Con la presentazione di Pasquale Capuano candidato sindaco della attuale maggioranza a Forio finalmente parte la campagna elettorale. Sull’avvicendamento tra Davide Castagliuolo e Pasquale Capuano abbiamo raccolto la versione del primo cittadino uscente Francesco Del Deo.
– Spiegaci un po’ quelli che sono stati i retroscena. Abbiamo letto della ritirata, o comunque della delusione di Davide Castagliuolo, ma immagino che tu lo avevi già preparato e sapeva quale sarebbe stato l’esito…
«La candidatura di Davide Castagliuolo è stata una candidatura condivisa. Davide ha cominciato a lavorare e ha lavorato bene, perché ritengo che Davide, come Pasquale Capuano, fosse una candidatura forte, trattandosi di una persona che ha esperienza, che ha partecipato credo 15, 16 o 17 volte alle competizioni elettorali ed è stato sempre vincente. Davide però è anche un attento osservatore, è uno che ricorda sempre, che non tralascia alcun punto ed è abituato a portare il massimo risultato.
All’interno del gruppo c’è stata qualche titubanza da parte di qualcuno, sbagliando sicuramente, perché ripeto la candidatura di Davide era una candidatura forte. E’ stato sempre prima uomo di partito e poi, da quando i partiti non ci sono più, uomo di gruppo. Ha inteso lui fare un passo indietro che mi aveva già preannunciato, come è nel suo carattere. Perché Davide è stato sempre una persona presente ma non invadente, una persona dunque validissima. Io l’ho avuto per 10 anni con me come responsabile del bilancio e ha dimostrato tutte le sue capacità quando abbiamo ereditato un comune con 28 milioni di debiti, una partecipata, la Pegaso, con 15 milioni di debito e l’altra partecipata con 6. Quindi fanno 49 milioni di debito. Avevamo la Marina del Raggio Verde che stava fallendo ed è stata riportata in attivo. E credo che Davide abbia contribuito enormemente al risultato positivo di questi dieci anni della nostra amministrazione. La sua rinuncia mi era stata già preannunciata, ma non volevamo che la notizia uscisse una settimana fa o dieci giorni fa.
La candidatura di Capuano significa anche portare un po’ un allargamento, una ventata di nuovo, anche se Pasquale è stato già assessore, ma oltre un decennio fa. In quel periodo del suo assessorato ha dimostrato di avere la capacità e le competenze per portare avanti i programmi e i progetti. Naturalmente all’epoca non aveva mano libera come invece sarà in questo momento. Pasquale agirà sicuramente in modo positivo per il nostro territorio, è un professionista affermato, quindi non ha bisogno di una guida, magari qualche consiglio di esperienza, ma più che altro sulle relazioni esterne. Perché oggi il sindaco lo si fa pure con i rapporti e le relazioni extraisolane e quindi per me sarà un piacere trasferire a lui successivamente questi rapporti e queste relazioni che saranno importanti non solo per Forio, ma per tutta l’isola d’Ischia».
– Dopo dieci anni cosa lasci a Forio?
«Credo dopo dieci anni di lasciare sicuramente un segno positivo. Lascio una economia che è completamente cambiata. Pasquale ha detto che Forio è diventato un po’ il punto di aggregazione dell’isola per quanto riguarda proprio l’economia. Abbiamo visto che molti operatori economici si sono trasferiti qui a Forio ad aprire le loro attività. Prima Forio era rimasta indietro. Noi abbiamo realizzato numerosissime opere, dal Molo Borbonico alla piazza di Citara, al percorso che va dalla piazza di Citara fino ai Giardini Poseidon, al parcheggio di Panza con il parco giochi per bambini, al restyling della scuola elementare a Forio e della scuola di Panza, alla sistemazione della palestra sempre a Panza.
E tante, tante altre opere che adesso non sto qui ad elencare, perché abbiamo risolto tantissimi problemi. Non parliamo poi del sistema della mitigazione idraulica che abbiamo realizzato con la condotta che da Citara arriva al campo sportivo di Panza. Andrà rivista un po’ perché alcuni tratti non sono stati realizzati a perfetta regola d’arte. Ma questo perché in quel momento c’era l’urgenza di fare presto per il famoso progetto di accelerazione della spesa che la Regione Campania aveva messo in atto. Un’accelerazione assurda, perché è un lavoro che bisognava fare in sei mesi ed era impossibile farlo con un meccanismo come quello imposto. Dunque anche la fretta ha contribuito che in qualche punto si sia creato qualche disagio. Ma quanto prima anche queste disfunzioni verranno superate».
Non è detto che un vento qualsiasi sia una cosa positiva, dipende da che lato spira ! Non aggiungerei altro !