Continua il momento no dell’Ischia Isolaverde. In terra casertana i gialloblù rimediano la quarta sconfitta consecutiva e restano a quota venti in terzultima posizione. All’ombra della Reggia decisive sono le reti di Matude e Luis Alfageme. I gialloblù, dopo aver subito la prima rete, avrebbero voluto reagire nella ripresa, ma le rete messa a segno ad inizio secondo tempo dai falchetti ha tagliato le gambe agli isolani. I dati però sono impietosi: Blasi e compagni non conquistano punti dalla sfida casalinga con il Catania e faticano tremendamente nel segnare gol (ma ancor prima anche a creare pericoli). Di Costanzo, nella sala stampa dello stadio “Pinto”, incalzato dalle domande dei cronisti presenti, parla di momento no e ribadisce il concetto già espresso su queste colonne nella scorsa settimana: l’Ischia Isolaverde, per mettersi alle spalle i nuvoloni grigi, deve commettere meno errori.
La rete messa a segno da Matute, nella parte conclusiva della prima frazione di gioco, ha fatto pendere l’ago della bilancia dalla parte dei rossoblu.
“Sì, vero. Era fondamentale non prendere gol, mantenerci compatti, cercare di concedere il meno possibile alla Casertana e provare in qualche situazione anche a far gol. Invece, quando si va sotto nel punteggio, diventa tutto più complicato. Nel secondo tempo, avremmo voluto rientrare in partita. Ma il gol subito proprio ad inizio ripresa ci ha subito tagliato le gambe. Questa è la sintesi della partita”.
Soffermiamoci sulla disposizione in campo dei suoi ragazzi: l’Ischia è partita con Gomes riferimento centrale. Nella ripresa, l’ingresso in campo di Kanoutè ha dato vivacità ai gialloblù e forse profondità alla manovra dell’Ischia. Ma forse non era serata.
“Naturalmente quando si perde si prova ad alzare il baricentro. Ho tolto un difensore per inserire un attaccante, per cercare di fare qualcosa in più in fase offensiva, anche a costo di rischiare maggiormente in difesa. Però evidentemente, come dice lei, non era serata. Avremmo anche potuto giocare con cinque punte, ma sarebbe andata così. La partita con la Casertana, però, è ormai alle spalle. Adesso dobbiamo subito volgere il nostro sguardo verso il futuro”.
Si guarda al futuro ma vi è anche un passato i cui dati sono impietosi: quarta sconfitta consecutiva per la sua Ischia che non trova più neppure la via del gol da quattro turni.
“Sì, è così. Viviamo un momento decisamente no. La squadra lavora bene, si prepara con professionalità agli impegni del campionato e va in campo convinta di poter fare risultato. Giochiamo alla pari con i nostri avversari, ma al primo errore veniamo castigati. E facciamo, poi, una gran fatica ad arrivare al gol e quando creiamo qualche occasione importante non riusciamo a segnare. E’ un momento che va vissuto così e bisogna superarlo”.
Mancano ancora diverse partite al termine della stagione. Dove si deve lavorare per uscire dal momento buio?
“Bisogna sempre reagire. E’ un aspetto psicologico molto importante: non ci si deve mai scoraggiare e lavorare ancora di più. Dobbiamo cercare di stare attenti e non commettere errori o concedere occasioni all’avversario. In questo momento paghiamo ogni sbaglio a caro prezzo. La Casertana non ci ha preso a pallonate, noi abbiamo fatto la nostra partita, loro ci sono stati superiori ma non ci hanno messo sotto dal primo all’ultimo minuto. Bisogna lavorare su questo aspetto: dobbiamo diminuire il più possibile gli errori”.
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