La Procura Generale di Napoli ha stabilito che, tenendo presente l’ordine cronologico, le prime strutture da abbattere sono quelle in condizioni strutturali fatiscenti e quelle con forte impatto ambientale. A seguire, gli immobili appartenenti alla criminalità organizzata, in corso di costruzione e destinati ad attività imprenditoriali o speculative. Infine le civili abitazioni, partendo da quelle superiori agli 80-120 metri quadrati
E’ questa la notizia che farà felice la maggior parte dei destinati di provvedimenti RESA sulla nostra isola. In attesa che la politica arrivi a trovare una soluzione al condono e al resto della problematica demolizioni è la Procura Generale di Napoli che salva – in parte – le prime case di tanti ischitani.
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