sabato, Novembre 23, 2024

DL Sostegni, via libera a 14 assunti sismici. Il governo Draghi ne taglia 10. Erano 24

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Ricostruzione Ischia, ok per 14 assunzioni a tempo. Utile l’intervento del prefetto Valentini. Politica ancora k.o. Nessun riconoscimento per i CAS

Ida Trofa | Quattordici assunzioni a tempo determinato nel 2021, in deroga ai limiti fissati per legge, per lavorare nell’ambito della ricostruzione di Ischia. Lo prevede un emendamento al DL Sostegni approvato nelle commissioni Finanze e Bilancio del Senato. Un cura dimagrante del governo Draghi che dai 24 originali ne conferma solo 14.
Si risolve, così, come auspicato da più parti, la questione “assunti sismici”. L’obbiettivo è assicurare ai Comuni terremotati isolani il personale addetto al disbrigo delle pratiche per la ricostruzione (il mancato rinnovo dei loro contratti alla fine dell’anno scorso ha, di fatto, interrotto il processo di ricostruzione dell’edilizia residenziale). Anche se, va detto, si tratta dell’ennesimo provvedimento temporaneo, legato alle inevitabili proroghe di Stato. Con le assunzioni riconosciute ed economicamente sostenute dal MEF, dopo quasi 5 mesi di passione, fatti di attese e ritardi nelle procedure legate al terremoto e indicibili disagi, anche il governo di Roma si accorge di Ischia.

Le 14 assunzioni ottenute, che l’ultima legge di bilancio e il Milleproroghe di febbraio avevano negato, sono passate attraverso il DL Sostegni dopo l’interessamento, persino del Prefetto di Napoli Marco Valentini e del Viminale, nel tentativo di colmare la scarsa attenzione ricevuta dai Comuni negli ultimi mesi.
I comuni terremotati di Ischia vivono molteplici difficoltà legate alle conseguenze del sisma del 2017, con una economia pressoché azzerata e il carico di una pandemia che non sembra dare vie di scampo.
Alle emergenze si aggiungono altre emergenze, carichi da novanta che la popolazione difficilmente riuscirà a sistemare oltre senza soluzioni fattive e progetti di ampio respiro. E, purtroppo, ciononostante, i nostri territori erano restati colpevolmente esclusi dai più recenti provvedimenti di proroga e sostegno.

Le risorse stanziate con la legge sostegni in questo maggio di speranza sono pari a 420 mila euro nel 2021. In particolare si tratta di 2 assunzioni nel comune di Forio, 4 nel comune di Lacco Ameno e 8 in quello di Casamicciola Terme.
Un aiuto sacrosanto che auspichiamo la politica locale ed il cratere di Ischia sappia mettere a frutto con l’assunzione ponderata ed efficace, con il conferimento di incarichi che sappiano essere il giusto mix di fiducia, ma anche e soprattutto di capacità e competenza. Il sisma e la gente duramente colpita ne hanno bisogno.

“Si” alle assunzioni, “no” ai CAS
Se con il DL Sostegno passano gli assunti sismici, non c’è stata nessuna apertura per i CAS. Lo ricordiamo, le problematiche connesse alla fase di ricostruzione dei territori colpiti sono state al centro di un acceso dibattito istituzionale del quale, in ultimo, è stato protagonista anche il prefetto di Napoli, Marco Valentini, con il commissario straordinario, prefetto Schilardi, e i sindaci dei comuni di Casamicciola Terme, Forio d’Ischia e Lacco Ameno.
Fu il Viminale stesso a rendere noti i particolari dello scambio intercorso con il Ministero competente e responsabile della causa Ischia. Il cardine del dialogo è stata la situazione di impasse creata dalla mancata proroga dei contratti delle unità operative che ha comportato sia la mancata esecuzione degli interventi ricostruttivi sia la mancata elargizione del contributo di autonoma sistemazione (Cas) ai cittadini interessati. Parimenti non era stata taciuta l’esigenza che il contributo stesso venisse esteso ai consanguinei e che venga bloccato il pagamento dei mutui per proprietari di immobili non agibili.

Richiesta quest’ultima non accolta benché la questione fosse stata sottoposta ai competenti uffici governativi con l’obiettivo di individuare i migliori percorsi per la soluzione della problematica prospettata.
L’estremo tentativo fallito di coinvolgere i massimi vertici del governo e alle varie istituzioni interessate e corresponsabili delle gravi sperequazioni perpetrate ai danni della popolazioni insulari.
Purtroppo, ancora una vota, il principio di tutela dell’uomo è stato cestinato come carta straccia. Le risposte chiare e il diritto ad un’assistenza dignitosa, così come garantito per tutte le altre realtà terremotate italiane, ci è stato negato.

Un diritto ora fattoci passare come un favore dopo il “ratto” dell’emergenza sisma e le sue previsioni a tutela della gente. Purtroppo questa è l’Italia e il terremoto di Ischia è il terremoto dei senza voce, delle vittime di questuanti e teatranti della tragedia. Nani e ballerine come, altrove, detto.

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