Scarno comunicato dell’Ischia, senza neanche un grazie. Lui su Facebook: «Lascio Ischia felice di aver raggiunto insieme ai miei compagni in due anni tutti gli obbiettivi e di aver conosciuto tante persone speciali, porterò sempre con me il ricordo di questa avventura e l affetto dei tifosi che mi hanno sostenuto “sempre”»
Partire è un po’ morire, recita l’adagio. E se è vero che ci sono frasi di circostanza, a volte c’è anche spazio – quando si va via – a pensieri forti, sentiti, veri. Lui, Evans Cunzi, a Ischia è stato di casa per davvero. Una cresta che è divenuta marchio di fabbrica, due anni intensi, due promozioni (assoluto protagonista della prima), un rapporto fortissimo con i tifosi.
Cementato con quella scelta forte, quest’anno, nel momento decisivo del campionato che sarebbe poi valso il lasciapassare per la Lega Pro Unica. «Alla vigilia della partita con l’Aversa – avrebbe poi raccontato – anche il mio procuratore mi disse che era ora di prendere in considerazione le alternative. E di non giocarla, quella partita, anche per via della pubalgia. Ma in me scattò qualcosa di diverso, qualcosa di difficilmente spiegabile se non tirando in ballo il rapporto viscerale con quest’isola, con questa squadra. Scesi in campo per i tifosi».
Ora però è il momento di salutare tutti, destinazione Caserta. Ha fatto le valigie, insieme a quel bellissimo figlio, che ha chiamato Evan forse anche un po’ per protagonismo, e alla moglie Stefania, con cui ha vissuto nel cuore di Ischia Ponte.
E il folletto dedica all’isola e all’Ischia Isolaverde un “post” di Facebook decisamente intenso, accompagnato da una foto della t-shirt del club isolano. «Questo è il calcio – scrive Cunzi – questa frase mi è stata ripetuta milioni di volte, ma io non mi abituerò mai. Lascio Ischia felice di aver raggiunto insieme ai miei compagni in due anni tutti gli obbiettivi e di aver conosciuto tante persone speciali, porterò sempre con me il ricordo di questa avventura e l’affetto dei tifosi che mi hanno sostenuto “sempre”. Grazie di tutto, Evan Cunzi».
Questione di stile e di cuore. Dal canto suo, l’Ischia se la cava con uno scarno e laconico comunicato, nel quale non c’è traccia di un “grazie” al funambolico Cunzi e a Tito, ceduti entrambi: «La Società Sportiva Ischia Isolaverde SRL comunica di aver trovato l’accordo con la Casertana Football Club 1908 per il trasferimento, a titolo definitivo, in rossoblù dei giocatori Evangelista Cunzi e Fabio Tito». Ecco, ringraziarli «per il contributo fondamentale dato con le loro prestazioni e il loro attaccamento alla maglia» non sarebbe stata una frase di circostanza.
Pasquale Raicaldo
