martedì, Ottobre 1, 2024

DISSING ALL’ITALIANA. Cose da Rapper o Trapper: per visibilità e numeri, per continuare ad esistere e a crescere l’imperativo imprescindibile è “a qualunque costo”!

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Fedez e Tony Effe che si tirano addosso gli “stracci” sotto forma di parole mentre Taylor Mega spiega a Chiara Ferragni il concetto di coppia aperta : è questa la tristissima metamorfosi delle lotte di strada a colpi di barre.
Il dissing, il botta e risposta che da sempre ha consentito agli artisti di misurarsi a partire dal talento riguardante la scrittura e il flow, ovvero, la fluidità ritmica nell’enunciare le rime, facendo uscire pezzi in tempi più brevi e conquistandosi spazio all’interno della scena, negli ultimi tempi ha finito per prendere una strada pericolosa: l’intersezione tra vita privata e pubblicità.
In Italia, questa nuova fenomenologia l’ha intrapresa prima degli altri Fedez, rapper, influencer e manager di se stesso. Come qualcuno ha saputo scientemente descriverlo: “L’uomo di marketing che riesce a plasmare la sua identità in funzione dello Zeitgeist? Camaleontico e mutaforma, Federico Lucia, se fossimo nel campo della letteratura, sarebbe quel personaggio di cui non riusciremmo a capire l’evoluzione. Quello di cui possiamo solo dubitare…”.

Il dissing, nella scena rap è sempre stata una cosa seria, e quando coinvolge artisti celebri diventa un fenomeno virale, tuttavia, ciò che sta accadendo in queste settimane tra i due rapper italiani, per l’appunto Fedez e Tony Effe si può asserire che vada ben oltre una mera sfida a colpi di musica e parole. Non può trattarsi di classico dissing quando si tirano in ballo questioni personalissime e sarebbe poi davvero avvilente apprendere che tutto si sia mosso e si stia muovendo per rispondere a pure logiche di marketing. Eppure sembra proprio che sia così.

Fedez e Tony Effe fino a qualche mese fa erano in buoni rapporti poi d’improvviso non se le mandano a dire coinvolgendo tutto e tutti. Perché? E come mai adesso vengono fuori schiere di influencer coinvolti, sostenitori dell’uno o dell’altro?

La storia della separazione tra Fedez e la nota influencer Chiara Ferragni la conosciamo tutti, così come il post love story dove Federico ha ribaltato completamente la sua identità, e, senza psicoterapeuta, fa pubblicamente a pezzi la sua relazione raccontata nella serie The Ferragnez. Nel suo pezzo Sexy Shop ha esplicitato le ragioni della rottura, appellandosi alla differenza tra l’amore vero e quello fondato su insostenibili compromessi (la corte di Chiara). Federico stava solo mettendo le basi per l’uscita del suo nuovo album? Forte di una nuova e solitaria sovraesposizione social, come stereotipo del traditore, appena ad un passo indietro rispetto al suo attuale antagonista, l’ex amico Tony Effe, che con Sesso e samba insieme a Gaia ha messo a segno la vera hit dell’estate, dopo aver rifiutato a quanto pare un featuring o una ben più piccola collaborazione con lo stesso Fedez, ecco servito il primo colpo. Con Di Caprio, insieme a Niky Savage, a cui Tony contesta la somiglianza, Fedez prende di mira la relazione lampo tra Tony Effe e la modella Vittoria Ceretti, attuale fidanzata di Leonardo Di Caprio. Tra gelosia, orgoglio ferito e machismo di ritorno in tempi di fluidità di genere, i due nuovi contendenti si danno al dissing più popolare e sponsorizzato del momento. Red Bull e Boem, la nuova bevanda di Fedez e Lazza compare ovunque.

Tre sono i pezzi furiosi, infarciti di offese, gossip e mezze verità, su cui il pubblico sta fantasticando divertito facendo esplodere visualizzazioni e ascolti, la vera gara tra i due, sorseggiando Red Bull e Boem.
Tony Effe partecipa al format Red Bull 64 Bars, con un chiarimento: “Porto sempre il jolly nelle palle” e un’anticipazione “Chiara dice che mi adora”. Tra stories di Instagram e insulti paralleli, che raccolgono palate di like e commenti anche su TikTok, si prosegue con “L’infanzia difficile di un benestante”, dove Fedez ironizza sulla provenienza e la vanità di Tony. Passando in rassegna gli insulti razzisti a Bello Figo, il suo comportamento compiacente quando si tratta di raccogliere consensi, rincarando la dose sulla storia con Vittoria Ceretti, coinvolgendo Taylor Mega, l’influencer con cui Tony Effe ha avuto una storia e con la quale Fedez pare abbia avuto un flirt dopo la separazione da Chiara, per finire nuovamente col richiamo all’autenticità della strada, unico vero aggancio del gangsta rap. L’acme dello scontro e delle visualizzazioni, lo raggiunge però in un solo giorno Tony Effe con Chiara, una tirata paternalista da boomer, dove fa capolino un presunto audio della Ferragni, che rivela come Fedez volesse falsare la gara degli ascolti cercando di comprarsi gli streaming. Immancabile il moralismo manicheo: “Non si lascia una mamma sola”, “Lei ti è rimasta accanto nella malattia / E quando aveva bisogno, sei scappato via”, “I tuoi migliori amici devi pagarli / Hai fatto i figli solo per postarli”. Silenzio. Attesa. Pentimento? L’asticella si sposta e si alza, non arriva una risposta a Tony Effe, bensì Fedez fa uscire un nuovo pezzo: Allucinazione collettiva.

Ma pensiamoci bene, Fedez da quella prima citazione in avanti l’ha mai tenuta l’ex moglie fuori dalle sue canzoni e strategie?
Tony Effe ha attaccato Fedez andando molto sul personale, riferendosi tra le altre cose ai suoi figli, alle sue preferenze sessuali e alle ragioni per cui è finito il suo matrimonio e Fedez nella canzone “L’infanzia difficile di un benestante definisce Tony anche un «craccomane» che non sa parlare. Sembra anche confermare il fatto che lui e Chiara si sentissero, anche se non è chiaro in che termini, nel verso «scrivevi a mia moglie mentre mi abbracciavi, io quelli come te li chiamo infami». Nel video di Fedez è presente anche Taylor Mega, l’influencer ex fidanzata di Tony Effe. Anche lei partecipa in qualche modo alla canzone, come la sua bevanda, che nel video viene anche inquadrata a lungo, con il logo ben in vista. “Chiara”, la canzone di Tony Effe ,a livello di stile è molto diversa da una classica “diss track”, che spesso non ha ritornello, ha un ritmo molto serrato e le barre sono cantate in tono arrabbiato.

Contiene comunque, come le altre che fanno parte di questo dissing, varie battute sessiste e omofobe tipiche dell’immaginario rap e in particolare dei dissing. Accenna ad una presunta bisessualità di Fedez e lo accusa di aver lasciato la moglie nel momento in cui lei aveva più bisogno di lui, ossia durante il cosiddetto “caso Balocco”. Dice inoltre che Fedez ha avuto i suoi figli «solo per postarli», in riferimento al fatto che Ferragni e Fedez, prima di separarsi, pubblicavano molto spesso foto e video dei loro figli sui social. Fedez attacca anche Chiara per aver parlato male di lui con Tony e per aver scaricato su di lui tutta la colpa del loro divorzio.
Dopo una faida passata attraverso pezzi di attacchi reciproci, sembrava tutto finito con la canzone, “Allucinazione collettiva”, dedicata all’ex moglie e alla loro relazione naufragata negli ultimi mesi. Nel testo Fedez da una parte lancia accuse : “Penso al tuo volto e non ti riconosco/ Eppure fa male (Eppure fa male) eppure ricordo (Ehi, ehi)/ – canta Fedez – Dì al tuo avvocato che mi ha contestato un tentato suicidio/ Che chiedo scusa, che chiedo venia, per procurato fastidio/ Ho preso le gocce e no pezzi di vetro perché sapevo che non volevi che si sporcasse il tappeto (che c… di spreco)/ Valori e ideali, perle ai maiali/ I nostri c… messi in Piazza Affari/ La nostra è una gara a chi corre ai ripari/ Finché magistrato non ci separi”. E all’entourage della Ferragni: “Hai visto i tuoi amici? Sono yes man/ Saranno felici senza di me/ Sono parassiti, niente di che/ Io odiavo loro ma amavo te”. E dall’altra però Fedez sembra sperare in una riappacificazione : “Ed io mi chiedo ancora se c’è un lieto fine a una favola infelice e storta/ Se fossi stato un altro me/ Tu un’altra te forse sarebbe tutta un’altra storia”. O ancora: “Dimmi che è un incubo/ Mascherato da sogno/ Eppure lo so che mi hai donato le cose più belle che ho/ Con te ho vissuto cose che io non rivivrò mai più/ Vorrei cancellare tutta questa merda/ Guardarmi allo specchio tirarmi una sberla”.

“Questa sera non uscirà l’ennesimo dissing che ha intrattenuto molto, ma una finta canzone romantica, priva di sincerità. Un palese tentativo di sfruttare il momento, un atto violento, considerando che sono stati dieci mesi molto difficili”. La Ferragni lo stronca così, mentre Tony Effe commenta: “Ma no, è solo musica. Il dissing è una cosa che si fa da sempre e che non si deve spiegare, altrimenti finisce il gioco. C’è chi sfrutta l’onda per i propri scopi, chi per divertirsi come me”,chiarendo, che anche le accuse pesanti che si sono fatti con Fedez fanno “parte del gioco”. Alla giornalista che fa notare come Fedez il gioco lo abbia preso seriamente, il rapper romano risponde: “Io sono super tranquillo, dovreste chiedere a lui. Non ho litigato con nessuno, faccio musica e so solo che ho fatto una canzone che ha spaccato. Le prese in giro e gli insulti fanno parte del gioco. Il dissing esiste da sempre, l’ultimo famoso è quello tra Kendrick Lamar e Drake. Forse in Italia la gente non lo capisce. È solo musica”.

Questa musica è fatta di parole e le parole hanno un peso, come quelle di Taylor Mega che adesso sposta la scena confermando di aver avuto una relazione con Fedez, alimentando le voci sul presunto tradimento del rapper nei confronti della (ex) moglie Chiara Ferragni. «Più una cosa fisica, passionale», e chiarendo: «Non puoi tradire se stai parlando di una coppia aperta». Quindi ha aggiunto: «Una coppia aperta è un tipo di relazione dove ci sono più concessioni, e manca l’esclusività tipica delle relazioni tradizionali». Insomma, Taylor Mega ci tiene a ribadire che nella crisi dei Ferragnez, lei non c’entra nulla.

Bha, sarà anche un buon momento per farsi tutti pubblicità, ma è accettabile dall’opinione pubblica dover assistere a queste beghe? Ancora i Ferragnez e quella schiera di influencer che dopo l’uscita di scena di Barbara d’Urso non sanno davvero dove collocarsi? Sembra tutto davvero artatamente costruito mettendo in scena il peggio di ciò che si potesse.
Oggi che tutto comunica ed è comunicazione, sembra quasi che le nuove strategie, che ci piaccia o meno, non importa siano oneste o disoneste.

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