Elena Mazzella | Non dimenticare chi non ha avuto opportunità né fortuna, deve essere un lavoro non solo una buona intenzione – Questo messaggio della Fondazione Ing. Salvatore Leonessa, che si propone di sostenere chi è in difficoltà ma anche chi promette impegno e volontà, viene riconfermato oggi attraverso la donazione all’ Ospedale A. Rizzoli di Lacco Ameno di una doppia strumentazione destinata in via principale all’ambulatorio di cardiologia e, quando necessario, ai vari reparti.
A consegnare i due macchinari Holzer direttamente nelle mani del dott. Ciro di Gennaro, Capo del reparto di medicina del PO Anna Rizzoli, è il rappresentante della Fondazione, Elena Leonessa nel giorno dedicato alla lotta contro la violenza di genere.
“Negli ultimi anni la Fondazione istituita in ricordo dell’ing. Salvatore Leonessa è stata molto vicina e presente alla nostra ASL e in particolare al Rizzoli in svariate occasioni” dichiara grato il dott. Di Gennaro. “Devo dire che la consideriamo come una porta aperta ogni qualvolta abbiamo avuto necessità come struttura.
Voglio qui ricordare le ultime precedenti donazioni effettuate dalla Fondazione all’ospedale che hanno visto l’incremento di macchinari quali l’ecografo mammario e il bisturi elettrico per l’endoscopia.
Sono estremamente grato alla famiglia Leonessa, e queste mie parole non sono affatto frasi di circostanza, perché si è sempre mostrata estremamente sensibile verso tutte le nostre richieste che sono state sempre soddisfatte. Voglio pertanto attestare attraverso di esse la mia riconoscenza verso Elena Leonessa e la sua famiglia a nome della struttura ospedaliera e di tutta la ASL”.
Ed è proprio grazie a queste piccole donazioni che avvengono anno dopo anno, che la Fondazione Leonessa sta di fatto contribuendo a rendere migliore la prevenzione e la diagnosi precoce attraverso preziose donazioni.
“La salute della popolazione della nostra isola è uno degli obiettivi primari che la Fondazione Ing. Salvatore Leonessa ha posto alla base della propria mission. Oggi, con la consegna materiale all’Ospedale A. Rizzoli di Lacco Ameno di un ECG Holter e di un HOLTER PRESSORIO, siamo felici e orgogliosi di avere contribuito nel nostro piccolo, anche se con una goccia d’acqua in un oceano” sottolinea Elena Leonessa che ci illustra il valore pratico di questi preziosi strumenti di diagnosi.
“La donazione di questi strumenti consentirà l’implementazione dell’ambulatorio cardiovascolare e, nel recente passato, la sinergia con l’equipe medica ed infermieristica dell’Ospedale dell’Isola d’Ischia, e in particolare con il dott. Giacomo Spera e il dott. Ciro Di Gennaro, ci ha già consentito di individuare beni utili e necessari alla collettività, come nel caso del mammografo e dell’elettrobisturi endoscopico, entrambe apparecchiature fondamentali per la prevenzione e per le diagnosi precoci. Sulla scia dell’attività svolta sino ad oggi, grazie alla collaborazione dell’intero staff dell’Ospedale Rizzoli e dell’Asl Napoli 2 Nord, abbiamo acquistato per donarla al nostro ospedale, un’apparecchiatura che sebbene si aggiunga a quella già presente, ha una notevole importanza in quanto sarà destinata in via principale all’ ambulatorio di cardiologia e, quando necessario, ai vari reparti.
Elena, entriamo nei dettagli tecnici di queste apparecchiature
Trattasi di un ECG DINAMICO SECONDO HOLTER e dell’HOLTER PRESSORIO, che prendono il nome dal loro inventore, il fisico statunitense Norman Holter. Spesso i sintomi riconducibili a problemi cardiaci o di pressione arteriosa accusati dal paziente non si manifestano durante la registrazione di un normale elettrocardiogramma o non trovano riscontro nella misurazione dei valori di pressione in sede di visita cardiologica. Questi strumenti permettono di effettuare procedure diagnostiche specifiche e monitorano l’attività elettrica del cuore e la pressione arteriosa per un periodo prolungato di almeno 24 ore.
Consentono quindi al cardiologo di raccogliere importanti informazioni sullo stato di salute del sistema cardiocircolatorio del paziente.
L’HOLTER ECG, metodica diagnostica non invasiva, utilizzata per monitorare ed analizzare l’attività elettrica del cuore durante un intervallo di tempo che va dalle 24 alle 48 ore, in sostanza è un elettrocardiogramma speciale e continuato che permette di valutare la risposta cardiaca del paziente durante una sua giornata tipo, mentre svolge le proprie attività abituali.
L’attività elettrica viene registrata tramite una serie di elettrodi applicati al torace del paziente e collegati ad un piccolo registratore portatile alimentato a batteria. Il tracciato viene poi elaborato al computer e letto su monitor grazie a specifici software, per scoprire la presenza di eventuali aritmie o cardiopatie ed ottenere così la corretta diagnosi.
Si può così registrare tutta l’attività elettrica del cuore e correlarla con gli eventuali sintomi. Uno strumento prezioso per precisare la natura dei disturbi cardiologici, permette di evidenziare le alterazioni elettriche del ritmo cardiaco e della conduzione degli impulsi nervosi tra atri e ventricoli, non identificabili durante il breve tempo di un elettrocardiogramma standard.
Consente quindi di individuare disturbi del ritmo e di stabilire un corretto approccio terapeutico (prescrizione di farmaci, applicazione di un pace maker, ecc. ecc.).
L’ HOLTER PRESSORIO o monitoraggio pressorio delle 24 ore ha un sistema simile, ma anziché essere dotato di elettrodi è costituito da un manicotto che viene messo intorno al braccio.
E’ un sistema che consente di registrare la pressione arteriosa continuativamente per 24 ore. Si tratta di un test che ha un ruolo chiave nella gestione dell’ipertensione arteriosa, in quanto consente di monitorare la pressione sanguigna molto meglio della singola misurazione. Attraverso l’holter al paziente vengono misurati i valori della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca durante le 24 ore, sia mentre svolge le sue normali attività quotidiane, sia durante la notte.
Questo strumento presenta numerosi vantaggi nella pratica clinica in quanto raccoglie un numero di misurazioni maggiore a quelle ottenute clinicamente ed elimina le variazioni pressorie legate al setting ambulatoriale.
Fornisce una misura standardizzata permettendo la dimostrazione dell’ipertensione notturna”.
A cosa serviranno questi strumenti?
“Nell’ambito delle attività ambulatoriali, sono essenziali perché consentono ai medici di conoscere anomalie del ritmo o della pressione arteriosa, quindi ad individuare anche patologie che sarebbero più difficili da distinguere con le sole misurazioni standard. Inoltre come già indicato, anche per i pazienti ricoverati sono strumenti che possono essere molto utili, in quanto è possibile monitorare pazienti allettati, che hanno avuto per esempio un ictus. Nel caso di specie, questi strumenti consentono di capire se il paziente ha delle aritmie che possono costituire la base del cosiddetto ictus cardioembolico. Si tratta dunque di apparecchiature specifiche che saranno di grande aiuto nella diagnosi della malattia del paziente che ne avrà bisogno.
La mission della Fondazione Leonessa è davvero lodevole. Quali progetti in futuro?
“Speriamo di poter presto fare altro, in serbo ci sono ulteriori progetti.
Il sogno di noi tutti è quello di poter rendere il nostro nosocomio una struttura di eccellenza che sia più che adeguata per i residenti e per gli ospiti, ci auguriamo di nuovo numerosi, della nostra isola”.
Questa donazione arriva nel giorno dedicato alla lotta contro la violenza di genere che lascia un chiaro messaggio ed esempio di forza, tenacia ed intraprendenza da parte tua per tutte le donne.
“La violenza contro le donne, intesa come ogni azione atta a provocare un danno o una sofferenza fisica o psicologica alla donna, continua a rappresentare una delle maggiori violazioni di diritti umani a livello globale.
La violenza contro le donne andrebbe ricordata tutti i giorni e non solo il 25 novembre, data scelta in ricordo delle tre sorelle coraggiose Mirabal assassinate da mandanti del dittatore Trujillo e che avevano tentato di contrastare il suo regime.
La modernità è arrivata quasi in tutto: nella tecnologia, nei trasporti, nelle comunicazioni; ma i rapporti più civili tra i sessi sembrano essere ancora una conquista lontana.
Ecco perché ritengo che ognuna di noi, in qualsiasi situazione possa trovarsi per contrastare questo fenomeno debba cercare aiuto e comunicare”.
Due parole sono fondamentali: prevenzione e coraggio.
Prevenzione perché appena capiamo che le cose non vanno per il verso giusto non dobbiamo giustificare e colpevolizzarci ma comprendere che non siamo noi le persone sbagliate.
Bisogna mettere dei paletti ogni volta che è possibile, perché la violenza contro le donne è un fenomeno che inizia piccolo e quotidiano e va fermato proprio a questo livello.
Coraggio per affrontare l’azione sbagliata e cercare sostegno, nella famiglia, in un’amica/o, nei centri antiviolenza, in strutture apposite e non avere paura perché come diceva William Shakespeare : “ Per tutte le violenze consumate su di Lei, per tutte le umiliazioni che ha subito, per il suo corpo che avete sfruttato, per la sua intelligenza che avete calpestato, per l’ignoranza in cui l’avete lasciata, per la libertà che le avete negato, per la bocca che le avete tappato, per le ali che le avete tagliato, per tutto questo: in piedi Signori, davanti a una Donna”.