La Giunta comunale di Lacco Ameno, portavoce il sindaco Giacomo Pascale, il suo governo ombra, hanno approvato, all’unanimità, la cessione al privato, nonchè socio occulto, dello scalo portuale, del diritto di superficie e di qualsivoglia altro titolo che li legittimi a sfrattare i cittadini da ogni lembo di costa.
Da altrettanto tempo incassano rinvii a giudizio e sconfitte giudiziarie e pure gestiscono ancora lo scalo. Una cessione discussa e pericolosa delle zone del porticciolo di pertinenza dell’amministrazione. Lì, secondo le nuove regole, potranno fermarsi unicamente le imbarcazioni da diporto di De Siano e Perrella mentre a malincuore del governo locale, su disposizione della Capitaneria di Porto e del Tribunale di Napoli sezione distaccata di Ischia , restano le barche da pesca e quelle dei tour e giri dell’isola come Braccio di Ferro. Un barcaiolo che, con la sua verve e lo spirito, ha reso famosa l’antica arte dei “taxisti” di mare.
Ebbene, stando ai ben informati e agli operatori del settore, ma stando agli stessi operatori che subiscono ogni sorta di intimidazione, qualcuno tenterebbe di farlo comunque boicottando gli sgraditi ospiti affinché lascino libero ogni posto barca.
A raccontarcelo è un irato ed incontenibile Domenico Patalano, per tutti Mimì Braccio di Ferro.
“Sono successe cose gravissime e per questo devo denunciarle ora Basta. Dopo i danni alla barca e le molestie, ieri mi hanno distrutto una insegna, sono dei vigliacchi. Si sono dimostrati tali rompendo un mio cartello pubblicitario. Ho denunciato contro ignoti e offeso il famoso barbiere sotto il suo negozio pregando di denunciarli in presenza di testimoni. Vi prego portate a conoscenza della comunità le vessazioni continue che siamo costretti a subire.”
Che dire. Domenico Patalano ha denunciato la cosa, che le autorità possano fare chiarezza sul suo esposto e su quanto sta avvenendo nel porto di Lacco Ameno.
vai mimi’rall facc!!!!!!!!!!!!