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Domani, tra Sinner e Zverev, vincerà… il miglior tennis del momento | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 25 gennaio 2025



E mentre Alexander Zverev (sì, proprio lui) impartisce lezioni di fair play al pubblico degli Australian Open che fischia Novak Djokovic all’uscita dal campo, reo di essersi ritirato per infortunio rendendo oltremodo oneroso il costo del biglietto, uno Jannik Sinner neppure al top doma il nuovo astro nascente del tennis mondiale Ben Shelton. La tensione dell’altoatesino dura solo per il primo set, con uno scambio di break e controbreak culminati in qualche set point per ciascuno e con un tie-break dominato agevolmente dal nostro. Nessun dolore, per dirla alla Battisti-maniera, nel 6-2 6-2 di secondo e terzo set: tutti a casa fino alla finalissima di domenica.
Domattina sarà Sinner-Zverev, quindi, l’ultimo atto del primo grande torneo dello Slam di quest’anno: cinque anni, sei centimetri e tredici chili di differenza tra il nostro Carota Boy e lo statuario tedesco di origini russe. E non sono solo questi i dati che statuiscono le enormi differenze tra i due. Probabilmente hanno in comune solo la passione per il tennis, diventato a tutti gli effetti il loro mestiere, oltre a un indiscutibile talento che oggi li ha portati ad essere, rispettivamente, il numero uno e il numero due al mondo.
Da un lato, Jannik ha cominciato a dominare le scene del tennis mondiale attraverso una costanza di rendimento e inanellando risultati senza precedenti, confidando in una tenuta mentale assolutamente imperturbabile (e chi mastica tennis sul serio sa perfettamente che si tratta della componente fondamentale, ben più di quella tecnica e atletica). Per gli avversari è sconcertante trovarsi difronte ad un essere glaciale, che come ha detto un certo John McEnroe “non colpisce la palla, la spacca” e non lascia trasparire un’emozione neanche a pagarlo. 
Dall’altro, Sascha si trova in uno dei momenti migliori di una carriera che, comunque, finora non lo ha visto conquistare un solo Slam. La sua pressione psicologica, com’è giusto che sia, sarà enorme, specialmente difronte a un avversario ben più giovane che pur essendo in svantaggio per 4 a 2 nelle sfide contro di lui, va avanti come uno schiacciasassi con livelli di concentrazione a dir poco invidiabili; e anziché imitarlo nei frequenti teatrini in campo con il suo “angolo”, papà in primis, si lascia andare un pochino solo a fine match o torneo vinto, oppure negli sguardi di maggiore o minore approvazione con Cahill, Vagnozzi & C. tra un punto e l’altro: mai una parola di più, o di troppo.
Una cosa è certa: se da parte nostra vi è la certezza che Jannik Sinner non lascerà nulla d’intentato, nel suo stile, pur di portare a casa il suo primo Australian Open, siamo altrettanto sicuri di assistere a un match appassionante e giocato colpo su colpo anche da Alexander Zverev. E ancora una volta, comunque andrà, sarà il miglior tennis ad avere la meglio. Quello che piace a noi, intenditori e appassionati della prima ora.

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