lunedì, Gennaio 13, 2025

Così Lavinia e Mariacristina preferiscono l’ago al tablet

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L’emozione della creazione

Lucia De Luise ! Un tavolo da lavoro ricoperto di calze natalizie bianche e rosse. Pon pon fatti di lana, paillettes sfavillanti, perline luccicanti, aghi e spilli su un cuore di stoffa. Si intrecciano fili di cotone e triangolini di panno. Ed eccole che arrivano. Emozionate, con gli occhi fissi sui propri lavori. Le bambine di Mena siedono ognuna al proprio posto con in testa già mille progetti da realizzare. Una passione che nasce in modo spontaneo dalla voglia di compiere da sé dei piccoli cimeli. Oggetti rari, per l’appunto, in un’epoca, la nostra, in cui i piccoli sono catturati da tablet e smartphone. «Io ho iniziato l’anno scorso. La cosa più bella è che quando finisci ti rendi conto che hai creato qualcosa», ci confida Gioia, 9 anni, mentre armata di una forchettina da cucina sfila della lana. Per la prima volta, meravigliata, deve scucire ed è entusiasta. Mariacristina, 8 anni, termina soddisfatta la sua calza di un viola densissimo e pensa a come decorarla tra i tantissimi scatolini colorati ricolmi di nastrini dorati. La colla, però, è ciò che fa impazzire la bella Lavinia, bravissima a disegnare una vera e propria faccia di Babbo Natale sulla sua calza. Laura, a cui piace imparare sempre nuovi punti, invece non molla mai lo sguardo di Mena, sempre attenta a mostrarle i suoi progressi. Ma tutte sognano soltanto una cosa: ricamarsi da sole un vestito. Ed è già in cantiere l’idea, per la fine del corso, di produrre una minigonna. C’è anche tempo per far merenda tutte insieme. Per rafforzare così i rapporti d’amicizia e sfruttare le due ore di cucito per far crescere la socialità. In modo sano e gioioso.

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