Si accende il dibattito politico a Procida sulla gestione della Polizia Municipale e sulle scelte amministrative dell’amministrazione comunale. Il Sindaco Raimondo Ambrosino ha risposto con una nota ufficiale all’interrogazione scritta presentata dal consigliere capogruppo Menico Scala, esprimendo non solo il proprio disappunto per le critiche ricevute, ma anche per il tono e il contenuto della richiesta.
Nella sua replica, il primo cittadino ha esordito evidenziando un dettaglio curioso, ma significativo: nella carta intestata utilizzata dal consigliere Scala per la sua interrogazione, il nome del Comune di Procida sarebbe stato erroneamente scritto come “PROCIA per tutti”. Un errore che, secondo Ambrosino, stride con la richiesta di maggiore rispetto per le onorificenze e i gradi della Polizia Municipale avanzata dallo stesso consigliere.
Ma il cuore della polemica riguarda la nomina del Comandante della Polizia Municipale, sulla quale Scala ha sollevato dubbi di legittimità. Il Sindaco ha difeso con fermezza l’operato dell’amministrazione, chiarendo che la selezione è avvenuta nel pieno rispetto della legge e che ogni atto amministrativo relativo alla gestione del personale è stato preliminarmente valutato dalla COSFEL, la commissione ministeriale che supervisiona tali materie sotto la direzione dell’onorevole Matteo Piantedosi.
Nella sua risposta, Ambrosino ha elencato dettagliatamente i riferimenti normativi che regolano la figura del Comandante della Polizia Municipale, sottolineando che tutte le procedure seguite sono conformi alle disposizioni vigenti. In particolare, ha citato l’articolo 109 del Testo Unico degli Enti Locali (TUEL), che consente ai sindaci dei comuni privi di personale dirigenziale di assegnare le funzioni di vertice amministrativo ai responsabili di uffici o servizi, indipendentemente dalla loro qualifica funzionale.
Il Sindaco ha poi richiamato il Regolamento Regionale della Polizia Municipale della Campania del 2015, che stabilisce che il responsabile del corpo acquisisce automaticamente il grado più alto della categoria di inquadramento. Inoltre, ha fatto riferimento ai contratti collettivi nazionali delle funzioni locali (CCNL), ricordando che l’ultimo rinnovo contrattuale ha eliminato la distinzione tra le vecchie categorie D1 e D3, unificando i funzionari all’interno della cosiddetta “area dell’elevata qualificazione”, accessibile esclusivamente con il possesso della laurea.
Oltre a difendere la legittimità della nomina, Ambrosino ha espresso forti critiche nei confronti del consigliere Scala, accusandolo di aderire in maniera “pedissequa” alle posizioni del dottor Trotta, autore di precedenti contestazioni sulla stessa vicenda, già oggetto di riscontro da parte dell’amministrazione.
Secondo il Sindaco, l’insistenza su questi temi non farebbe altro che alimentare un clima di tensione all’interno del corpo della Polizia Municipale, già segnato da divisioni e contrasti interni che risalgono a oltre vent’anni fa. “La sua nota – scrive Ambrosino riferendosi a Scala – contribuisce a rafforzare un clima di sospetto, sposando in maniera acritica le posizioni di chi sembra non trovare mai un momento di serenità”.
Un’accusa pesante, che mette in evidenza come la questione non sia soltanto di natura amministrativa, ma anche politica. Il Sindaco lascia intendere che dietro le polemiche ci sia un tentativo deliberato di destabilizzare il lavoro dell’amministrazione comunale.
Oltre alla questione della Polizia Municipale, un altro tema sollevato dal consigliere Scala riguarda la mancata nomina del Segretario Generale del Comune. Ambrosino ha spiegato che, nonostante le numerose candidature ricevute negli ultimi mesi, nessuna di esse si è concretizzata per motivi logistici e organizzativi.
“Procida – ha sottolineato il Sindaco – è una sede di lavoro disagiata, che richiede un pendolarismo marittimo non sempre compatibile con le esigenze dei professionisti che si candidano per questo ruolo”. Una difficoltà che, secondo Ambrosino, si somma alle resistenze politiche interne: “Quando abbiamo avuto validi collaboratori, non sono mancate sterili attività di contrasto, che hanno contribuito al loro allontanamento”.
La lettera del Sindaco si chiude con un saluto formale e un augurio di buon lavoro al consigliere Scala, ma il tono della replica lascia trasparire un clima tutt’altro che sereno.
L’opposizione accetterà queste spiegazioni o continuerà a sollevare dubbi sulla gestione della Polizia Municipale e delle nomine amministrative? Resta da vedere se questa risposta sarà sufficiente a placare le polemiche o se il dibattito politico a Procida continuerà a infiammarsi nei prossimi mesi.
Una cosa è certa: la vicenda della Polizia Municipale e del Segretario Generale si inserisce in un contesto di contrapposizioni politiche che sembrano destinate a proseguire, rendendo sempre più acceso il confronto tra maggioranza e opposizione nell’isola.