Le fatture energetiche non pagate hanno messo nei guai anche il Comune di Casamicciola Terme, che si ritrova impelagato in complesso contenzioso. La delibera di Giunta adottata per difendersi ricostruisce la vicenda. Il ricorso per decreto ingiuntivo risale a novembre 2016, promosso dalla società che richiedeva all’Ente «il pagamento di “euro 333.476, oltre interessi pari, su base annua, al tasso ufficiale di riferimento maggiorato del 3,5% a decorrere dalle singole scadenze al saldo effettivo” per fatture non pagate relative alla fornitura di energia elettrica».
A marzo 2017 la Sezione Distaccata emetteva decreto ingiuntivo per il pagamento delle fatture per la somma di 333.476 euro oltre interessi. Il Comune proponeva opposizione documentando di aver pagato 164.031,76 euro e la sentenza del 2021 revocava il decreto ingiuntivo, «richiesto per un importo diverso (maggiore del doppio) rispetto alla esposizione del debitore», condannando l’Ente al pagamento di 169.444,24.
Nonostante avesse ottemperato alla sentenza e onorato il debito, il Comune si vedeva notificare una diffida per l’ulteriore pagamento dell’importo di 82.004,80 euro, «a titolo di presunti interessi moratori sulla sorte capitale di 169.444,24». Il legale già incaricato, l’avv. Giuseppe Di Meglio, del 26/02/2024, contestava questo debito relativo agli interessi moratori, «in considerazione della circostanza della revoca del Decreto Ingiuntivo 2017 disposta con la sentenza del 2021, ed in ogni caso perché quantificati con calcolo non condivisibile».
Sta di fatto che a marzo di quest’anno è stato notificato l’atto di precetto comprensivo anche dei compensi, per la somma complessiva di 82.822,50 euro.
Ma il Comune di Casamicciola ovviamente ha deciso di proporre opposizione. La decisione è stata ratificata dalla Giunta, confermando l’incarico all’avv. Di Meglio prevedendo un compenso di 2.918,24 euro comprensivo di Iva e Cpa. Sta di fatto che se le fatture venissero pagate per tempo, i Comuni non si ritroverebbero costretti a difendersi in sede giudiziaria.
Sbaglio o anche il comune di Barano ha avuto la stessa disavventura? Ma perché i comuni non pagano, che poi dobbiamo rimetterci pure gli interessi?
O non cercano qualche fornitore meno esoso?
Per la serie
Esopo news
IL PESCE PUZZA DALLA TESTA
Sia il mancato pagamento delle fatture energetiche e sia la successiva contestazione degli interessi moratori sono il peggiore esempio che possa essere dato da un’amministrazione pubblica ad una cittadinanza che patisce enormemente per i ben noti aumenti di tutte le utenze.