venerdì, Febbraio 7, 2025

Domenico s’è solo sgonfiato

Gli ultimi articoli

Iscriviti alla nostra newsletter

Resta informato e non perderti nessun articolo

Insieme con il referendum per il comune unico sembra si sia sgonfiato anche Domenico De Siano. Sembra, appunto. Ma non è così. Nonostante la sconfitta del leader di Forza Italia in Campania nessuno ha esultato. E’ vero, lo hanno fatto quelli che non contano, ma dei politici ischitani nessuno ha cantato vittoria. Un silenzio istituzionale “largo” che fa pendant con quello, più cameratesco e affaristico, del pre consiglio regionale. Se teniamo fuori Giosi Ferrandino, che ormai è alternativa, gli altri, invece, restano buoni al loro posto. Certo, De Siano sa bene chi ha telefonato a Napoli. Sa bene perché De Flaviis ha chiesto di pranzare. Sa bene chi dell’NCD o del Gruppo Caldoro Presidente è stato compulsato dalla nostra isola. Una situazione di solitudine che De Siano conosce bene e che ha già affrontato durante lo scorso Referendum facendo propaganda da solo. E’ vero, oggi ha perso la battaglia, ma la reazione è già servita e la guerra non è finita. Questo “test” non prova nulla. Il fronte comune di oggi contro De Siano è temporaneo e non rappresenta nessuna coalizione che lo possa impensierire o movimento politico nascente. Il lacchese ha azzardato, sapeva che le incognite, anche legislative, nel merito non erano poche. L’interpretazione sul secondo referendum nella stessa consiliatura quando la legge lo vieta (che davanti ad un tribunale non si sa fino a quanto avrebbe tenuto. Secondo l’avvocatura regionale, infatti, il referendum che non raggiunge il quorum va considerato come non valido, come se non si fosse mai tenuto) e l’indizione dopo la scadenza del mandato di Caldoro scricchiolavano già prima, ma Domenico De Siano ha tentato il colpo. Ha provato a forzare la mano. Ha, comunque, dimostrato che Caldoro è dalla sua parte e che De Flaviis no, ma non azzarderei paragoni. Anche perchè, in conclusione, va detto che la “strada” del collegato alla finanziaria è più che percorribile e che, il consiglio regionale non si è ancora espresso sull’argomento. O meglio, non ha ancora detto NO all’ammissibilità del Referendum. Martedì potrebbe dire si, è ok!, si voterà tra il 15 aprile e il 15 giugno del 2016. E’ sempre politica. Meravigliosa politica.

@gadmeischia

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Gli ultimi articoli

Stock images by Depositphotos