Maria Grazia Di Scala | Caro Direttore, ho letto la tua prima pagina e il tuo interessante articolo sulla prospettiva dei giovani nel comune di Barano. Sarebbe troppo facile e scontato ironizzare, con una caduta di stile che non mi appartiene, sul significato letterale del termine “goat”, che tradotto dall’inglese vuol dire capra. E infatti non lo faccio.
Se vogliamo intendere G.O.A.T. come acronimo – Greatest Of All Time – mi appare un’iperbole riferire l’espressione al sindaco di Barano.
Nulla da dire sulle serate per i giovani (ma con qualche riserva dovuta forse alla mia età non più giovanissima). Dalle file dell’opposizione ho sempre incitato le precedenti amministrazioni a dare vita alle piazze, alla spiaggia, ai borghi, aree per tanto – troppo – tempo rimaste buie, silenti e deserte.
Ben vengano le serate all’aria aperta, i giovani sulla spiaggia, l’apertura di nuovi e diversi locali che hanno portato linfa e arricchimento, in tutti i sensi, alla dormiente Barano.
Ma G.O.A.T. no Direttore.
Il vero G.O.A.T. è quello che – prima di pensare alle serate per i giovani – assicura a TUTTI vivibilità del territorio, benessere e sicurezza.
Guardiamoci attorno.
STRADE OVUNQUE INVASE DA MACCHINE: non ci sono parcheggi, e non ce ne saranno a breve. Ogni 5 anni si promettono grandi opere e parcheggi sotto casa: finora abbiamo visto che solo amministratori e loro parenti hanno possibilità di parcheggiare sotto casa o di mettere paletti per assicurarsi il posto auto. La gente comune deve fare i salti mortali per ritirarsi a casa per poi finire con il parcheggiare dove capita, sfiancata dalla vana ricerca di un posto. L’unico parcheggio degno di questo nome, la struttura di Piedimonte, realizzata forse dove meno ce n’era bisogno, si riempie solo quando le sbarre sono rotte e si parcheggia gratis, per i restanti periodi è vuoto e gli incassi miseri lo provano, ed è inibita la possibilità di fare abbonamenti. A Buonopane si mantiene in sito la tenda che era adibita a campo di bocce attualmente in disuso: dovrebbe essere eliminata e lì, con un atto di coraggio, realizzare un parcheggio che invece non è stato previsto nel PUC, come invece sindaco e suo vice vanno dicendo in giro. A Barano le attività commerciali sono in sofferenza e i residenti del luogo peggio ancora: Piazza San Rocco non basta più e non si vede spiraglio di risoluzione.
PERIFERIE ABBANDONATE
STRADE E PERIFERIE ABBANDONATE: la notizia di ieri è Cavone Martoccio, ma ne potremmo dare una similare al giorno. Alla faccia della sbandierata sentieristica e dei percorsi naturalistici. Abbandono e degrado. Contrade come Chiummano e Terone lasciate abbandonate a se stesse. Immondizia ed erbacce ovunque, parracine crollate, chiusini e griglie per il deflusso delle acque tappati dall’asfalto, intere contrade al buio, non c’è una sola pensilina alle fermate dei pullman. Andate a farvi un giro dietro al cimitero, con questo caldo c’è una puzza da svenire, acqua di fogna scorre a cielo aperto sotto le finestre delle case; o a Via Piano, rappezzi al sistema fognario alla bisogna, nessun intervento risolutivo, e i cittadini temono la stagione delle piogge per paura di allagamenti come ogni inverno. A Testaccio un’attività apre ma tante hanno chiuso definitivamente per mancanza di ogni prospettiva, e nel resto del comune non siamo messi meglio.
SICUREZZA STRADALE: il nulla assoluto, e non si dica che non c’è personale, basta con questa storia! Strade dissestate a parte l’anello principale asfaltato di recente, buche pericolosissime, nessun riscontro alle richieste di apposizione di dossi, rallentatori, strisce pedonali rialzate, autovelox. Sfrecciano come i dannati TIR, auto e moto sulle strade di Barano, indisturbati, per sfogare lì i rallentamenti obbligatori di Ischia e dell’altro versante dell’isola. Senza controllo, senza telecamere, senza un posto di blocco.
TASSA RIFIUTI: la più alta dell’isola, perché poi? Per portare i sacchetti ad orari comandati dai cassonetti ambulanti nei punti di stazionamento?
Ma che senso ha? Regolamento penalizzante che non premia i virtuosi, coefficienti altissimi, sacchetto selvaggio ovunque perché è vero che tanta gente è incivile ma tanta altra gente è pure stufa, e non c’è da dargli torto!
AI MARONTI INVESTIMENTI DEI PRIVATI
MARONTI: Vive grazie all’iniziativa dei privati, non diciamo fandonie. E tanto di cappello ai giovani imprenditori che hanno investito a Barano dando linfa ad una spiaggia che, altrimenti, alle 19 avrebbe chiuso i battenti come negli anni precedenti; locali come il Rena e il Baja hanno creato un enorme indotto per le altre attività e per i parcheggi. Quale folle non li asseconderebbe? Certo, ci vorrebbe poi un posto di blocco serale fisso prima della piazza, in maniera da evitare che i motorini sfreccino per via san Giorgio per aggirare l’ostacolo, creando pericolo e disturbo in una strada così stretta. E occorrerebbe un presidio fisso, anche in inverno, per sanzionare i deficienti che vanno a fare i rally su via Maronti. Né si può nascondere sotto la sabbia, letteralmente, lo scempio della passeggiata in cemento che giace a deturpare la bellezza del luogo, o lo scandalo che proviene da Olmitello e che concorre a determinare quello che è accaduto e che accadrà a mare, o la lentezza dei lavori sul piazzale e lungo la strada.
MATARACE e la PINETA: Bene l’area giochi, bene la musica, ma un minimo di regolamentazione? Siamo arrivati al punto che a Barano, dove prima si andava solo a dormire, non si può dormire più, né di giorno e né di notte. Si gioca a pallone, si urla e si schiamazza, si balla e si beve senza orari. E su! Nella controra estiva facciamoli riposare i baranesi, così come non dico dopo la mezzanotte, ma almeno dopo l’una, soprattutto nelle serate Beat in cui la musica martellante non è proprio piacevole né per tutte le orecchie.
DISABILI: Attenzione zero, come se non esistessero. Stendiamo un velo pietoso sulla rampa ripidissima seguita da scale ai Maronti per la quale ancora ci ridono addosso, ma altrove pure disinteresse totale (vedi accesso negato al parcheggio di Piedimonte). Grazie ad una nostra iniziativa fu istituita la figura del garante dei disabili, a distanza di anni mai nominato.
Dimostri il sindaco di Barano di essere un vero G.O.A.T. stabilendo un ordine di priorità, curando il suo territorio, pensando anche a chi non è più giovane ed ha altre esigenze, programmando e realizzando opere utili, occupandosi di problematiche come i trasporti e la sanità che interessano tutti e sulle quali mai ha spiccicato parola per non frapporsi al Presidente della Regione. Non dimentichiamo che riveste anche il ruolo di Consigliere della Città Metropolitana, con l’importante delega alla viabilità per l’intero territorio metropolitano, di cui il Comune di Barano e l’Isola d’Ischia fanno parte: cosa è stato fatto sotto questo aspetto? Pretenda servizi efficienti, ha i numeri per farlo. E se non lo fa vuol dire che non gli interessa, che gli basta il tributo di una prima pagina che, immeritatamente, lo definisce GOAT.