Ennesimo capitolo delle demolizioni pubbliche al Maio. Il sindaco di Casamicciola Giosi Ferrandino ha adottato una nuova ordinanza contingibile e urgente per la demolizione del fabbricato in via Ottringolo dopo l’approvazione del progetto e il rifiuto dei proprietari a provvedere spontaneamente.
Il provvedimento richiama che dopo il sisma del 2017 «ampie zone del tessuto urbano del territorio comunale risultano tuttora inagibili, arrecando forti disagi sia dal punto di vista sociale/abitativo sia costituendo un grave pericolo per la pubblica e privata incolumità a causa dell’elevata instabilità statica che li caratterizza».
Tra gli altri, risulta «gravemente danneggiato ed inagibile l’immobile di cui alla scheda AEDES ID n. 1027 del 01/09/2017 con esito E, situato alla Via Spezieria n. 2, il suddetto immobile, nel dettaglio, caratterizzato da un unico aggregato edilizio, e quindi strutturalmente indivisibile», costituito da distinte unità abitative riferite a diversi proprietari.
L’immobile in questione rientra nel “Piano degli interventi di demolizione pubblica” approvato con l’art. 4 dell’Ordinanza Speciale n. 8 del 24 aprile 2024 del Commissario Legnini.
LE ORDINANZE DI LEGNINI
Giosi Ferrandino richiama altra ordinanza di Legnini, la n. 24 del 21 luglio 2023, che prevede che «lo smontaggio controllato, la demolizione e la rimozione selettiva delle macerie degli edifici pubblici e privati che, già crollati o di imminente collasso, con le loro rovine, macerie o opere provvisorie di puntellamento impediscono od ostacolano la ricostruzione o costituiscono pericolo per la pubblica incolumità, anche per il rischio di ulteriore crollo connesso al proprio stato di danno, devono essere messi in sicurezza o demoliti a cura del proprietario».
La medesima ordinanza stabilisce che «in caso di inerzia del soggetto legittimato, il Commissario in considerazione del preminente interesse pubblico alla rimozione degli ostacoli che impediscono la ricostruzione, ovvero il Comune ai sensi dell’articolo 21-ter della legge 7 agosto 1990, n. 241, intimano al proprietario dell’edificio di avviare gli interventi necessari ad ovviare alle criticità di cui sopra». In caso di ulteriore inerzia, «il Commissario straordinario ovvero il Comune provvedono agli interventi edilizi di demolizione finalizzati a tutelare l’incolumità, la sicurezza urbana e la salute pubblica nonché la speditezza dei lavori di ricostruzione».
Il provvedimento ricorda un aspetto più volte rimarcato, ovvero che ai sensi della Ordinanza speciale n. 5 dell’8 agosto 2023 «le demolizioni dei fabbricati danneggiati dal sisma e dalla frana non pregiudicano in alcun modo i diritti e gli interessi legittimi dei soggetti titolari degli immobili demoliti, sia riguardo al diritto al conseguimento del contributo per la ricostruzione o per la delocalizzazione, che alla definizione delle eventuali domande di condono edilizio tuttora pendenti». Una precisazione che finora non è valsa ad “attenuare” le opposizioni di diversi proprietari di edifici da demolire.
PROGETTO ESECUTIVO APPROVATO
Nei passaggi successivi si fa riferimento alla “classificazione” dell’immobile e al progetto di demolizione: «In riferimento all’Allegato 2 dell’ordinanza n. 17 del 31 maggio 2022 – “Misure per la semplificazione e l’accelerazione degli interventi per la ricostruzione privata degli immobili danneggiati dal sisma del 2017 nei Comuni dell’isola di Ischia” il livello operativo dell’immobile di cui alla presente ordinanza risulta essere L4; i tecnici della Struttura commissariale hanno redatto il progetto esecutivo semplificato relativo agli “Interventi di demolizione fabbricati gravemente danneggiati di via Ottringolo – Casamicciola Terme”; l’ arch. Marco Raia, delegato di funzioni dirigenziali della Struttura commissariale in forza della determina dirigenziale n. 194 del 13 febbraio 2024, ha provveduto ad approvare il detto progetto con Determina n. 408 del 4 settembre 2024, previa sottoposizione dello stesso al Comitato Tecnico di cui all’art. 14 dell’Ordinanza n. 24/2023, con la partecipazione del. Comune di Casamicciola Terme e della Soprintendenza di Napoli, che nella seduta del 05.08.2024 hanno espresso parere favorevole con prescrizioni della Soprintendenza in merito alle modalità di ripristino dell’area liberata dai fabbricati».
Nulla osta dunque all’abbattimento. Anzi, l’ordinanza sindacale rimarca che la situazione si è aggravata, riferendo che «in data 21/01/2025 l’arch. Simona Rubino, funzionario tecnico comunale, si è recato sui luoghi e ha appurato che “rispetto alla documentazione sullo stato dei suddetti immobili già agli atti, il grave stato di compromissione strutturale, di conservazione e di degrado degli stessi, a seguito anche dei più recenti eventi metereologici, risulta ulteriormente aggravata, rappresentando un elevato pericolo per la pubblica e privata incolumità”».
IL PIANO DI RICOSTRUZIONE
Infine si fa riferimento al Piano di Ricostruzione, richiamando «la Delibera di Giunta Regionale n. 752 del 21/12/2024 con la quale è stato adottato il “Piano di Ricostruzione dei Comuni di Casamicciola Terme, Forio e Lacco Ameno interessati dal sisma del 21 agosto 2017 e dagli eventi calamitosi del 26 novembre 2022” e, conseguentemente, sono entrate in vigore le norme di salvaguardia». Il sindaco invoca ancora una volta «l’urgenza e l’indifferibilità di interventi finalizzati a scongiurare ulteriori eventi che possano minacciare la pubblica e privata incolumità, nonché la sicurezza urbana, e che possano consentire il ritorno dei cittadini attualmente evacuati, in piena sicurezza, alle proprie abitazioni». E ribadisce che «tali interventi di demolizione degli immobili di Via Spezieria-Via Ottringolo, come individuati in premessa, non sono ulteriormente procrastinabili al fine di un avvio concreto delle opere di ricostruzione, nonché di messa in sicurezza del territorio». Sussistono dunque tutti i presupposti per l’adozione della ordinanza contingibile e urgente ed in particolare i «gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana».
Ai sei proprietari del fabbricato viene dunque ordinato «di procedere ad horas, nel tempo massimo di giorni 7 (sette) dalla notifica del presente atto, alla demolizione dell’immobile danneggiato dal sisma di cui trattasi».
Un limite temporale esiguo per ottemperare, motivato dalla volontà di evitare ulteriori ritardi. Avvertendo che «in mancanza, il Commissario straordinario provvederà in danno agli interventi di demolizione degli immobili situati alla Via Spezieria-via Ottringolo». Ribadendo ancora: «Il tutto finalizzato a tutelare l’incolumità, la sicurezza urbana e la salute pubblica nonché la speditezza dei lavori di ricostruzione».
Resta da verificare come reagiranno ora i proprietari interessati, considerato che in altri casi analoghi i provvedimenti adottati sono stati oggetto di opposizione e finanche di ricorso al Tar.