CORRIGE del Sindaco Giacomo Pascale: villa arbusto non si vende sarà bar e ristorante appare ora illuminante.
Tutto quando si discusse al Punto 4 dell’ordine del giorno del predetto consiglio comunale con l’approvazione del Piano di alienazione e valorizzazione immobiliare dell’Ente, dà il senso delle mire imprenditoriali che ruotano intorno al complesso immobiliare.
Nella lettura della proposte emerge un primo dubbio inquietante. Nel parlare di valorizzazione spunta una vendita sul locale di Nestore a Villa Arbusto!
Vendita o Valorizzazione?
L’opposizione solleva il dubbio e il sindaco Pascale chiarisce: “Nessuna vendita è un errore, chiariamo subito!”. Il capo del governo mette tutto agli atti, confermando l’inalienabilità dei beni e cancellando la postilla incriminata. Nel merito era stato inserita la volontà di dare in concessione un bar – ristorante, previsto nell’ allegato A al punto 4, per la valorizzazione dependance denominata “Bar di Nestore” che in altra parte della suddetta proposta veniva dichiarato vendibile. In un altro allegato si parla di vendita piuttosto che di valorizzazione. Nell’intento dell’amministrazione ci sarebbe la creazione di un Bar ristorante da darsi in gestione mediante gara pubblica. Una buvette che sia a servizio della struttura museale e del parco di Villa Arbusto”.
Un nodo importante per la vicenda Villa Arbusto che, da mesi, alimenta le cronache e le polemiche sulla volontà di vendere un bene di inestimabile valore per la comunità non solo isolana.
Come sempre Pascale deve togliere le castagne dal fuoco anche per i suoi esperti assessori. Estensori di proposte che di fatto avrebbero esposto lo stesso sindaco e l’ente all’ennesimo caso di mala gestio del patrimonio pubblico, su tutti Villa Arbusto. In effetti ora ottenere una favorevole concessione senza pagare l’intero importo che la vendita avrebbe comportato appare più che vantaggioso per chi avrà l’opportunità di avvantaggiarsene.
Il progetto è più che chiaro: creare un ristorante al Museo sfruttare gli ampi e splendidi spazi esterni, creare un ambiente dove servire pizze, panini, pranzi, cene e realizzare mega eventi a pagamento… il Museo sarà solo uno scomodo corollario che qualcuno, come ha fatto altrove a Lacco Ameno, se potesse, farebbe scomparire con molto piacere.
PROTOCOLLI BALLERINI
Parlando di falsi in protocollo come emerge dalle recenti inchieste che vedono coinvolto il Senatore Domenico De Siano e il suo Tecnico privato, significativa è la vicenda dei protocolli ballerini sul casa della privatizzazione di Villa Arbusto . Protocolli rilevatori, pubblicazioni che magicamente spuntano retrodatate. Una pratica del 7 aprile, che si tenta di far apparire all’albo pretorio 22 giorni dopo la sua adozione. Improvvisamente dopo che Il Dispari ha svelato le procedure in atto.
7 aprile 2016: una data con un protocollo scritto a penna sul quale gli inquirenti dovrebbero puntare la loro attenzione. All’occhio di un buon informatico della procura non può sfuggire la manipolazione dei calendari informatici, nè possono sfuggire le correzioni a penna. A cui segue una pubblicazione del 2 maggio fatta risultare il 29 aprile perché?
Al protocollo on line per ciò che concerne Villa Arbusto viene inserito in sequenza la delibera di Giunta Comunale n.33 dell’8.4.2016 per il Protocollo d’Intesa tra il Comune e la Ischia Spaeh s.r.l.
Poi la delibera n.34, ancora dell’8 aprile per l’Avvio del Programma di Valorizzazione ed infine, la fantomatica nota Protocollo 5981 per la manifestazione di interesse a partecipare alla individuazione di soggetti interessati alla gestione di Villa Arbusto, del Complesso Museale e delle aree pertinenziali alla medesima Villa.
Ebbene tali delibere, 33 e 34 che si dice agli atti addirittura votate l’8 aprile, in giunta vengono pubblicate dopo la delibera n.39 votata il 15 aprile? Perchè?
Forse perchè in quella data e solo in quella, l’8 aprile, erano presenti tutti gli assessori? In quella data si votarono l’Urban Innovative Action, il Piano delle Performance, il piano Positive del Triennio. Eppure le relative delibere furono pubblicate tutte il 15 aprile. Perchè in quella data non pubblicare anche Villa Arbusto? Perchè le delibere di Giunta non sono in successione numerica? In quella stessa giunta, agli inizi di Aprile, erano tutti presenti al contrario di quanto accadde nelle giunte successive. Tutti dovevano, forse, prendersi la responsabilità di aver avviato la cessione di Villa Arbusto?
Infatti il 15 aprile quando si votarono temi importantissimi come l’adesione alle procedure semplificate per il ripiano del dissesto, la rateizzazione delle cartelle Equitalia, l’affidamento dell’Ufficio Turistico alla Pro Loco Lacco Ameno e poi le adesioni alle mostre di “arti visive” e a “Campi Flegrei in Fiore”, mancarono addirittura assessori del calibro di Domenico Miragliuolo che pure si occupa di conti pubblici e l’assessore Antonio Di Meglio Polito. Alla giunta del 15 aprile, a quanto pare, il caso Villa Arbusto non poteva andare…
La corsa al protocollo da ostentare tutti i costi pone ancora di più l’accento su di una vicenda che vuole ammantarsi di buoni propositi, ma che in realtà di buono ha ben poco.
Emblematica anche la registrazione senza data al registro delle pubblicazioni corretto a penna da 277 a 207 indicato per entrambe le delibere su Villa Arbusto. Il Segretario Comunale è sempre Giovanni Amodio dal Comune di Ischia. La sostanza non cambia, qualcuno vuole mettere le mani su Villa Arbusto!