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Doveroso ottimismo azzurro | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 6 settembre 2024

Ed eccoci anche al Napoli e, soprattutto, ad Aurelio De Laurentiis, il presidente/padrone, il “pappone” per antonomasia, l’antipatico a prescindere, quello che ci ha fatto dannare per diciotto anni con le sue politiche sparagnine ed opportunistiche, sempre e comunque orientate e ispirate al criterio cicero pro domo sua e fin troppo condite da una fortuna che raramente gli ha voltato le spalle.

E’ chiaro a tutti che l’avvento di Antonio Conte abbia rappresentato una svolta nel Napoli. Nel corso dell’estate mi preoccupai di analizzare le vere motivazioni della sua venuta, creando un parallelo con Carlo Ancelotti e l’autentica farsa a cui noi tifosi siamo stati costretti ad assistere, dalla foto spalla a spalla stile James Bond negli uffici della Filmauro all’esonero grottesco dopo l’ammutinamento prima di andare all’Everton con un contratto milionario, temendo che anche con l’allenatore salentino si potesse ripetere qualcosa di simile. E dopo l’esito disastroso della prima di campionato a Verona, con una campagna acquisti ancora ampiamente in itinere per quel che ci riguardava, quel timore aveva ancor più ragione di esistere.

Ma ecco che al termine del calciomercato, con due vittorie casalinghe di fila prima della sosta, il Napoli presenta un bilancio del tutto sorprendente e senza precedenti: Transfermarkt parla di circa 150 milioni di euro spesi contro appena 12 incassati e la vicenda Osimhen, che com’è noto è approdato in prestito al Galatasaray, per ora, non porterà altro che il risparmio dell’ingaggio al calciatore.

E’ chiaro che un tifoso attento e con un briciolo di competenza conserva alcune perplessità: a mio giudizio, ad esempio, manca il vero sostituto di Lukaku in attacco, perché Raspadori prima punta è inguardabile quanto inutile e Simeone resta un vero e proprio ripiego in cui, a quanto pare, Mister Conte non crede più di tanto; così come il mistero Rafa Marin è ancora tutto da svelare, ma nel frattempo la destra difensiva manca di un’alternativa valida. 

Ma c’è un dato incontrovertibile rispetto al quale anche i detrattori più ostinati di AdL devono inchinarsi: la società ha finalmente investito in modo incondizionato, spendendo senza incassare e comprando pur senza vendere, facendo sì che il presidente compaia sempre meno in prima linea, finanche nelle foto in cui si annuncia la firma di un nuovo calciatore.

I fatti, oggi, mi impongono ottimismo, rivalutando la figura del presidente del Napoli anche rispetto alle recenti figuracce di “padroni” come Percassi e Commisso, pronti ancora una volta a barattare l’attendibilità delle loro dichiarazioni per un pugno di milioni. Poi, come sempre, sarà il tempo ad attribuire torti e ragioni.

#FNS

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