IDA TROFA | “Movimenti franosi associati a colate di fango e fenomeni di alluvionamento causa di ingenti danni alle infrastrutture, alle attività produttive ed all’ambiente, e la perdita di una vita umana “, tante parole un solo evento: CASAMICCIOLA 11-2009
Dopo tanto, dopo tanti anni potrebbero esserci buone notizie, un utile trampolino per far fruttare in termini di resa al territorio ed alle casse pubbliche, sforzi economici e finanziamenti inerenti proprio i tragici e nefasti effetti di quei giorni.
Al momento si tratta solo di una lieta notizia. Ad anticipare i termini della questione è il sindaco di Casamicciola Giovan Battista Castagna che tiene a precisare quanto si ancora il lavoro da svolgere:
” Al Comune, dopo tanti viaggi a Napoli è arrivata una bella cosa. Riguarda alluvione. Per il momento abbiamo solo messo a posto la questione. Poi ci sarà da andare avanti. Per il momento vorrei andarci cauto senza sbilanciarmi, non vorrei alimentare false speranze”– commenta con una prudenza inusuale il sindaco di Casamicciola Giovan Battista Castagna a cui chiediamo di avere qualche indicazione in più nel merito- “Sì certo, è arrivato un decreto che ci stabilizza in un certo senso i 4 milioni di euro necessari per la questione alluvione. Una questione molto tecnica e specifica che andrebbe spiegata bene con cartografie ed atti propri. In ogni caso posso dire che lavorando nella direzione giusta potranno esserci interventi a farsi per circa 1.5 milioni di euro sul territorio ed in particolare nei vari valloni”.
E’ stato trasmesso infatti il decreto dirigenziale n 1 del 15 febbraio 2016 da parte della regione campania dipartimento politiche territoriali con il quale il dirigente della Unità Operativa Dir 06, Italo Giulivo alla stregua dell’istruttoria compiuta dal responsabile del Procedimento, il Geometra Gianluca Stinco,sblocca per il prosieguo delle competenze, i provvedimenti e le somme destinate con Delibera di Giunta Regionale n.23 del 22 gennaio 2010.
Di fatto la procedura, in seguito ad una serie di intercorsi rapporti e scambi epistolari tra il predetto Settore Regionale ed il Comune, bypassa il genio Civile, impegnato da tempo in uno sterile braccio di ferro proprio con l’Ente Locale. Uno stallo che rischiava di far perdere ogni forma di stanziamento lasciando alla comunità ulteriori oneri e debiti oltre spese ed opere i cui benefici stentano a palesarsi.
Si tratta degli interventi urgenti di protezione civile finalizzati alla riduzione del rischio residuo presente nel territorio. Opere a farsi, opere già fatte, opere mai fatte. Qualcuna già realizzata e pagata, qualcun’altra realizzata e non pagata e altre nè fatte, nè pagate, nè, sopratutto, finanziate.
Opere urgenti e prioritare di soccorso alla popolazione e di ripristino dei danni conseguenti all’evento franoso, previste stanziando la somma di 1 milione di € a carico del bilancio regionale 2009. Con quell’atto si autorizzò il dirigente addetto ad assumere con propri atti monocratici i relativi provvedimenti d’impegno liquidazione.
Successivamente con una nuova deliberazione, la n.23 del 2010, appunto, è stato approvato il “piano straordinario degli interventi urgenti di protezione civile per il superamento dell’emergenza e la prevenzione dei rischi naturali per un ammontare complessivo di 6 milioni di euro da imputare sui residui passivi dell’impegno di spesa disposto con decreto dirigenziale .
Nel piano risultano essere ricompresi, fra l’altro, gli interventifinalizzati alla riduzione del rischio residuo per un importo di €3.128.000,00.
In definitiva, in relazione ai fondi stanziati complessivamente per l’emergenza alluvionale di Casamicciola Terme alle predette risorse pari ad € 3128.000,00 destinate con decreto n.23 del 2010, vanno aggiunte quelle stanziate con la delibera di Giunta Regionale 2009 e pari ad 1 milione di euro.
Il tutto per un ammontare complessivo di 4.128.000,00€.
Una cifra consistente destinati a Casamicciola tra il 2009 ed il 2010 che potrebbero essere, finalmente, un dato di fatto tangibile.
Il decreto Giulivo di fatto da corso allo stanziamento definitivo. Ora ci sono più o meno altri 20 giorni per approvare gli atti prodromici e consequenziali. Trenta a far data dall’emissione del decreto.
Il Comune, quale stazione appaltante, presenterà nel merito la Delibera di Giunta per il pagamento dei debiti afferenti tali liquidi ed esigibili.
La UOD “Protezione Civile, Emergenza e Post Emergenza” dovrà liquidare con propri atti monocratici quanto già anticipato e versato dal comune e quanto da anticiparsi in prosieguo.
La regione con detti Funzionari e dirigenti, in particolare con il geometra Stinco, ha già provveduto al monitoraggio degli interventi completati e non ancora liquidati, nonché a quelli da realizzarsi nell’ambito dei 4.128.000,00 €.
Ovvero € 1.894.381,61 per interventi eseguiti e liquidati, €746.832,15 per gli interventi completati da liquidare e 1.486.786,24 per i residuali programmati.
Ci sono, pertanto, circa 1 milione e mezzo di euro che potrebbero essere investiti per la salvaguardia della complessa rete di valloni ed alvei che caratterizzano il territorio. Si tratta del “Piano degli interventi residuali programmati” per la riduzione del rischio al Senigallia, Fasaniello e Pozzillo per cui l’ARCADIS è soggetto attuatore. La stessa Agenzia dovrà prevedere tutti gli atti tecnici necessari alla relativa esecuzione.L’affidamento dei lavori dovrà essere previsto entro 180 giorni dalla data di esecutività del decreto Giulivo previ predisposizione del progetto esecutivo da validare.
Insomma al fine di pervenire con speditezza al pagamento degli interventi eseguiti il comune, unitamente al Genio Civile presidio Protezione Civile dovranno trasmettere la documentazione amministrativa e contabile relativa all’avanzamento dei lavori ed alla rendicontazione finale degli stessi.
Ovviamente in queste previsioni bisogna tenere ben a mente i contenziosi insorti, nel frattempo, con alcune delle ditte.Come ad esempio la Lempod che cita il comune per oltre 1.088.150,57€ di danni a seguito dell’affidamento rimozione depositi alluvionali nel Pio Monte o ancora la Cores che richiede danni e ulteriori costi per le opere di drenaggio e regimentazione in via Cognuolo -Fasaniello. Fattori che stridono come le parcelle presentate da alcuni assessori(ndr) che non hanno perso occasione per un opportuno sciacallaggio. In ogni caso, si tratta di pratiche di bassa lega che, di certo preoccupano, ma al momento non incidono sulla concretizzazione di un quadro complessivo.
Un punto fermo, finalmente, potrebbe essere messo dal Sindaco Giovan Battista Castagna alla questione recependo il decreto dirigenziale regionale.
Di sicuro un primo passo importante a cui guardare con favore nell’attesa che si possa vedere sul piano concreto e pratico un ulteriore investimento dei fondi stanziati per l’auspicato prevenzione del rischio idrogeologico e la bonifica del territorio .
Con la definizione della questione tra Genio Civile e Comune c’è una prima certezza , bisognerà ora attendere il resto. Prima di tutto l’impegno politico ed amministrativo in tal senso.
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