L’ ufficiale che si procede per i reati di disastro colposo e omicidio colposo plurimo. Il pubblico ministero Michele Caroppoli ha firmato di fatto il decreto di sequestro della chiesa di Santa Maria dei Suffragi, detta del Purgatorio o dell’Addolorata, e della palazzina che si trova nelle adiacenze della chiesa, dove è deceduta la seconda vittima, una turista nata a Brescia e residente in Monte San Giusto in provincia di Macerata. In quella circostanza perirono Carmela Balestrieri e Marilena Romanini. Il pubblico ministero ha inoltre disposto che custodi giudiziari sono l’attuale sindaco di Casamicciola Giovan Battista Castagna per quanto attiene la palazzina crollata e il parroco Luigi Ballirano quale rettore della chiesa che parzialmente è stata lesionata con la caduta di copiosa muratura. In questo stesso atto il pubblico ministero Caroppoli ha disposto che entrambe le zone siano messe in sicurezza da parte degli enti interessati, chiamando soprattutto in causa i Vigili del Fuoco, il Comune o i privati interessati. Disponendo altresì che siano predisposte adozioni di misure tecniche idonee ad evitare la dispersione delle fonti di prova secondo modalità esecutive che i vari soggetti in causa dovranno concordarsi con i consulenti tecnici nominati dalla procura della Repubblica. Sono stati scelti per questo compito il prof. Francesco Marotti De Sciarra e l’ing. Mario Iannelli. Proprio i due tecnici di cui si attendeva la nomina, che era stata di fatto preannunciata con l’arrivo sull’isola d’Ischia del procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli, accompagnato dal sostituto Caroppoli.
DELEGA AI CARABINIERI. Osserva, quindi, la Procura che questo è un passaggio ritenuto indispensabile al fine di avere una cognizione più ampia di quanto è accaduto e soprattutto del perché le due donne sono decedute. E chiude il pm: «Dispone il sequestro della chiesa della del Purgatorio o dell’Addolorata sita in Casamicciola Terme località Maio e della palazzina crollata, composta da varie unità abitative, sita anch’essa in Casamicciola in via Serrato; e la messa in sicurezza degli immobili di cui sopra da parte dei Vigili del Fuoco del comune di Casamicciola Terme o da parte dei privati interessati avvenga previa adozione di misure tecniche idonee ad evitare la dispersione delle fonti di prova secondo modalità esecutive da concertarsi con i consulenti della procura della Repubblica in intestazione prof. Francesco Marotti De Sciarra ed ing. Mario Iannelli; la notifica del presente provvedimento alle persone nei cui confronti deve essere eseguito il sequestro (proprietari degli immobili sottoposti a sequestro)». Un’attività che è stata svolta dalla squadra di polizia giudiziaria della locale Compagnia Carabinieri di Ischia al comando del capitano Andrea Centrella. Saranno proprio loro in futuro ad essere delegati per ulteriori attività investigative. Da questo provvedimento si evince chiaramente che le due aree sequestrate sono ben delimitate, mentre i restanti corpi di fabbrica che hanno subito gravi danni o comunque non sono più agibili restano nella disponibilità dei singoli proprietari. E ciò potrebbe consentire in un futuro non molto lontano sgombrare dalle macerie le stradine e gran parte delle aree della zona Maio e La Rita a Casamicciola. Nessun provvedimento è stato finora invece disposto dalla procura della Repubblica in ordine ai danni strutturali che si sono verificati nel limitrofo comune di Lacco Ameno.