Novembre è il mese autunnale che apre le porte all’inverno: i primi freddi sono ormai arrivati e sono molte le famiglie italiane che hanno già cominciato ad accendere i termosifoni.
Mentre il riscaldamento inizia a intiepidire le case, è importante ricordarsi di alcuni consigli e suggerimenti utili per risparmiare sulle bollette e per tutelare l’ambiente. Innanzitutto, però, uno sguardo all’andamento dei consumi nel panorama della Penisola ci mostrerà come i consumi italiani stiano crescendo sempre di più.
Dopo il terzo trimestre del 2019, la domanda di gas naturale in Italia è infatti aumentata, fermandosi a un +4,9% rispetto ai primi 9 mesi del 2018, con circa 2,6 mld di metri cubi in più. L’anno scorso i consumi erano aumentati un po’ meno, rispetto allo stesso periodo del 2017: precisamente, di circa 2,1 mld di m3. Il consumo di gas è oggi maggiormente impiegato negli usi termoelettrici e cresce ancora l’importazione, mentre la produzione nazionale ha avuto un calo del 9,6% sul settembre 2018 e rappresenta oggi il 6,8% dei consumi nazionali.
Andando ad analizzare più nel dettaglio i consumi e le spese media nelle varie zone d’Italia, si evidenziano alcune differenze che vale la pena approfondire. A ricevere bollette più salate sono le famiglie dell’Emilia Romagna, che spendono in media 863€ all’anno, mentre al secondo posto troviamo il Veneto (841€ l’anno) e al terzo il Friuli Venezia Giulia (813€ l’anno). Questa classifica non corrisponde però con le regioni che consumano di più: sul podio figurano infatti Sardegna, Veneto e Sicilia.
Sia che vi troviate al Nord, al Centro o al Sud, i consigli e i suggerimenti per scaldare al meglio le proprie abitazioni evitando sprechi sono validi per tutti. A tutela dell’ambiente e del risparmio in bolletta, si consiglia dunque di effettuare una manutenzione degli impianti, poiché questo consuma e inquina meno quando è regolato correttamente. Controllare la temperatura degli ambienti è il secondo importante passo per risparmiare: stare in casa comodamente e al caldo è possibile anche con 19° o 20° senza esagerare, visto che ogni grado in più comporta consumi significativi di energia.
Oggi, inoltre, il mercato energetico offre alcune possibilità di risparmio, visto che è possibile scegliere un fornitore del mercato libero, come Acea Energia ad esempio, e valutare tra le offerte gas quella che più si adatta alle proprie esigenze. Proseguendo il discorso, la stessa attenzione per la temperatura deve sussistere anche riguardo alle ore di accensione, in quanto non occorre tenere acceso l’impianto termico di notte; il tempo massimo di accensione giornaliero è definito per legge e varia a seconda delle sei zone climatiche italiane. Nelle zone E (Nord e montagne), per esempio arriva a quattordici ore giornaliere, mentre scende a otto nella zona B (Sud costiero). Fare il check up dell’immobile, rimuovere ostacoli davanti e sopra i termosifoni e non lasciare le finestre aperte a lungo sono altri accorgimenti utili per evitare inutili sprechi.