Qualcuno ci scherza: sembrano installazioni artistiche. Ma la realtà, durissima, è che Cava dell’isola è diventata la spiaggia degli orrori. Il costone pericolante e minaccioso, ma soprattutto le reti di protezione distrutte e arrugginite raccontano una realtà di fronte alla quale la politica dovrebbe imbarazzarsi: la spiaggia, interdetta al pubblico durante l’ultima stagione estiva, è morta. E non è dato sapersi a che punto sia il progetto per il contenimento del costone, a carico del privato. Con la stagione turistica alle porte, è assai concreto il rischio di un’altra estate senza Cava dell’isola.
Il Comune avrebbe certo potuto accelerare i tempi. O agire in danno dei proprietari, in particolare la Cast Hotel, cui pure aveva intimato in tempi non sospetti (nella primavera del 2014) di “provvedere ad horas a recingere con transenne o altri idonei mezzi l’area interessata
dal pericolo”, ma soprattutto “di eseguire lavori di eliminazione dello stesso, ognuno per quanto di competenza”. Gli interventi di delimitazione dell’area a rischi avevano consentito una fruizione parziale dell’arenile, con più di un dubbio di carattere estetico. Ma è lungo – ad oggi – l’elenco delle ordinanze e certo improduttiva l’azione dell’amministrazione. Un “ping pong” a colpi di carte bollate. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. O meglio, dei temerari che si spingono, noncuranti del pericolo, sull’arenile che un tempo fu fiore all’occhiello dell’intera isola.
p.r.
foto augusto coppola
Come è possibile aver compiuto quello scempio su quel costone?
Mi ricordo quando c’era il villaggio “Paola Paola” che almeno non deturpava più di tanto il paesaggio ma quei “loculi” che ci sono adesso sono veramente osceni oltre ad aver alterato il costone e di conseguenza rovinato la spiaggia