Il successo di misura contro il Pompei, la convincente prestazione del diciassettenne Patalano e l’ingresso a tratti determinante di Kikko Arcamone. Una domenica con il sorriso per l’Ischia capolista che batte l’avversario rossoblù, mantiene la distanza dal pressing dell’Albanova e pensa già alla prossima uscita contro l’Acerrana. Enrico Buonocore è soddisfatto al termine della partita, il tecnico ha analizzato la prova dei suoi ragazzi.
Novantasei minuti di battaglia, ma cos’è successo nell’episodio che ha portato all’espulsione?
“Ero l’unico lì a non protestare, mi ha espulso. Non è importante quello, ma la vittoria conquistata. Non è stato facile perché abbiamo incontrato una squadra organizzata, forte fisicamente e che ci ha messo in difficoltà. La partita è stata sbloccata da un episodio perché abbiamo avuto qualche occasione noi e qualcuna loro, su calcio d’angolo avrebbero potuto far gol. Nel secondo tempo è stata una partita equilibrata, entrambe le squadre non ha fatto granché. Il rigore ci ha permesso di sbloccare. Nel complesso, è stata l’avversaria che qui a Ischia ha fatto meglio di tutte. Parliamo di una squadra molto forte in tutti i reparti, molto fisica e che ha una buona tecnica. Da quando è arrivato mister Masecchia è allenata molto bene, quindi complimenti al Pompei. Non è la squadra dell’andata, è totalmente diversa: nei playoff potrebbe dire la sua”.
Mister, quanto ti sei arrabbiato sull’occasione degli avversari da calcio d’angolo?
“Quella è stata una situazione dove nessuno era in zona bandierina, doveva uscire Patalano. Loro si sono scambiati il pallone e crossato in area. Nel momento in cui gli abbiamo detto di uscire, non doveva più farlo e stare lì. Abbiamo rischiato, mi sono arrabbiato. Patalano è potenzialmente un giocatore di calcio, ho deciso di farlo giocare titolare. Non ha giocato moltissimo dal primo minuto, è sempre entrato molto bene. È partito nell’undici contro una squadra forte, secondo me ha grande prospettiva questo ragazzo. Ha fatto bene, sono molto contento: è un 2005, l’anno scorso giocava col Barano. L’ho preso quest’estate durante un torneo a Casamicciola, sono andato a vedere se trovavo qualcosa. Ho visto questo ragazzo e siamo riusciti a prenderlo dal Barano, sta facendo questo percorso molto importante. Per l’Ischia è un giocate di notevole prospettiva e qualità. Ha 17 anni, gioca a calcio. Ha fatto quello che doveva fare finché ha tenuto fisicamente, tutti gli under avrebbero sofferto nel lungo periodo. È il più pronto di tutto dal punto di vista fisico perché, quando ci alleniamo durante la settimana, nei contrasti con Matute non si sposta. Sono molto contento di averlo fatto giocare”.
L’ingresso di Kikko Arcamone ha cambiato la partita?
“È stato un giocatore determinante. È entrato bene, preso. L’ho visto già prima della partita, era concentrato come se dovesse giocare dall’inizio. Dal momento del suo ingresso, è stato molto bravo. Questa è la nostra forza del momento, un giocatore come Kikko è entrato nella maniera giusta e con la cattiveria opportuna. Ho tolto il nostro capocannoniere (Simonetti, ndr) per far posto ad un mediano, secondo me stavamo facendo fatica in quel momento: non riuscivamo più a salire e avevamo bisogno di un centrocampista in più. La mia squadra può fare gol ugualmente perché c’erano Brienza, Longo e avremmo potuto trovare tranquillamente la giocata”.
Le prossime quattro battaglie come le stai preparando?
“Sono partite da dentro o fuori, per noi era molto importante vincere perché abbiamo sempre un bonus da giocarci. Non abbiamo fatto ancora niente, mancano ancora quattro partite e il distacco è sempre di quattro punti. Non c’è nulla di deciso, dobbiamo continuare a giocare. Con il Pompei è stata una gara fondamentale perché è tra gli avversari in lotta per un obiettivo importante. I ragazzi sono stati molto bravi, abbiamo sofferto ma ci sono alcune partite che lo richiedono. Sono contento della prestazione”.