È una storia di burocrazia, contenziosi e responsabilità condivise quella che si è chiusa, almeno in parte, nei primi giorni di aprile 2025 con la liquidazione delle somme spettanti ai Comuni di Serrara Fontana e Lacco Ameno. I due enti, insieme a Casamicciola Terme, sono soci fondatori dell’Asse – Azienda Speciale Servizi Casamicciola Terme, Lacco Ameno e Serrara Fontana, nata nel 2000 per la gestione consortile di servizi pubblici.
Ma proprio quell’Azienda Speciale è stata al centro di un lungo procedimento giudiziario culminato con una sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale della Campania (n. 858/2019), che ha imposto ai Comuni consorziati di onorare un vecchio debito nei confronti della società Eurowaste S.r.l., già Ecoltech e prima ancora RISAN.

Un contenzioso nato nel 2001
Tutto ha origine da un decreto ingiuntivo emesso nel 2001 dal Tribunale di Napoli, che riconosceva alla società Eurowaste (nel frattempo fallita con sentenza n. 547/2004) un credito rilevante per prestazioni effettuate. L’Asse, all’epoca, tentò l’opposizione legale, ma il procedimento si è trascinato tra rinvii, rinunce e passaggi di competenze fino all’ottenimento della formula esecutiva nel 2012.
Successivi tentativi di notifica e atti di precetto non trovarono esito fino al 2015. A quel punto, la società ingiungente, rappresentata dalla Curatela fallimentare, avviò un ricorso per ottemperanza presso il TAR, che nel 2019 sancì l’obbligo per l’Asse (e quindi per i Comuni) di onorare il pagamento. Per accelerare l’adempimento, venne nominato un Commissario ad acta, inizialmente individuato nella dottoressa Annalisa Lapegna, poi dimissionaria, e infine sostituita nel 2024 dal dirigente del Comune di Ischia, Antonio Bernasconi che entro il prossimo 5 maggio è chiamato a rendicontare del proprio operato il Tribunale Amministrativo della Campania.
I Comuni liquidano
Dopo anni di inattività e qualche richiamo del tribunale, il Commissario Bernasconi ha predisposto nel novembre 2024 la variazione del bilancio di liquidazione dell’Asse, quantificando in 255.003,86 euro la somma dovuta complessivamente alla curatela fallimentare e al Commissario stesso. Questa cifra è stata ripartita tra i Comuni consorziati in base alle quote originarie di partecipazione: 40% ciascuno per Casamicciola Terme e Lacco Ameno, e 20% per Serrara Fontana.
A oggi, solo due degli enti coinvolti hanno dato esecuzione al pagamento: Lacco Ameno ha liquidato 102.001,54 euro all’Asse e 800 euro (pari alla propria quota del 40%) al Commissario ad acta, per un totale di 102.801,54 euro; Serrara Fontana ha liquidato 51.000,77 euro all’Asse e 400 euro al Commissario, per un totale di 51.400,77 euro.
Resta ora da capire quando e se Casamicciola Terme darà seguito alla delibera commissariale e procederà con il proprio pagamento, ammontante anch’esso a 102.001,54 euro, più la relativa quota di 800 euro al Commissario.
Una ferita amministrativa che si chiude a metà
La vicenda, durata oltre vent’anni, è emblematica della lentezza amministrativa e della difficoltà di gestione delle società partecipate da enti pubblici. L’Asse, oggi in stato di liquidazione e priva di risorse immediate, ha visto il suo destino segnato anche da un contenzioso sorto da oltre due decenni, che ha obbligato i soci fondatori a rivalutare le proprie responsabilità finanziarie, ben oltre la cessazione dell’operatività dell’Azienda stessa.