Arriva l’ordinanza di Giacomo Pascale in materia di sicurezza, decoro urbano ed estetica cittadina a Lacco Ameno.
In premessa il primo cittadino evidenzia che «nel territorio comunale si manifestano situazioni di abbandono del patrimonio immobiliare privato che ledono l’immagine del decoro e la percezione della sicurezza urbana, valori che devono essere preservati e tutelati in tutti i loro aspetti»; che «la percezione di tale degrado urbano è data anche dall’oggettivo stato di fatiscenza dei numerosi immobili a destinazione residenziale e commerciale, presenti sul territorio»; che «questa condizione di degrado è maggiormente presente nel contesto territoriale dove vi sono edifici le cui facciate appaiono in stato di abbandono e incuria, nei quali è maggiore il rischio di distacchi di intonaci e di altre parti costruttive strutturali che possono rappresentare anche un grave pericolo per la sicurezza dei cittadini».
Una situazione non tollerabile in una località turistica. Di qui la necessità di intervenire, anche al fine di «prevenire e contrastare comportamenti, anche omissivi, che determinano pregiudizio per la sicurezza dei cittadini e di depauperamento del patrimonio collettivo, favorendo l’espansione di situazioni generali di malcostume e incuria, comportando lo scadimento della vivibilità e qualità della vita civile nel centro urbano».
Dunque viene ordinato «Ai soggetti proprietari e/o titolari di diritti reali di godimento e/o conduttori/possessori a qualsiasi titolo di immobili a destinazione residenziale e/o commerciale prospicienti le strade e piazze del centro storico, di provvedere al mantenimento di tali immobili in ottimo stato di conservazione, di ripararli, intonacarli, tinteggiarli o pitturarli secondo necessità, in tutte le loro parti comprensive delle relative facciate, dei balconi, delle recinzioni dei giardini, dei cancelli e qualsiasi altra recinzione, nonché di ogni altro elemento architettonico, nessuno escluso».
Ancora, «Tutti i lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione dei fabbricati siti lungo Via Roma, Piazza Pontile, Corso A. Rizzali e Piazza S. Restituta dovranno essere eseguiti entro il 31 marzo di ciascun anno e comunque non oltre la Domenica delle Palme di ogni anno». Lo stesso dicasi per la rimozione delle attrezzature di cantiere.
L’ordinanza sindacale detta anche le tinte da usare: bianco calce, rosa pallido e giallino chiaro o cd. paglierino (i cosiddetti colori mediterranei).
Niente graffiti sui muri o manifesti al di fuori degli spazi consentiti, così come devono essere autorizzate tabelle, insegne, eccetera.
Tra gli altri divieti, quello di «tenere sui tetti, nei cortili, nei giardini e sugli spiazzi interni dei centri urbani o, comunque adiacenti a strade e piazze pubbliche od a vista delle zone alte, gabbie, baracche, cumuli di materiale di qualsiasi genere, lamiere zincate o in materiale plastico deteriorato a recinzione di proprietà e quanto altro possa essere in contrasto con l’estetica cittadina».
Prescritta la cura dei giardini, cortili, terrazzi e balconi così come la pulizia dei terreni limitrofi alle strade
Un articolo è dedicato ai condizionatori: «Tutti i blocchi esterni degli impianti di climatizzazione da installarsi e già installati esternamente ai prospetti dei fabbricati vengano ubicati all’interno di appositi vani ricavati nella muratura e chiusi in modo che non siano visibili esternamente». Le sanzioni per i trasgressori saranno applicate dopo il 31 marzo di ogni anno e sono fissate in 300 euro per la prima violazione, 400 per la seconda e 500 per la terza.
Complimenti Sindaco!
Questa è la “strada” giusta da percorrere. Viviamo di turismo e tutto deve essere bello e pulito!
Ancora complimenti e buon lavoro!