domenica, Settembre 8, 2024

Covid, Enzo riduce il canone alle attività in fitto nei locali comunali a Ischia

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La riduzione del 30% è retroattiva. Parte da maggio 2020 e durerà fino alla cessazione dello stato di emergenza

Ugo De Rosa | Enzo Ferrandino viene improvvisamente mosso dalla generosità e decide di ridurre il canone alle attività economiche ospitate in immobili comunali che hanno subito pesantissime perdite economiche a causa della pandemia. Iniziative che in realtà i Comuni vengono chiamati ad adottare nel più generale programma nazionale teso a favorire la ripresa.
La Giunta ha così approvato una delibera dal corposo oggetto: «Misure attuative delle linee di indirizzo per il rilancio economico e sociale. agevolazione mediante riduzione del canone di locazione degli immobili di proprietà comunale a destinazione non residenziale nella misura del 30% a favore delle predette attività interessate dal lockdown così come disposto da provvedimenti governativi e regionali in conseguenza del diffondersi del contagio da Covid-19».

In premessa vengono richiamati i provvedimenti di governo e Regione che in questi ultimi due anni hanno disposto restrizioni e chiusure delle attività economiche non essenziali, a partire dal primo lockdown di marzo 2020. E che quindi «tali provvedimenti hanno determinato un gravissimo stato di emergenza economica e sociale; che non si ancora attenuato il periodo di criticità del rischio di contagio da Covid-19, sia a livello nazionale che regionale; che è stata disposta la riapertura delle attività economiche non essenziali solo in casi eccezionale e nel rigoroso rispetto delle misure di sicurezza e sono state adottate, altresì, misure di carattere sociale e tese al rilancio dell’economia».
Dunque, come è purtroppo ben noto, «diverse attività e diversi esercizi commerciali sono stati costretti a sospendere le loro attività per l’impossibilità oggettiva e/o temporanea di garantire le misure minime di sicurezza disposte dai protocolli adottati per impedire il propagarsi del contagio da Covid 19».

Di qui la decisione di un’azione concreta, evidenziando che «è opportuno che l’Ente locale, nell’ambito delle proprie competenze e quale Ente più prossimo ai cittadini, provveda a valorizzare ed integrare tali politiche di sostegno e rilancio in un’ottica di sussidiarietà».
Giù a giugno 2020 la Giunta aveva adottato azioni e linee di indirizzo «in materia di aiuti e politiche sociali in diversi settori, tra le quali quella di favorire attraverso il variegato patrimonio immobiliare il recupero e/o consolidamento di attività commerciali con rilevante impatto culturale e formativo».

Alla realizzazione di questa iniziativa deve provvedere il responsabile dell’ufficio competente a Patrimonio, Sviluppo del territorio e Progetti strategici, ovvero l’ing. Gaetano Grasso, che è stato nominato rup.

La delibera di Giunta ora approvata dunque ufficializza la decisione «favorire e agevolare il rilancio economico delle diverse attività e degli esercizi commerciali, che hanno subito gravi danni a causa della chiusura forzata e/o della sospensione volontaria delle loro attività, mediante l’agevolazione contrattuale di riduzione nella misura del 30% dei canoni di locazione pattuiti aventi ad oggetto immobili di proprietà dell’Ente a destinazione non residenziale e attualmente destinati ad attività interessate dal lockdown disposto con provvedimenti governativi e regionali al fine di ridurre il rischio di contagio da Covid-19, a partire dal mese di maggio 2020 fino alla dichiarazione di cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19 e su richiesta della parte». Una riduzione retroattiva, dunque, una piccola boccata d’ossigeno per quelle attività che detengono in locazione immobili di proprietà del Comune.

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