martedì, Gennaio 7, 2025

Dopo un incapace, un lunatico? Anche no | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 5 gennaio 2025



La storia raccontata pochi giorni fa dal nostro giornale sul possibile golpe contro l’amministrazione comunale di Ischia, al di là del più classico dei “fosse ‘a Maronna”, non mi appassiona più di tanto e non solo per quelli che dovrebbero esserne gli strateghi ed artefici principali. Trovo abbastanza innocuo il ritrovo di Giosi Ferrandino, Luigi Boccanfuso e Isidoro Di Meglio fotografati intorno allo stesso tavolo; e come ha ben scritto il nostro Direttore, quali numeri avrebbero effettivamente in dote questi signori per mandare a casa Enzo Ferrandino, con Gianluca Trani che di certo non si presterebbe a un gioco del genere che lo escluderebbe definitivamente dal ruolo di futuro protagonista che potrebbe invece conservare agevolmente lasciando il suo sindaco in carica per i prossimi due anni e mezzo?
Ma al di là di queste considerazioni, quel che mi intriga è ben altro. Se effettivamente quanto raccontato da “Il Dispari” si rivelasse fondato, ci dovremmo porre ben tre quesiti: 1) quanto solide e utili al Paese possono essere le persone, le argomentazioni e la comunanza di idee e finalità alla base di un’alleanza fondata sul presupposto di un buon affare? 2) quanto gradito e credibile risulterebbe il candidato sindaco proposto, sia dalla gente comune sia -principalmente- da quelli che dovrebbero fondare su di lui la sfiducia all’attuale amministrazione? 3) quante possibilità ci sono che, conoscendo i due soggetti e le camionate di fango condite all’odio che uno dei due ha riversato per anni contro l’altro, considerandolo molto più di un nemico giurato che ha messo a repentaglio finanche l’integrità della sua famiglia, l’uno caschi nell’ennesimo tranello dell’altro per poi restare sedotto e abbandonato per l’ennesima volta all’insegna del “io ti avrei voluto candidare, ma purtroppo nessuno ti vuole”?
Allo stesso modo, non mi preoccupo affatto di Luigi Boccanfuso, che per quanto possa essere (ammesso lo sia) interessato a una rivalsa politica contro quel sindaco che contribuì a sfasciare un’amicizia storica con Luigi Telese per poi cacciarli via entrambi in due momenti diversi, è persona di altra levatura e, per giunta, impegnatissimo sul piano imprenditoriale al punto da non prestarsi certo a giochini di bassa lega con personaggi che da sempre ha ritenuto politicamente improponibili.
Come e più di sempre, invece, sono preoccupato del Paese e per il Paese. Perché proprio non so fino a che punto la gente sia sufficientemente matura da ribellarsi all’ennesimo, presunto tentativo di presa in giro di questa politica-Monopoly che ancora una volta ne ignora le reali esigenze ma va giù dritta all’insegna delle solite squallide strategie. E nelle condizioni già pessime in cui ci troviamo, con un’economia al collasso e una perdurante, totale assenza di prospettive degli attuali incapaci, non potremmo certo permetterci di navigare ancora a vista col lunatico di turno.

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