Contestati reati ambientali per il cattivo smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi dopo le indagini sulle attività alberghiere e i sequestri tra il 2013 e il 2014
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Paolo Mosè | Il pubblico ministero Claudio Basso ha firmato il decreto di citazione diretta a giudizio del senatore della Repubblica Domenico De Siano, di sua madre Lucia Castagna e del fratello Michele. Tutto per una serie di reati ambientali per la gestione delle numerose attività alberghiere che vennero passate al setaccio tra il 2013 e il 2014 dalla squadra di polizia giudiziaria che giunse finanche a disporre il sequestro di alcune strutture. Avvenuto in un periodo caldo, durante la stagione estiva. L’indagine conclusa nei confronti della famiglia De Siano riguarda le strutture alberghiere che utilizzavano fanghi termali e come le strutture tecnologiche realizzate non fossero conformi alla legge e quindi a salvaguardia del territorio, della comunità per il modo come venivano “espulsi”.
L’estate del 2014 è stata quella più turbolenta, che ha messo in grossa difficoltà la famiglia. Per i provvedimenti adottati dall’autorità giudiziaria che governava tutte le azioni delle forze dell’ordine che si erano recate a far visita agli alberghi. Svolgendo un’attenta “perlustrazione” della aree interessate per scoprire se vi fossero delle forzature, delle mancanze nel disfarsi delle acque termali, dei fanghi, ecc.
Il pubblico ministero Claudio Basso ha svolto un’indagine molto accurata e il suo decreto ha trovato attuazione con il via libera del presidente coordinatore del settore penale, il giudice Giovanna Ceppaloni. E’ ufficiale che il senatore è imputato insieme alla madre e al fratello di una serie di contestazioni che sono identiche nel richiamare il singolo reato. Dovrà affrontare un processo sì delicato, ma non particolarmente difficile. Ha la possibilità di strappare un’assoluzione se la difesa riuscirà a dimostrare che non vi è stata partecipazione diretta alla gestione reale e quotidiana dei singoli alberghi. Essendo il suo compito quello di coordinatore della capogruppo della holding De Siano. Mentre erano altri che si occupavano della quotidianità, dei problemi che si appalesavano nelle singole strutture alberghiere.
Più un ruolo quotidiano è da ritenere che vi fosse nella persona di Michele De Siano. La figura della madre, Lucia Castagna, è legata esclusivamente al ruolo di rappresentante legale, mentre per quanto riguarda la gestione vera e propria, questa era demandata ai figli. Lo si evidenzia dagli stessi capi d’imputazione che sono stati notificati ai diretti interessati e alla persona offesa, identificata nel Ministero dell’ambiente. Risulta, infatti, che la società “Albergo San Montano srl” ha quale rappresentante legale Lucia Castagna, come rileva lo stesso pubblico ministero nell’atto di citazione diretta, mentre la società “DMF srl”, ha quale legale rappresentante Michele De Siano.