Massimo Coppa | Ricordate il film “Waterworld”, con Kevin Costner? Si narra di un mondo dove, a causa dell’eccessivo aumento della temperatura globale, si sciolgono interamente i ghiacci e le nevi, tutto viene sommerso e la terra diventa un ricordo, dovendo vivere sempre a galla.
Bene: entro la fine di questo secolo non arriveremo a questo punto ma, forse, la geografia costiera che conosciamo sarà completamente stravolta.
Il “Climate Central” (www.climatecentral.org) è un’organizzazione americana di scienziati indipendenti che si occupa principalmente di studiare i cambiamenti climatici e, soprattutto, l’effetto dell’attività umana sul clima.
In questo mese di novembre 2015 ha reso pubblico uno studio che disegna scenari assai cupi per il futuro dell’umanità.
Se non si correrà velocemente ai ripari, adottando drastici provvedimenti per la riduzione dell’inquinamento e dei gas di scarico di auto ed industrie, che producono l’effetto-serra, la temperatura media del pianeta potrà aumentare da 1,5 a 4 gradi centigradi.
Questo comporterà non solo fenomeni meteorologici estremi a tutte le latitudini (burrasche, uragani, tornado, alluvioni), ma provocherà anche il progressivo scioglimento dei ghiacci polari e montani, con l’arrivo negli oceani di enormi masse d’acqua ed il conseguente innalzamento del livello dei mari.
Secondo le proiezioni degli studiosi dell’istituto, le città costiere di tutto il mondo scompariranno sott’acqua: New York, Londra, Napoli, Venezia diventeranno città parzialmente o totalmente sommerse, come la Baia degli antichi romani…
Per quanto concerne il Golfo di Napoli, nel caso di un innalzamento della temperatura media mondiale di 1,5 gradi centigradi (l’ipotesi più benevola), il livello del mare salirà di 2,9 metri; per 2 gradi centigradi avremo un innalzamento di 4,7 metri; per un aumento di 3 gradi centigradi le acque saliranno di ben 6,2 metri e, infine, nell’ipotesi peggiore, quella relativa ad un aumento di temperatura pari a 4 gradi centigradi, i flutti si innalzeranno fino all’inquietante altezza di 8,3 metri!
Che cosa, dunque, accadrà per le isole di Ischia e Procida?
Cominciamo questo particolare tour, che tutti possono realizzare andando a questo indirizzo Internet: http://choices.climatecentral.org. Si tratta di una cartina che simula gli effetti degli innalzamenti della temperatura media mondiale di 2 e 4 gradi centigradi. E’ possibile visualizzare tutte le zone costiere del pianeta.
Iniziamo con l’ipotesi dell’innalzamento della temperatura media mondiale di 2 gradi centigradi.
Comune di Ischia: il Pontile Aragonese finirà sott’acqua ed il Castello tornerà ad essere un’isola, come lo era in passato fino alla costruzione del collegamento realizzata dagli spagnoli… Ad essere sommersi dal mare saranno tutto il Piazzale delle Alghe, il Piazzale Aragonese, lo Stradone. Il lungomare Cristoforo Colombo, ad Ischia, non esisterà più, così come l’intera zona del Lido e via Gianturco. Tutto l’agglomerato urbano esistente tra il lungomare e via Roma-corso Vittoria Colonna sparirà tra i flutti. La stessa cosa accadrà per la Riva Destra ed il Piazzale Trieste e Trento, fino all’inizio di via Quercia. Via Iasolino (la cosiddetta “Riva Sinistra”) si salverà, ma perirà la località Pagoda (con buona pace di quanti erano contenti per il recente recupero della sabbia dell’omonima spiaggetta…).
Comune di Casamicciola: sarà letteralmente devastato. Per larghi tratti il mare sommergerà la Strada Statale, spingendosi fino a Perrone. Il porto e Piazza Marina scompariranno, così come la spiaggia di Suor Angela.
Comune di Lacco Ameno: il corso Angelo Rizzoli diventerà un canale navigabile, Piazza S. Restituta sarà una specie di lago. La spiaggia di San Montano sarà sommersa.
Comune di Forio: San Francesco, la Chiaia ed il porto, compreso il Piazzale Marinai d’Italia, finiranno sotto il livello del mare. Sarà la fine anche per la Baia di Citara.
Comune di Serrara Fontana: l’istmo di S. Angelo sarà sommerso, e l’omonimo isolotto tornerà ad essere veramente tale. Ma anch’esso vedrà ridursi notevolmente la parte emersa.
Comune di Barano: la spiaggia dei Maronti scomparirà.
Comune di Procida: la Chiaiolella sarà un ricordo. Tutta l’area portuale e la Marina saranno sommerse.
E adesso vediamo l’ipotesi peggiore, e cioè un innalzamento della temperatura media mondiale di ben 4 gradi centigradi.
Diciamo che tutto quanto detto sopra viene ovviamente confermato, ma lo scenario sarà ben più grave.
Nel caso del Comune di Ischia, l’intera Ischia Ponte sarà interessata cospicuamente dall’inabissamento; per quanto concerne Ischia centro, il mare arriverà ben oltre il Lido ed il corso Vittoria Colonna, spingendosi nell’interno fino ad oltrepassare addirittura via Alfredo De Luca. L’acqua arriverà a via Delle Terme e lambirà Palazzo Reale, facendo diventare il Municipio una torre che emerge dal mare.
A Casamicciola, Perrone assomiglierà ad una piccola Venezia e tutta la litoranea, fino a Lacco Ameno, sarà sommersa.
A Forio, da San Francesco in poi le acque cancelleranno tutta l’area edificata fino alla Strada Statale compresa. Il mare non si chiuderà solo sul porto, ma arriverà a lambire il corso principale del paese.
A Serrara Fontana l’isolotto di S. Angelo emergerà di poco e lo stesso borgo sarà seriamente minacciato.
Comune di Procida: non solo sparirà la Chiaiolella, ma il mare arriverà ben all’interno, superando via Giovanni Da Procida. Sostanzialmente confermata la situazione per la Marina.
Ovviamente siamo di fronte a simulazioni, a previsioni: non sono certezze. Ma certo è che se continueremo ad inquinare “allegramente” ci costruiremo da soli uno scenario alla “Waterworld”.
www.massimocoppa.it
Il municipio di Ischia come semplice suppenno/deposito, o lastrico per sciorinare la biancheria , non e’ tanto diverso dalla sua destinazione d’ oggi…