lunedì, Gennaio 20, 2025

Dirigente scolastica assolta per una vicenda legata a Ischia Ambiente

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Una dirigente dell’Ufficio scolastico regionale della Campania, Luisa Franzese, era stata indagata dal sostituto procuratore della Repubblica Giuseppina Loreto per il reato di rifiuto in atti d’ufficio. La richiesta era stata accolta dal giudice dell’udienza preliminare Federica Colucci che ne aveva disposto il processo dinanzi alla I sezione penale. Un processo che si è sviluppato in due udienze con un’assoluzione perché il fatto non sussiste. Senza entrare nel merito, tecnicamente una sentenza predibattimentale che ha fatto sì che dalla sola lettura degli atti già emergeva che non vi erano profili di responsabilità, avendo predisposto quale responsabile regionale dell’Ufficio scolastico tutti quegli adempimenti e dato risposte soddisfacenti in ordine alla posizione di un proprio dipendente che in quel periodo era in aspettativa per svolgere le mansioni di legale rappresentante della società “Ischia Ambiente”. In particolare per la posizione dell’allora presidente Salvatore Sirabella.
A innescare il procedimento penale era stata una denuncia sporta dal consigliere di opposizione Carmine Bernardo, che ravvisava nell’esposto che sussisteva una sorta di “incompatibilità” o comunque che l’aspettativa si era protratta per un tempo necessario troppo lungo. E chiedeva chiarimenti a Luisa Franzese per conoscere quale fosse la posizione del Sirabella, quali iniziative ebbe ad intraprendere il suo ufficio e come avrebbe proceduto dopo la segnalazione. Il pubblico ministero in questo caso ha contestato alla massima autorità scolastica regionale di non aver provveduto a rispondere entro i trenta giorni. Questo è il reato, il presunto errore commesso. Questa è la contestazione che ha convinto il tribunale ad assolvere: «Perché, nella qualità di dirigente dell’Ufficio scolastico regionale della Campania, avendo ricevuto in data 31 agosto 2014 istanza dall’avv. Carmine Bernardo, consigliere comunale del comune di Ischia, di fornire chiarimenti in merito ad eventuali profili di incompatibilità nella nomina ad amministratore della società Ischia Ambiente spa di Salvatore Sirabella, già dipendente del Ministero della pubblica amministrazione, entro il trentesimo giorno dalla ricezione dell’istanza non forniva alcuna risposta né rispondeva per esporre le ragioni del ritardo».
Su questa vicenda il confronto è stato abbastanza semplice tra lo stesso pubblico ministero e il difensore della Franzese. Analizzando gli atti che erano stati già acquisiti nella fase delle indagini preliminari e quelli prodotti dal penalista, si è giunti concordemente a richiedere una sentenza predibattimentale. Lo stesso pubblico ministero ha ritenuto che in questa fase si potesse già delineare una possibilità di assoluzione se il dibattimento fosse proseguito con l’escussione dei testi richiesti. Sul punto la difesa ha insistito, in quanto quest’accusa non stava in piedi, era impensabile che una dirigente del Ministero della pubblica istruzione e che ha compiti gravosi nella gestione di tutto il comparto scolastico della regione Campania, potesse essere processata per una questione legata ad un ritardo nel sottoscrivere una risposta su istanza di un consigliere comunale per un dipendente che svolgeva mansioni di amministratore di una società partecipata.
Il tribunale ha ritenuto ingiustificato il rinvio a giudizio e solo sulla base della documentazione prodotta l’ha assolta perché il fatto non sussiste.

1 COMMENT

  1. mi incuriosisce sapere quanto costano agli italiani tutte le inutili ed infruttuose denunce del avv. Bernardo…. complimenti, bel modo di fare politica

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