Paolo Ferrandino e Luigi Di Vaia affondano il colpo contro il presidente del consiglio comunale di Ischia, Gianluca Trani e, dopo la nota che ha spinto Giosi Ferrandino a richiedere un nuovo consiglio comunale, ecco l’ennesimo tassello di quel puzzle chiamato sfiducia.
Ecco il testo della nota
I sottoscritti consiglieri comunali Luigi Di vaia e Paolo Ferrandino in relazione alla nota prot 31917 del 22.12.2014 con la quale comunicavano di essere risultati assenti alla seduta pubblica del Consiglio comunale del 04.12.2014 nella certezza della non trattazione dell’argomento relativo al valore di alienazione delle quote della Società Ischia ambiente s.p.a., argomento che non compariva all’o.d.g. prot 28035 del 14.11.2014 sebbene successivamente richiesto in integrazione con nota sindacale 28555 del 19.11.2014 e successivamente con ulteriore richiesta sindacale 28923 del 24.11.2014 rimasta inevasa per quanto dato di sapere
Esprimono
vivo disappunto per il fatto che nel corso della seduta del 04 Dicembre si sia provveduto a modificare integrare e rettificare la delibera di Consiglio Comunale n.32 del 17.10.2014 senza che il relativo argomento fosse iscritto all’o.d.g. della seduta, non essendo mai avvenuta l’integrazione, né essendosi provveduto a nuova convocazione.
Gli scriventi richiamano ove mai ce ne fosse bisogno al Presidente del Consiglio comunale le disposizioni di cui all’art. 40 comma 2 del Regolamento che espressamente stabilisce “Nessuna proposta può essere sottoposta a deliberazione definitiva se non è stata depositata entro i termini di cui ai precedenti commi nel testo completo di pareri se non istruita formalmente” facendo espresso divieto di deliberare su argomenti non iscritti all’o.d.g.
Gli stessi Consiglieri esprimono altresì vivo disappunto per la necessità di ritrovarsi a discutere di un argomento già discusso e licenziato dopo lunga analisi e animate discussioni e sofferte decisioni, con grave mortificazione del ruolo del Consiglio Comunale.
Interrogano altresì il Presidente per conoscere se vi siano ragioni di personale contrarietà alla svolta deliberata dal Consiglio in relazione alla privatizzazione di Ischia Ambiente s.p.a. e se il mancato inserimento all’odg della richiesta tempestivamente pervenuta dal Sindaco per l’inserimento all’odg del relativo argomento prima della seduta del 04.12.14 possa intendersi come volontà di procrastinare ad un futuro molto remoto la privatizzazione di Ischiambiente considerato peraltro che il Presidente del Consiglio Comunale ha votato in sede di deliberazione CONTRO la privatizzazione di Ischia Ambiente S.P.A.
Gli scriventi rappresentano di essere stati indotti a richiedere una nuova convocazione del Consiglio al fine di scongiurare pregiudizi all’Ente ed alla Società dal momento che la delibera di privatizzazione e alienazione delle quote deve essere perfetta sul piano tecnico se si vogliono evitare ricorsi da parte dei soggetti privati interessati all’alienazione.
Resta purtroppo il grave ritardo con il quale si opererà la privatizzazione ed il conseguente danno economico per l’ente atteso che più tardi si procederà agli adempimenti conseguenti, più tardi entrerà in vigore il nuovo Capitolato che prevederà un risparmio considerevole per il Comune e per i cittadini di Ischia e gli imprenditori.
Allo stato non si può far altro procedere alla adozione di una delibera di C.C. che -in considerazione della particolare rilevanza dell’argomento riguardante il valore di alienazione delle quote di una società pubblica di strategico interesse per l’ente- sia esente da vizi e garantisca il Comune da eventuali impugnazioni di soggetti interessati nell’ambito del procedimento di alienazione.
Gli scriventi auspicano che chi è assurto – grazie alla fiducia dei consiglieri che forse ora non gliela confermerebbero – all’alto incarico di rappresentare il consiglio comunale si attenga per il futuro allo scrupoloso rispetto dei suoi compiti istituzionali.