La stagione della sua squadra è stata complicata, dopo un cammino pieno di insidie e d’intrighi lungo il sentiero. Eppure, con vicinanza e meticolosità, il traguardo è stato tagliato con il record di punti nella storia del club. Una meta raggiunta tra difficoltà e incognite, ma agguantata con spirito e sacrificio.
Il Real Forio ha acciuffato la salvezza all’ultima giornata, ma il suo comandante non ha mai perso la speranza. Anche quando la classifica era deficitaria e l’infermeria era stracolma di infortunati. Luigi Amato ci ha creduto sempre, pur avendo allestito una rosa in pochi giorni in estate e perfezionata durante la campagna di riparazione.
C’è tanto lavoro del numero uno sull’impresa biancoverde, confermatasi unica realtà adesso d’Ischia ad affrontare il campionato di Eccellenza
“È stata una salvezza sofferta in un campionato complicatissimo, ma il nostro obiettivo era la permanenza diretta, evitando dunque il playout. Avevo e avevamo ancora l’incubo dello scorso anno, giocarsi un playout nonostante la consapevolezza delle nostre forze era sempre una lotteria. Abbiamo fatto di tutto per evitarlo, ci siamo riusciti raggiungendo una quota salvezza molto alta con 40 punti. Abbiamo fatto un gran bel lavoro”.
Il patron foriano fa anche un punto su quella che è stata l’annata dei cugini gialloblù, della bagarre in testa e in coda alla classifica
“È stato un campionato complicato, l’Ischia l’ha vinto perché è stata quella più costante nel corso del campionato. È stata una squadra che, nonostante qualche svarione durante la stagione, ha portato avanti il suo percorso in maniera costante. Il Pompei era una super corazzata, alla fine nei momenti clou è venuto sempre meno e non è riuscita mai a dare quel colpo di grazia per poter andare a rendere difficile la vita all’Ischia. La stessa cosa l’Ercolanese che a dicembre ha fatto una campagna acquisti importante e ha cominciato la seconda parte della stagione facendo tre o quattro pareggi inaspettati, ha perso tanti punti. Il Casoria è stata la vera sorpresa del campionato. Avendo un organico meno forte e blasonato, è riuscito a giocarsela. L’Ischia però in maniera meritata ha vinto questo campionato. Ci sono state poi tantissime sorprese nella parte bassa della classifica. Ci siamo trovati a competere con squadre come il Savoia, la Maddalonese e alla fine anche l’Acerrana era stata risucchiata nel vortice delle squadre che potevano potenzialmente retrocedere. Il Capri si è rinforzato a dicembre in maniera decisa, quindi è stato un percorso molto complicato. Ad un certo punto del campionato con due punti ti trovavi nella zona playoff e con due punti in meno nella fascia playout. È sempre stata una classifica molto corta”.
Sulle numerose defezioni e gli episodi sfavorevoli, Amato commenta
“Abbiamo cominciato molto male, avendo una serie di espulsioni e di calci di rigore contro. Poi gli infortuni che si sono susseguiti dalla prima giornata, soprattutto il reparto difensivo è quello che ci ha complicato di più la vita. Abbiamo iniziato il nostro campionato con queste difficoltà, all’undicesima giornata avevamo solo 9 punti. Questa la dice lunga sul fatto di aver cominciato con molto ritardo la nostra cavalcata. Il bottino conquistato era condizionato dalle numerose assenze nel reparto difensivo, ogni domenica bisognava inventare qualcosa in difesa. Poi abbiamo avuto contro una serie di calci di rigore, alcuni veramente inventati come quello durante il match col Pompei, altri invece per ingenuità che ci hanno penalizzato. Tutto fa esperienza, siamo riusciti poi anche a trovare ruoli nuovi a dei giocatori come nel caso di Sogliuzzo che si è adattato a difensore centrale e l’ha fatto in maniera egregia”.
Su alcune decisioni arbitrali, Amato ci tiene a precisare
“Gli arbitraggi in questa categoria lasciano il tempo che trovano, nel senso che ogni domenica può capitare qualcosa. L’Ischia ad esempio è stata penalizzata contro l’Ercolanese al ritorno, con quel rigore fischiato contro a Barra, una situazione davvero inesistente. In questa categoria, gli arbitri fanno il bello e il cattivo tempo. Alcuni non sono all’altezza della categoria e spesso condizionano le partite, noi ne abbiamo subite diverse. Gli arbitri fanno parte del gioco, bisogna adattarci e metterli come fattore di rischio”.
Sulla progettazione del nuovo organico e sulle ambizioni, il presidente non ha dubbi
“La settimana prossima sarò a Forio per definire lo staff dirigenziale e capire cosa fare. Vogliamo raggiungere qualcosa d’importante. Quest’anno vogliamo allestire una rosa importante e che punterà alla parte sinistra della classifica. Ci sono tutte le premesse e la volontà di fare un campionato di vertice, quindi dobbiamo andare a mettere insieme tutte le idee e le forze per iniziare la stagione nel miglior modo possibile. Sarà una stagione diversa. Con l’Ischia passata in Serie D, potremmo attingere a qualche calciatore che potrebbe darci una mano. Questo significherebbe avere qualche isolano in più e di spessore nella rosa biancoverde, andando poi a completarla con calciatori di ulteriore qualità dalla terraferma. Ci sono tutte le premesse, ripeto, per poter fare un’annata di vertice. Partiremo con queste intenzioni, voglio stare nella parte sinistra della classifica. Poi il calcio non è una scienza esatta, mi auguro che il fattore di rischio sia minimo. Il nostro obiettivo sarà la zona playoff”.
Iervolino, dopo aver agguantato la salvezza, sarà confermato?
“Ha fatto un ottimo lavoro, è normale voler continuare il percorso con l’allenatore. Dobbiamo confrontarci con tutti i dirigenti la prossima settimana per sciogliere questa prognosi, però la volontà è quella di proseguire con mister Iervolino perché alla fine siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo in maniera tranquilla. Questa cosa ci rasserena. Dobbiamo ancora incontrarci e definire alcune cose, poi annunceremo il mister”.
Patron Amato chiude così
“Sto già lavorando da una ventina di giorni, ho fatto degli incontri anche con imprenditori e procuratori. Ho parlato anche direttamente con alcuni giocatori. Avendo un po’ di tempo avanti e potendo progettare in anticipo la stagione, cerchiamo di utilizzare questo tempo per poter fare le cose nel miglior modo possibile. Avremo la possibilità di poter progettare un Forio importante e in largo anticipo, vogliamo arrivare ai primi di agosto già con una rosa completa e competitiva, ma soprattutto con le idee chiare su cosa vogliamo fare. Dal giorno dopo la conquista della salvezza mi sono messo all’opera per capire quali fossero le condizioni migliori per poter fare del Forio una realtà importante sull’isola. Sono partito subito sull’onda della motivazione e della felicità, sono super sicuro di poter fare qualcosa di buono per il Forio”.