sabato, Febbraio 22, 2025

Disastro vigili a Lacco Ameno, il sindacato chiede un tavolo di confronto dal Prefetto

Gli ultimi articoli

Iscriviti alla nostra newsletter

Resta informato e non perderti nessun articolo

L’iniziativa del CSA dopo gli ultimi eventi. Per riportare serenità nel Corpo si sollecita la mediazione del prefetto. Bonora: «Tutto nasce da una procedura concorsuale interna all’Ente, ancora oggi oggetto di ricorsi in sede Giudiziaria ed Amministrativa, che ha portato ad un clima di tensione di tutti gli attori coinvolti». E intanto a Procida…

L’infinito scontro all’interno del Comando di Polizia Locale a Lacco Ameno, originato dal caso della progressione verticale voluta da Pascale con la successiva promozione a dirigente di Valeria Chiocca e culminato con il “Mezzogiorno di fuoco”, non è passato inosservato al sindacato CSA. Gli ultimi eventi che hanno visto protagonisti il comandante Monti e il segretario comunale hanno indotto la Segreteria regionale dell’organizzazione sindacale a sollecitare l’apertura di un tavolo di confronto con la mediazione della Prefettura di Napoli, nella speranza di superare le tensioni.

La nota, a firma di Giovanni Bonora, che già era intervenuto sulle questioni lacchesi, è indirizzata al prefetto di Napoli, al sindaco, al segretario generale e al comandante della Polizia Locale di Lacco Ameno e ha appunto ad oggetto «Problematiche Comando Polizia Locale Lacco Ameno. Richiesta apertura tavolo di confronto».
Evidenzia il sindacato: «La scrivente C.S.A. è venuta a conoscenza, sia attraverso i propri associati, ma soprattutto dalla lettura della stampa locale, di una situazione incandescente all’interno del Comando di Polizia Locale di Lacco Ameno, con continue tensioni, scambio di missive, che ci risultano essere già tutte indirizzate per competenza a S. E. Il Prefetto; che da ultimo sono scaturite in un malore per il Comandante del Corpo Dott. Raffale Monti, con conseguente ricovero dello stesso presso l’Ospedale Rizzoli.

Giova altresì ricordare che il tutto nasce da una procedura concorsuale interna all’Ente, ancora oggi oggetto di ricorsi in sede Giudiziaria ed Amministrativa, che ha portato ad un clima di tensione di tutti gli attori coinvolti: Agenti, Comandante, Segretario Generale, Sindaco e Amministrazione, con un susseguirsi di situazioni incresciose, su cui non vogliamo entrare nel merito, prontamente riportate dalla stampa locale all’attenzione della cittadinanza, e di cui si allega rassegna stampa solo degli ultimi accadimenti.

Compito della scrivente organizzazione sindacale è tutelare la serenità lavorativa dei dipendenti, con l’obiettivo di realizzare un ambiente di lavoro che sia privo di tensioni, nell’interesse degli stessi, e del buon andamento del servizio da garantire alla cittadinanza.
A tal fine, chiediamo l’apertura di un tavolo di confronto, con l’autorevole mediazione della Prefettura di Napoli, al fine di riportare il clima nel Comando di Polizia Locale di Lacco Ameno alla giusta serenità.
Certi di un positivo riscontro, e della buona volontà di tutte le parti coinvolte».

LA FIGURACCIA DEL COMANDANTE DI PROCIDA

Se Lacco Ameno piange, Procida non ride. L’ex comandante dei vigili urbani Trotta ha reso noto un episodio che riguarda l’attuale comandante della Polizia Municipale del comune di Dino Ambrosino che ieri mattina si è visto rigettare la propria costituzione in un processo dinanzi al Giudice di Pace per aver sbagliato la procedura.
Ecco il racconto dell’ex comandante: «Brutto episodio stamattina (ieri, ndr) dal Giudice di Pace di Procida. È venuto a difendere le ragioni del Comune in cause di opposizione a verbali elevati ai sensi del Codice Stradale il “Responsabile della IV Sezione – Polizia Municipale di Elevata Qualificazione”. Ebbene, nonostante questi requisiti ha sbagliato la costituzione in giudizio inviando la memoria difensiva via Pec e non in via telematica come prevede la legge Cartabia già dal 2023. Dinanzi al Giudice ha cercato di rientrare in ogni modo nei termini, ormai scaduti, e di fronte alle motivazioni avverse di un avvocato locale gli ha profferito le seguenti parole: “Lei mi sta dando fastidio, a Procida la legge non esiste, la faccio io”. Un atteggiamento vergognoso di fronte al quale il Giudice ha deciso di non tenere conto dei suoi scritti. Se avesse risposto a me in quel modo la questione sarebbe finita come a Lacco Ameno. Tenuto conto che il fatto è di dominio pubblico l’Amministrazione comunale dovrebbe adottare i provvedimenti del caso… ma chi?».

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Gli ultimi articoli

Stock images by Depositphotos