Aumenta il numero dei procedimenti “deportati” alla sede centrale del Tribunale di Napoli e sottratti alla trattazione presso la Sezione Distaccata di Ischia. Ai procedimenti penali sottratti alla competenza dei giudici onorari e gli incidenti di esecuzione in materia edilizia e ambientale si aggiungono gli incidenti di esecuzione cosiddetti personali. In particolare quelli già fissati, ovvero 12, nonché ulteriori che dovessero sopravvenire. E’ questo il succo del terzo decreto adottato dalla presidenza del Tribunale, materialmente dal presidente vicario dott. Gianpiero Scoppa, che la presidente dott.ssa Elisabetta Garzo ha firmato e trasmesso a tutti gli organi interessati, compresi i Consigli degli Ordini degli Avvocati e la Camera Penale di Napoli.
Il decreto n. 94, che fa seguito al n. 69 e al n. 78, è stato adottato a seguito della riunione tenutasi a Napoli il 25 marzo, alla quale hanno partecipato il presidente vicario Scoppa, il magistrato coordinatore della Sezione Distaccata dott.ssa Antonia Schiattarella, il giudice della Nona sezione penale e destinata in assegnazione interna temporanea al settore penale di Ischia dott.ssa Simona Cangiano e il direttore della segreteria della presidenza dott. Domenico Cardullo.
Ebbene, la Cangiano e la Schiattarella hanno evidenziato che nel decreto n. 69/2025, con il quale è stato disposto il temporaneo trasferimento a Napoli della sede di trattazione del c.d. “super monocratico” di competenza della Sezione distaccata di Ischia, «non risultano contemplati i procedimenti di esecuzione penale per misure di carattere personale (o che, comunque, esulano dalla materia edilizia e/o ambientale, espressamente enunciati nel decreto).
Trattasi complessivamente, allo stato, di 12 procedimenti (ma la dott.ssa Schiattarella ipotizza che ne potrebbero sopravvenire altri, seppur gradualmente)».
LA SCHIATTARELLA TRATTA SOLO IL CIVILE
Prosegue il verbale della riunione: «Dovendosi necessariamente assicurare una trattazione per tali procedimenti ed essendo la dott.ssa Schiattarella naturalmente destinata alla trattazione dei procedimenti civili, le colleghe concordano sulla possibilità di aggregarli agli altri procedimenti super monocratici già fissati o in attesa di fissazione.
In proposito, la dott.ssa Cangiano sottolinea che il meccanismo declinato nel citato decreto prevede la trasmissione di appositi elenchi da parte della Cancelleria ischitana e la ricalendarizzazione da parte del giudice secondo le proprie esigenze di ruolo, in considerazione del fatto che la stessa è chiamata a proseguire il c.d. “super monocratico” della propria sezione di appartenenza».
Al che il segretario Cardullo ha ricordato che nella nota amministrativa sono già state indicate delle udienze distribuite nell’arco del mese di aprile per il giorno del giovedì.
La Cangiano, « presa visione dell’elenco, al fine di evitare disservizi, ritiene compatibile l’aggregazione alle medesime udienze già indicate, essendo coincidenti con le proprie sessioni di lavoro».
Ha però richiesto una formale integrazione del precedente decreto «potendosi configurare una modifica tabellare», nonché «più specifiche disposizioni amministrative sia per il trasferimento dei fascicoli da Ischia a Napoli sia per il deposito e la restituzione alla Cancelleria di originaria appartenenza e, in relazione al quale è stato formulato specifico quesito in data 21 marzo 2025».
IL DECRETO N. 94
E’ stato dunque “confezionato” il decreto n. 94, che in premessa richiama i precedenti n. 69 (interpello) e n. 78 (assegnazione della dott.ssa Cangiano). Si evidenzia che finora erano stati espressamente menzionati solo gli incidenti di esecuzione in materia edilizia e ambientale, «laddove si registrano pari criticità anche per gli incidenti di esecuzione c.d. personali (anch’essi sottratti alla trattazione del giudice onorario)».
Dunque, «sentiti i magistrati interessati e ritenuta l’urgenza di provvedere»,
dispone: «ad integrazione dei precedenti decreti, che la dott.ssa Simona Cangiano provveda alla trattazione degli incidenti di esecuzione già fissati alle udienze indicate alla nota trasmessa dalla Cancelleria della Sezione distaccata di Ischia in data 21 marzo 2025 nonché ad eventuali ed ulteriori procedimenti che in tale materia dovessero sopravvenire nell’arco di vigenza del presente provvedimento;
che la dott.ssa Cangiano, ove necessario, provveda a ricalendarizzare i medesimi procedimenti qualora la trattazione in quell’udienza non si riveli compatibile con il materiale trasferimento dei fascicoli.
che il Dirigente amministrativo assicuri la tempestiva esecuzione del presente decreto e, se necessario, apporti le dovute integrazioni alla luce del quesito posto dalla dott.ssa Cangiano in data 21 marzo 2025, citato in narrativa».
Un provvedimento immediatamente esecutivo che assesta una ulteriore “inevitabile” mazzata al presidio giudiziario di Ischia e soprattutto ai cittadini interessati anche da questi particolari incidenti di esecuzione, costretti a defatiganti e costose “trasferte” in terraferma.
L’INTERPELLO FALLITO
Nel trasmettere quest’ultimo decreto, la presidente Garzo ha allegato i precedenti. In particolare il n. 69 del 6 marzo, aveva ad oggetto: «Interpello per l’assegnazione interna temporanea, a tempo parziale, al settore penale della Sezione Distaccata di Ischia per la trattazione in sede centrale dei procedimenti penali sottratti alla competenza dei giudici onorari e degli incidenti di esecuzione in materia edilizia e ambientale iscritti presso la Sezione distaccata di Ischia».
Un interpello fallito, come sappiamo, in quanto nessun magistrato si era dichiarato disponibile a trattare a Napoli i processi di Ischia.
Tutto ha preso le mosse dal trasferimento del giudice penale Bianco (peraltro noto da tempo) e dalla necessità di «provvedere alla copertura al fine di assicurare la piena funzionalità della Sezione, soprattutto per garantire la trattazione di quei processi assegnati alla competenza esclusiva dello stesso (c.d. “super monocratico”)». La Garzo invocava però le consistenti carenze di organico del Tribunale, che «non consentono di procedere alla copertura del posto in tale sezione prima che venga deliberata l’assegnazione di altri magistrati al Tribunale di Napoli». Ischia può attendere…
Evidenziando che dunque «si potrà procedere alla copertura del posto vacante presso il settore penale di Ischia soltanto all’esito della definizione del concorso con cui il Consiglio Superiore della Magistratura destinerà a questo Tribunale 11 giudici».
Nell’attesa, ha ritenuto di assegnare un magistrato della sede centrale «cercando di adottare anche una particolare misura organizzativa che contemperi l’esigenza di assicurare la piena funzionalità della predetta sezione distaccata con quelle delle sezioni penali della sede centrale, in particolare per garantire una gestione più rapida ed efficace dei procedimenti, con un minore dispendio di tempi e di risorse, oltre che per mantenere i più elevati standard di rendimento finalizzati al raggiungimento degli obiettivi posti dal Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza». Si chiama in causa anche il Pnrr, ma il dato reale è la determinazione di smantellare il presidio giudiziario isolano.
L’assegnazione era stata estesa anche agli incidenti di esecuzione in materia edilizia e ambientale, «così aderendo ad un’espressa richiesta della Procura della Repubblica, avanzata nel corso dell’incontro tenutosi nell’ambito dell’iter di approvazione delle nuove Tabelle di organizzazione, in cui emerse la necessità di affidare tali procedimenti alla cognizione del giudice togato in ragione dell’elevato tasso di complessità delle questioni sottese e dell’urgenza di assicurare una rapida ed efficiente tutela dei beni giuridici coinvolti».
Sia come sia, il decreto disponeva la trattazione presso la sede centrale.
Il passaggio successivo conteneva un po’ di numeri. Richiamando la nota «con la quale la dr.ssa Bianco, al momento del suo trasferimento alla Sezione GIP/GUP, ha analiticamente relazionato sullo stato dei procedimenti monocratici e degli incidenti di esecuzione pendenti sul ruolo e sottratti alla competenza dei giudici onorari, relazione dalla quale si evince che, alla data del 17 gennaio 2025, pendevano 205 processi penali, 151 processi in fase predibattimentale e 15 incidenti di esecuzione».
L’interpello invitava quindi i magistrati togati del Tribunale di Napoli, in servizio presso il settore del dibattimento penale della sede centrale, « a dichiarare la propria disponibilità, entro il giorno 10 marzo 2025, ad essere destinati in assegnazione interna temporanea, a tempo parziale, presso il settore penale della Sezione distaccata di Ischia…».
L’ASSEGNAZIONE INTERNA TEMPORANEA
Nessuno aveva risposto alla chiamata e di qui il decreto n. 78 del 13 marzo, avente ad oggetto: «Assegnazione interna temporanea, a tempo parziale, al settore penale della Sezione Distaccata di Ischia per la trattazione in sede centrale dei procedimenti penali sottratti alla competenza dei giudici onorari e degli incidenti di esecuzione in materia edilizia e ambientale iscritti presso la Sezione distaccata di Ischia».
Stabilendo la presidente Garzo «che, a decorrere dal 27 marzo p.v, la dr.ssa Simona Cangiano, magistrato in servizio presso la Nona sezione penale, sia destinata in assegnazione interna temporanea parziale al settore penale della Sezione distaccata di Ischia per giorni 90, prorogabili di ulteriori 90 giorni per imprescindibili esigenze di servizio, ovvero fino alla data, se precedente, di copertura del predetto posto, per la trattazione, in sede centrale, e a margine della propria udienza monocratica già tabellarmente fissata, dei procedimenti penali sottratti alla competenza dei giudici onorari e delle procedure camerali (c.d. incidenti di esecuzione) in materia edilizia e ambientale di competenza della citata Sezione; che la dr.ssa Cangiano sia esonerata, per tutta la durata della assegnazione temporanea, dalla trattazione dei processi monocratici non riservati alla competenza dei giudici togati pendenti sul proprio ruolo, con facoltà di rinviare gli stessi ad epoca successiva alla conclusione del periodo di assegnazione temporanea; che il magistrato Coordinatore della Sezione distaccata di Ischia: trasmetta, con estrema urgenza, alla dr.ssa Cangiano l’elenco dei processi e delle procedure camerali sopraindicati, ripartiti per udienza, con l’indicazione dei reati oggetto di contestazione, sì da consentire a quest’ultima di indicare le date delle proprie udienze monocratiche alle quali gli stessi dovranno essere rinviati; designi il giudice onorario che, all’udienza del giovedì presso la Sezione di Ischia, rinvii i processi fissati alle date indicate dalla dr.ssa Cangiano».
Una assegnazione la cui durata è stata stabilita per 90 giorni eventualmente prorogabili per altri tre mesi, salvo che il posto resosi vacante con il trasferimento della dott.ssa Bianco venga coperto prima a seguito della definizione del “famoso” concorso.
Ora l’oggetto dell’assegnazione è stato integrato con i procedimenti di esecuzione penale per misure di carattere personale. Una materia ancor più delicata…