Il Comune di Barano si attiva per ampliare la digitalizzazione dei servizi, come previsto dalla normativa nazionale e Ue, avendo tra l’altro beneficiato di due finanziamenti con risorse del Pnrr per l’adozione dell’App IO. Un adempimento che richiede un servizio di supporto per il processo di adesione e il responsabile del Settore IV – Tributario – Legale – Sociale dott. Luigi Mattera ha dovuto procedere al relativo affidamento. Nella determina rileva che «l’App IO determina una maggiore fruibilità dei servizi online e si basa sull’utilizzo di altre piattaforme abilitanti previste dalla legge, fornendo una pluralità di servizi e informazioni».
L’obiettivo dell’avviso pubblico per il finanziamento da assegnare ai Comuni ha come obiettivo «garantire un aumento del numero di servizi integrati nell’applicazione IO (App IO) con l’obiettivo finale di disporre in media di 50 servizi per Comune». Prevedendo «la migrazione e l’attivazione dei servizi digitali dell’ente sull’App IO – nel rispetto dei “pacchetti minimi” con limite massimo di 50 servizi finanziabili». E’ stato previsto «il riconoscimento ai Comuni di un importo forfettario (lump sum) determinato in funzione del numero di servizi attivati; della classe di popolazione residente nel Comune». Il Comune di Barano ha presentato due distinte domande, la prima nel 2022 e la seconda nel 2023, ricevendo finanziamenti rispettivamente per 4.116 e 13.034 euro.
Il processo per la migrazione digitale comporta una serie di attività tecniche che richiedono il supporto di un partner/intermediario tecnologico. Di qui la necessità di affidare il servizio esterno, il cui importo complessivo ammonta a 6.893 euro Iva inclusa. Mattera specifica che «detti importi sono da considerarsi quali costi una tantum per l’attivazione dei servizi (Start Up configurazione servizi di messaggistica App IO., con garanzia di mantenimento sino al 31/12/2025); euro 300 oltre Iva quale canone annuo di assistenza e manutenzione servizi App IO per annualità 2026 e successive». Il responsabile del Settore ha proceduto con affidamento diretto sul Mepa alla società “E-Fil” di Roma. Stante i tempi imposti dalla normativa, la determina specifica che «le attività di migrazione e attivazione dei servizi dovranno essere eseguite entro 240 giorni dall’esecutività del presente atto».