venerdì, Novembre 29, 2024

Don Pasquale Sferratore per la Madonna Addolorata

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Don Pasquale Sferratore | Tu guardi dove il suo sguardo più non si affissa, o Madre.
Per te e per tuo Figlio il mondo è come un bocciuol di rosa, è come il palpito di un solo cuore: gli uomini tutti, gli uomini di tutti i tempi, sono racchiusi per sempre in quel suo sospiro: “Donna, ecco tuo figlio. Quel “figlio” non ha più nome, ma un solo volto: il volto di Colui, che morendo, affida a te il mondo e i secoli.

Nel nascere , o Signore, Tu ci regali un’ anima, che attraverso gioie e dolori,
trionfi e sconfitte, attende da Te un dolce suono: “oggi sarai con me in paradiso”.
Anche Tu lasciavi quella terra, dove avevi seminato tanto bene, incoraggiando i tuoi: “non sua turbato il vostro cuore, Io vado e ritornerò da voi,…non vi lascerò orfani”; “Io vado dal Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”. Ora, con la morte , quella parte di noi, che si chiama anima, rientra nel cuore di Dio, per ricomporre quel solo cuore, dove è scritto soltanto: “amore”.

E Tu, o Mamma, guardi quel volto che non ha più vita , spremuto come un arancia, che non ha più per se stessa una goccia: non è mio Figlio, quello che io ho generato ! Dov’ è mio Figlio. Ridatemi il Figlio mio.
E Tu hai visto cader quelle gocce di sangue come gocce di pioggia, a rinverdir la nostra speranza: Aspettaci trionfante, lassù nel cielo, ma prima cancella le nostre colpe, perché la tua gioia sia in noi e la nostra gioia sia piena, insieme a Te.
Nei suoi occhi spenti ritornerà un raggio di luce, come l’ aurora che annunzia con il suo primo raggio, il nuovo mattino.

Nei tanti baci , che deporremo sulle sue ferite e sul tuo cuore, germoglieranno i semi di una novella e speranzosa aurora. Mamma, lascia che io asciughi il pianto dal tuo viso, perché queste lacrime siano come goccia di pioggia, che mi daranno vita , speranza e forza per intonare un cantico d’ amor per Te, per consolar quel cuore, che mi ama tanto. Non usare queste sette spade per squarciare ancora il tuo cuore, ma per difenderci da ogni male dell’ anima e del corpo, sopratutto per debellare questo virus, che sì tormenta il mondo. Dove non arriva la nostra preghiera, arrivi la potenza del tuo cuore, Non ci abbandonare come barca senza timone nel flagello delle onde, ma drizza la prora verso il tuo cuore e quello del Figlio tuo.

Conservaci una goccia d’ amore per questo arrugginito cuore, un posto per tutti nel tuo cuore, e un posticino lassù nel cielo, nel tuo velo e tra le tue braccia Amaci come sai amarci solamente Tu e perdonaci.

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